QUOTE(Ellas @ Sep 15 2008, 09:17 PM)

La forcella sta appunto tra i tre (o più) valori di chiusura del diaframma.
Nel passato analogico non ho esperienza.
Nel presente digitale, scattando in bracketing o a forcella il
diaframma resta graniticamente fermo, è il
tempo a variare.
Se vario il diaframma varierà anche la profondità di campo, rendendo gli scatti disomogenei in quanto a fuoco e profondità di campo, e quindi inservibili...
A cosa serve il bracketing nelle panoramiche?
Personalmente scatto sempre in bracketing (naturalmente in raw), miscelando le tre esposizioni di ogni scatto con software opportuni (9 volte su 10 questo significa maschere di livello manuali...) e poi assemblando le foto.
Molti fanno il contrario: prima generano un panorama per ogni esposizione e poi miscelano i file risultanti.
E' lunga come lavorazione, specie a 16bit... ma dal mio punto di vista è tutt'altro che inutile, anzi è l'unica strada se si vogliono evitare cieli bruciati e/o ombre chiuse.
saluti
Alessandro
PS: va beh che i software oggigiorno fanno miracoli, ma per comporre panorami è sempre meglio scattare in manuale, bloccando (per tutti gli scatti) esposizione, fuoco e bilanciamento del bianco...