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Giorgio Baruffi
inizio qui il mio reportage sulla Mille Miglia 2009, gara sempre affascinante.

Questo scatto sarà la copertina, inserirò poi le fotografie di come l'ho vista io, dalla conferenza stampa alla partenza (stasera, sperando nella clemenza del tempo)...

State connessi quindi...

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Giorgio Baruffi

Inserirò anche molte notizie, sono stato accreditato come Stampa, quindi ho a disposizione tutta la cartella press con le informazioni sulla corsa, nuove e vecchie, aneddoti, partecipanti di quest'anno ecc. ecc. sperando di fare cosa gradita a tutti.

State connessi quindi, se vi interessa ovviamente! biggrin.gif

La scala che conduce al salone di Palazzo Loggia, a Brescia, dove si è svolta la conferenza stampa.

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Giorgio Baruffi
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Mille Miglia 2009


La “corsa più bella del mondo” partirà da Brescia il 14 maggio e dopo aver
attraversato città come Ferrara, Firenze e San Marino raggiungerà Roma
(15 maggio) – per l’occasione BMW presenterà il nuovo SUV - nel magico
scenario di Castel Sant’Angelo. Le auto torneranno a Brescia il 17 Maggio. Al
vincitore sarà consegnata simbolicamente la Coppa delle Mille Miglia, un
trofeo in argento 800 da guinness dei primati, il più alto tra tutti i trofei
sportivi ancora esistenti (1,70 cm).

Quest’anno parteciperanno alla gara, tra gli altri, Geronimo La Russa, Jurij
Luzhkov (sindaco di Mosca), Walter Burani, Arturo Bombassei, Massimo
Amenduni, il Principe d’Olanda Bernhard van Oranje-Nassau, il Primo
Ministro Olandese Jan Peter Balkenende, l’ex Primo Ministro del
Belgio Guy Verhofstadt, e poi ancora Alfonso Signorini e David
Coultard, che partecipa alla gara su una Mercedes SRL del ‘55. Alla
mille miglia (fuori gara) anche Mika Hakkinen, che corre tra le auto al
seguito su una Mercedes SRL Stirling Moss fiammante presentata al
salone di Ginevra.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come riconoscimento alla
rilevanza storica sportiva economica e culturale, ha voluto destinare una
targa all’evento, quale premio di rappresentanza alla 82 edizione della “Mille
Miglia”.

Per l’occasione il 14 maggio sarà emesso il francobollo Mille Miglia,
presentato a Brescia venerdì 17 aprile dal Ministro Claudio Scajola.
I prossimi appuntamenti sono: 9 maggio, Notte Bianca Mille Miglia, 13
maggio conferenza stampa di apertura della Mille Miglia a Brescia.

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LA COPPA DELLE MILLE MIGLIA (novità)


E’ il trofeo simbolo della storica
manifestazione, il primo che immortala tutte le edizioni della Freccia Rossa.
E’ un dono all’Automobile Club di Brescia, ai bresciani, agli appassionati della
Freccia Rossa e alla gara stessa. Edizione dopo edizione la Coppa delle Mille
Miglia sarà consegnata simbolicamente al vincitore in carica.
Le dimensioni sono da Guinness dei primati: sarà alta un metro e settanta
centimetri e sarà il trofeo più grande, non solo sportivo, tra tutti i trofei
ancora esistenti.
La Coppa delle Mille Miglia testimonierà la storia e il futuro della corsa più
bella del mondo; il corpo del trofeo sarà dedicato alle ventiquattro edizioni
della Mille Miglia storica (1927-1957), mentre le tre sezioni che ne
compongono la base riporteranno rispettivamente le edizioni del Rally Mille
Miglia (1957-1961), le prime venticinque rievocazioni storiche (1977-2007) e
le rievocazioni disputatesi dal 2008 in poi, fino al 2027, centenario della
manifestazione.
Forgiati sull’argento in bassorilievo, anche i volti dei piloti che hanno vinto le
edizioni 1927-57, i percorsi delle edizioni storiche, le date, i modelli, i tempi
di gara e la velocità media.

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Max Lucotti
Ma le invii in wi fi in real time?
:-)

Attendiamo le macchine!!!

Ciao Max
Giorgio Baruffi
ora sto andando alla partenza, da domani le macchine!!!

ciao....
Giorgio Baruffi
ed eccomi rientrato, stanco ma felice, è sempre uno spettacolo incredibile...

tutto pronto, ormai siamo vicini alla partenza...

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a domani...
Marco Vegni
Inizia la fotostoria delle Mille Miglia 2009 che per mia delusione quest'anno dovrò saltare. Bravo Giorgio hai iniziato in maniera originale e diversa dalle solite foto di sole macchine.
Come inizio mi piace...attendo i futuri scatti....

ciao ciao
Marco
Giorgio Baruffi
sono in ufficio, quindi nulla da fare per le auto, ancora...

però proseguo con uno scatto alle autorità:

il sindaco di Brescia Paroli, intervistato da una tv locale, e l'onorevole Viviana Beccalossi.

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Simone.Paratore
QUOTE(Marco Vegni @ May 15 2009, 10:16 AM) *
... hai iniziato in maniera originale e diversa dalle solite foto di sole macchine.
Come inizio mi piace...attendo i futuri scatti....

Verissimo! Attendiamo una serie più che interessante!! Pollice.gif

Seguo con piacere....

--- Simone smile.gif ---
skyler
Ho visto il servizio oggi in TV..Gara rievocativa sempre interessante. Aspettiamo le altre..
Gufopica
la mielle miglia...sempre uno spettacolo..
aspetto le altre... wink.gif
Giorgio Baruffi
ed eccoci dunque alla partenza, la prima vettura, una OM 665 Superba del 1925, guidata da Kate Howie e con Peter Wilke come co-driver è sulla pedana, tutto è pronto...


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la madrina della corsa sventola la bandiera italiana e l'edizione 2009 della mitica Mille Miglia ha inizio...

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qualche aneddoto:

MILLE MIGLIA – DENTRO LA STORIA

1930


La lotta per il primato si rivelò un duello tra Achille Varzi e Tazio
Nuvolari, quest’ultimo avvantaggiato dal fatto di essere partito dieci
minuti dopo il pilota di Galliate che, sembra, non fosse stato bene
informato negli ultimi tratti del ritmo di gara che stava mantenendo il
rivale.
La leggenda, forse eccessivamente romanzata, racconta che Nuvolari
abbia sorpassato Varzi a Desenzano, poco prima del traguardo, dopo
averlo seguito a fari spenti per coglierlo di sorpresa.
L’Alfa si aggiudicò anche la Coppa Brescia a squadre.

1931

La Mercedes di Caracciola sfruttò tutta la sua potenza arrivando al
controllo di Bologna alla media di 154,222 km/h, polverizzando il
precedente record. Sull’Appennino iniziò il recupero di Nuvolari, ma
già erano apparsi i primi sintomi dei guai alle gomme che avrebbero
fermato la rincorsa delle vetture milanesi. Fino a Bologna fu un
alternarsi alla testa dei protagonisti, poi Caracciola prese il
sopravvento, favorito anche dai problemi alla frizione di Arcangeli,
primo al controllo felsineo.

1936

La difficile situazione internazionale, creata dalla guerra etiopica e
dalle sanzioni comminate all’Italia, impedì la partecipazione dei piloti
stranieri.
In pieno accordo con il regime di “autarchia” furono create speciali
classifiche riservate alle vetture alimentate a combustibili succedanei
di natura gassosa, liquida o solida. Non era un’innovazione assoluta:
già nel 1933 il generale della Milizia Forestale Augusto Agostini aveva
preso parte alla Mille Miglia con un’Alfa Romeo 1750 GS alimentata
con il “gassogeno” inventato da Marco Ferraguti, professore di agraria
all’università di Perugia. Agostini, in coppia con Sergio Ferraguti, figlio
dell’inventore, riuscì a concludere la manifestazione fuori tempo
massimo, mantenendo, tuttavia, la non disprezzabile media di 51
km/h. La radio, che allora seguiva quasi in diretta l’andamento della
gara, riferì dei tre tentativi occorsi all’equipaggio per superare la
salita del Piccione, tra Perugia e Gubbio.
Giorgio Baruffi
la più vecchia, una Bugatti, modello Brescia, del 1923!!

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Giorgio Baruffi
ed ecco uno che pare sappia come pilotare una vettura da corsa...

Coulthard su di una splendida Mercedes 300 SLR del 1955

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Giorgio Baruffi
ora un pò di notizie fresche fresche:

le dichiarazioni degli assi dello sport Christian Ghedina, David Coulthard e Mika Hakkinen, sulla via di ritorno per Brescia.

Christian Ghedina



Dal 118esimo posto siamo riusciti a salire al 68esimo. Sto vivendo questa esperienza con adrenalina pura e sono davvero soddisfatto di questo risultato. La mia auto poi è fantastica, anche se non è un gioco da ragazzi guidare una BMW 328 Touring Coupé del 1939 e io sono a dir poco orgoglioso. Non è la prima volta che partecipo a questa magnifica gara e ogni anno l’organizzazione riesce a superare se stessa. Ma il calore della gente è sempre lo stesso.



David Coulthard



Sono veramente felice, guidare attraverso le meravigliose città e i piccoli borghi d’Italia è a dir poco entusiasmante. Scopro la cultura, l’arte e la natura di questo bellissimo paese. Difficile descrivere la grande emozione che ho provato a Roma o a Siena, anche se l’adrenalina vera e propria c’è stata sul percorso, alle prese con gli altri concorrenti. Solo in Italia si può ammirare una corsa come questa, che riesce a coinvolgere le famiglie e a radunare tutti nelle strade.



Mika Hakkinen



È la terza volta che seguo questa gara, ma quest’anno mi trovo al volante di un auto spettacolare che porta il nome di un mito, Stirling Moss. Per me è un grande onore! Voglio fare i complimenti all’organizzazione e un grazie anche ai volontari e alle forze di polizia. Tutti danno il massimo per la buona riuscita dell’evento e hanno fatto un ottimo lavoro. Una sola pecca: la Mille Miglia dovrebbe essere organizzata due volte l’anno. E’ la competizione più importante nel suo genere a livello mondiale.


e la classifica provvisoria, la vittoria si gioca alle prossime prove cronometrate: Monghidoro (15.30), Loiano (15.40), Pianoro (16.00), Modena (18.00).

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vvtyise@tin.it
complimenti!
Giorgio Baruffi
Alcune auto con bonus al via quest'anno

Tra le novità del regolamento sportivo introdotte quest’anno, vi è quella di un decimo di punto nel coefficiente assegnato a tutte le vetture che abbiano partecipato a una edizione della Mille Miglia di velocità tra il 1927 e il 1957.
Per ottenere questo riconoscimento, i concorrenti hanno dovuto presentare: copia della scheda d’iscrizione - completa con l’indicazione del numero di gara, del numero di telaio e/o di targa, o almeno una foto d’epoca in gara dalla quale si potesse leggere chiaramente il numero di targa - e un documento amministrativo che collegasse il numero di targa con il numero di telaio della vettura iscritta.
I risultati provvisori di questa edizione sono decisamente apprezzabili:

attualmente ben 44 vetture hanno partecipato alla Mille Miglia di velocità.

Una segnalazione particolare merita la famiglia Croul che partecipa nel 2009 alla guida di due Ferrari titolate. James Croul guida la berlinetta Ferrari 166MM/195S Touring Le Mans blu scuro che Giannino Marzotto - indossando, come racconta la leggenda, un impeccabile doppio petto - portò alla vittoria assoluta alla media di oltre 123 km/h. La vettura ha recentemente vinto il Mille Miglia Trophy al Concorso di eleganza di Palm Beach nel 2007. John Croul conduce, invece, la Ferrari 340 America coupé Vignale, prima assoluta con Gigi Villoresi nel 1951.

È in gara anche la Lancia Astura, modificata per la Scuderia Ambrosiana secondo i dettami della categoria Sport Nazionale nell’inverno 1939-40, che lo stesso Gigi Villoresi avrebbe dovuto guidare nell’atipica Mille Miglia del 1940 se un incidente stradale non l’avesse posto fuori gara dopo le verifiche tecniche prima della partenza. Questa macchina partecipò una seconda volta alla gara bresciana nel 1949, pilotata da Gordon e Lewis, ma a Roma, dopo 676 km di gara, aveva già accumulato due ore e sedici minuti di ritardo da Felice Bonetto, primo provvisorio, che si ritirò nel tratto dalla capitale a Pescara.

Migliore fu la sorte dell’Aston Martin Speed Model, oggi condotta da Michael Dee, che esordì al Tourist Trophy del 1936 con Richard Seaman. Nel marzo 1937 fu acquistata dall’esuberante olandese Eddy Hertzberger per circa 500 £ dell’epoca e portata in Olanda con un nuovo motore al posto di quello rotto al TT. Il nuovo proprietario, con l’aiuto del meccanico Jacques Van der Pijl, modificò estesamente il frontale della vettura, dipingendola anche in arancio brillante, il colore nazionale. Iscrittosi alla Mille Miglia del 1937, Hertzberger, in coppia con Van der Pijl, combatté per il settimo posto assoluto fino a Siena quando, per la rottura di una molla di una valvola, perse un’ora per la riparazione giungendo a Brescia sedicesimo assoluto e secondo di classe. Nella MM del 1938 Hertzberger fu invece costretto al ritiro.

Un’altra Aston Martin Speed Model coeva è portata in gara da Terry Bramall. Dopo aver partecipato con alterne fortune alla 24 Ore di Le Mans dal 1937 al 1939 e a quella del 1949, fu iscritta da Ernest Stapleton, in coppia con Rufo Ruffo di Calabria, alla Mille Miglia del 1950. Le prestazioni risentirono dell’età dell’automobile e a Roma, ultimo controllo raggiunto prima del ritiro nel tratto verso Livorno, la Speed Model si trovava in ottantaseiesima posizione assoluta con un ritardo di poco più di tre ore dalla Ferrari 166MM/195S Touring Le Mans di Giannino Marzotto sopra citata.

Alla V Coppa delle Mille Miglia parteciparono tanto la Fiat 514 MM di Franco Spotorno, ritiratosi, quanto la OM 665 SS di Savoino Savoini e l’Alfa Romeo 1750 Gran Sport dei fratelli Gerardi. La prima, portata oggi in gara da Roberto Vesco, si ritirò come la OM, che sarà guidata da Felix Osterheider, mentre l’Alfa Romeo giunse quinta assoluta. L’autotelaio del Portello fu poi in quegli anni ricarrozzata abbandonando la essenziale forma di Zagato per una più confortevole carrozzeria Touring e in questa veste si presenterà con Jaime Pueche alla guida.

Ritorna a percorrere le strade italiane anche la Healey Eliott che fu guidata nel 1948 da Nick Haines e Rudy Haller, ritirati nel tratto tra Livorno e Firenze quando si trovavano in cinquantanovesima posizione assoluta. È ripresentata dal collezionista britannico George Jenkins.

Gary Fitzgerald si presenta al via, invece, con la Allard J2 che il costruttore Sidney Allard portò in Italia nel 1951 per correre, senza fortuna per la modesta affidabilità del motore Ardun, in coppia con Tom Lush sia il Giro di Sicilia sia la Mille Miglia, dove si ritirarono prima di raggiungere il primo controllo di Ravenna.

Veterana di ben tre Mille Miglia è invece la Fiat 8VZ di Masaaki Kurihara. Una delle prime vetture costruite partecipò con la carrozzeria originale Fiat con Ovidio Capelli alla Mille Miglia del 1952, ritirandosi. Ricarrozzata da Zagato e verniciata nei colori dell’Inter, la nota squadra di calcio milanese, permise al suo proprietario di conquistare un combattuto titolo italiano nella classe fino a 2000GT. Venduta a Salvatore (Dore) Leto di Priolo, si ripresentò in viale Venezia l’anno successivo conquistando un convincente diciannovesimo posto assoluto e l’anno successivo addirittura il nono posto assoluto e il secondo posto tra le GT, preceduto dalla Aurelia di Serafini.

Un brillante palmares può vantare anche la Porsche 356 1500 di Werner Schmidt, una delle prime vetture tedesche importate in Italia. Fu acquistata dal bellunese Elio D’Inca Levis che la portò al secondo posto di classe, cinquantatreesimo assoluto, alla Mille Miglia del 1952, conquistando la stessa posizione di classe anche alla Coppa della Toscana e alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, altre due classiche corse di velocità su strada che caratterizzavano la stagione sportiva italiana di quegli anni.


Inserirò qualche scatto di queste auto col bonus, non tutte ovviamente... e poi, se ce la faccio, stasera all'arrivo e domani alla premiazione al teatro Grande di Brescia ed avrò concluso il mio reportage sulla MM2009!
bergat@tiscali.it
QUOTE(Giorgio Baruffi @ May 16 2009, 11:00 AM) *
Ora un pò di particolari, poi inserirò le auto, ma solo quelle col bonus (novità di quest'anno che vi spiegherò)...



Giorgio ...ma non sono troppo vicino? messicano.gif

QUOTE(Giorgio Baruffi @ May 16 2009, 03:42 PM) *
ed ecco uno che pare sappia come pilotare una vettura da corsa...

Coulthard su di una splendida Mercedes 300 SLR del 1955

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Ecco adesso si messicano.gif
Giorgio Baruffi
ed ecco l'arrivo, con questo concludo il thread e, spero, vi sia piaciuto davvero...

in attesa dei vincitori, le due guest star all'arrivo:

David Coulthard

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Mika Hakkinen

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e quell'incredibile Mercedes Mc Laren

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ed ora spazio al podio:

la coppia Ferrari - Ferrari, bresciani, padre e figlio che riportano a Brescia il trofeo dopo 12 anni, su di una splendida Bugatti!

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i festeggiamenti

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sul secondo gradino del podio, a soli 2 punti di distacco la coppia di argentini Sanchez Zinny e Fernando Bartolome Juan, anche loro su Bugatti

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e sul terzo gradino, il favorito Viaro Luciano con Viaro Antonio, loro su di una splendida ALFA ROMEO 6C 1500 Super Sport

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sperando che vi sia piaciuto, arrivederci al prossimo anno!!
Giorgio Baruffi
post scriptum: una serie di aneddoti

MILLE MIGLIA – DENTRO LA STORIA

1930

La lotta per il primato si rivelò un duello tra Achille Varzi e Tazio Nuvolari, quest’ultimo avvantaggiato dal fatto di essere partito dieci
minuti dopo il pilota di Galliate che, sembra, non fosse stato bene informato negli ultimi tratti del ritmo di gara che stava mantenendo il
rivale.
La leggenda, forse eccessivamente romanzata, racconta che Nuvolari abbia sorpassato Varzi a Desenzano, poco prima del traguardo, dopo averlo seguito a fari spenti per coglierlo di sorpresa.
L’Alfa si aggiudicò anche la Coppa Brescia a squadre.

1931

La Mercedes di Caracciola sfruttò tutta la sua potenza arrivando al controllo di Bologna alla media di 154,222 km/h, polverizzando il
precedente record. Sull’Appennino iniziò il recupero di Nuvolari, ma già erano apparsi i primi sintomi dei guai alle gomme che avrebbero
fermato la rincorsa delle vetture milanesi. Fino a Bologna fu un alternarsi alla testa dei protagonisti, poi Caracciola prese il
sopravvento, favorito anche dai problemi alla frizione di Arcangeli, primo al controllo felsineo.

1936

La difficile situazione internazionale, creata dalla guerra etiopica e dalle sanzioni comminate all’Italia, impedì la partecipazione dei piloti
stranieri.
In pieno accordo con il regime di “autarchia” furono create speciali classifiche riservate alle vetture alimentate a combustibili succedanei
di natura gassosa, liquida o solida. Non era un’innovazione assoluta: già nel 1933 il generale della Milizia Forestale Augusto Agostini aveva preso parte alla Mille Miglia con un’Alfa Romeo 1750 GS alimentata con il “gassogeno” inventato da Marco Ferraguti, professore di agraria all’università di Perugia. Agostini, in coppia con Sergio Ferraguti, figlio dell’inventore, riuscì a concludere la manifestazione fuori tempo massimo, mantenendo, tuttavia, la non disprezzabile media di 51 km/h. La radio, che allora seguiva quasi in diretta l’andamento della gara, riferì dei tre tentativi occorsi all’equipaggio per superare la salita del Piccione, tra Perugia e Gubbio.

1947

Il problema maggiore era posto dal razionamento ancora in atto della benzina e dei pneumatici. Grazie ad accordi particolari, i concorrenti ebbero la possibilità di acquistare all’atto dell’iscrizione un treno di gomme nuove Pirelli a prezzo super scontato e tagliandi per benzina sufficiente da consumarsi, questi ultimi, presso i distributori disposti lungo il percorso. Ciò gonfiò a dismisura l’elenco degli iscritti, ben 245, mentre i partenti furono solo 155, alimentando fortemente il mercato nero degli introvabili pneumatici.
Altra novità fu costituita dal nuovo copricapo indossato da Renzo Castagneto che per la prima volta si presentò sulla pedana di viale
Venezia con un cappello floscio al posto della tradizionale bombetta con la quale aveva dato le partenze in tutte le tredici edizioni
precedenti. Si giustificò rispondendo alla domanda “E la bombetta?” postagli da Carlo Biscaretti di Ruffia: “Perduta, liquefatta, subissata
nei bombardamenti con tutto l’armadio. E quel che è peggio, non se ne trovano più. E allora sono passato alla lobbia”

1948

L’inclusione di Nuvolari nella squadra modenese ha del romanzesco, come tutte le storie, più o meno vere, tramandate sul “mantovano
volante”. Il pilota si trovava in convalescenza in un convento sul Lago di Garda, nel tentativo di curare non tanto i suoi problemi ai polmoni, quanto di superare lo shock dovuto alla prematura morte di entrambi i figli. A lui aveva pensato l’Alfa Romeo, che ancora stentava a riprendere la produzione di serie, per affidargli una delle due berlinette sperimentali che l’Alfa Corse aveva realizzato. Enzo Ferrari, prontamente informato delle intenzioni della rivale milanese, si precipitò a Brescia, precedendo gli incaricati del Portello, e riuscì a convincere Nuvolari a partecipare alla gara con la quarta vettura preparata del “Cavallino”. Era una vettura aperta e con parafanghi
motociclistici, non certo la più confortevole per il percorso che l’attendeva.
Dopo le schermaglie iniziali, Nuvolari passò in testa nel tratto Forlì-Roma, controllo che raggiunse mantenendo una media di 125 km/h,
nonostante un incidente gli avesse fatto perdere il parafango anteriore sinistro e danneggiato il cofano motore, che, non rimanendo
più chiuso, fu eliminato al controllo capitolino. Un altro incidente, nei pressi di Livorno, gli danneggiò la balestra posteriore sinistra,
scardinando anche il seggiolino del secondo pilota.
Nonostante tutti questi guai, a Bologna Nuvolari mantenne un vantaggio di 29 minuti su Biondetti, ma a Reggio Emilia un perno
della sospensione cedette definitivamente, costringendolo al ritiro. La leggenda racconta che già a Modena Enzo Ferrari lo avesse supplicato di fermarsi, vista la pericolosità della vettura, e che un prete, in abito talare, fosse stato persuaso a porsi in mezzo alla strada per fermare la disperata corsa del mantovano.

1950

Per la sua diciassettesima edizione la gara, scaramanticamente, mutò denominazione, assumendo quella di “La Mille Miglia del 1950 per la Coppa Franco Mazzotti”.
Purtroppo questo “escamotage” non fu sufficiente a scongiurare i moltissimi incidenti, i guai e le “polemiche, inevitabili viste le
dimensioni raggiunte dalla gara che annoverò ben 375 vetture alla partenza.
Oltre a Giannino Marzotto a questa edizione della gara bresciana parteciparono anche i suoi tre fratelli, tutti al volante di vetture
Ferrari, ma solo Vittorio riuscì a tagliere il traguardo in nona posizione assoluta.
Memorabile rimane l’arrivo del conte Marzotto che scese dalla vettura dopo 13 ore di guida indossando un doppiopetto di grisaglia
“naturalmente Marzotto” con cravatta intonata con il colore della vettura.
A Giannino Marzotto resta il record di più giovane vincitore della Mille Miglia.

1952

La fortuna baciò la Ferrari che aveva dovuto rinunziare prima della gara a Villoresi, Ascari e Farina. Si racconta che la vettura di Villoresi
sia stata affidata all’ultimo momento e mal volentieri a Giovanni Bracco, forte stradista, al pari di Biondetti, ma come quest’ultimo
dalla vita abbastanza sregolata e pessimo pagatore, per cui non gli era stata garantita alcuna assistenza, che nella sua condizione di
pilota privato avrebbe dovuto pagare in contanti alla Casa di Maranello.
Solo l’ottima posizione in classifica generale a Bologna, primo con due minuti di vantaggio sulla Mercedes di Kling, permise a Bracco di
godere di un tardivo cambio di pneumatici da parte dei meccanici della Ferrari e di vincere la XIX Mille Miglia.

1955

Un merito speciale deve essere accordato a Stirling Moss e a Denis Jenkinson che prepararono un dettagliatissimo “radar”, scritto su una striscia di carta lunga oltre 5 metri che si svolgeva da un rullo per avvolgersi su un altro, entrambi disposti parallelamente in una
scatola. “Jenks” man mano che l’auto procedeva nel percorso, avvolgeva la striscia leggendo le note corrispondenti e comunicandole
a Moss con segni convenzionali della mano.
È forse poco noto che questo metodo fu preferito all’interfono tra pilota e co-pilota che la Mercedes aveva realizzato; le comunicazioni
infatti spesso non venivano comprese dal pilota troppo concentrato nella guida.
Il risultato di questa metodica preparazione fu eccezionale: Moss vinse la gara alla media record di 157,650 km/h, segnando anche i
nuovi record sui tratti Brescia-Pescara (189,981 km/h) e Brescia-Roma (173,050 km/h), oltre che sulla Cremona-Brescia (198,464
km/h) del gran Premio Nuvolari.





alcarbo
Forse ho sbagliato 3d........ ce ne sono tanti !!!!!!!
Questo ha per scopo la Storia? Allora son fuori posto

QUOTE(alcarbo @ May 17 2009, 09:14 AM) *
Posto le mie... wink.gif

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fatti più in là ....

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Gufopica
reportage Giorgio strepitoso!
non aggiungo altro...
purtroppo quest'anno non ho avuto la possibilità di essere presente a fare due scatti a questa magnifica competizione..
grazie per avermi fatto partecipare a questa mille miglia.
guru.gif guru.gif guru.gif
Giorgio Baruffi
grazie Gufopica... sono contento ti sia piaciuto, ci ho messo l'anima...
Max Lucotti
Bellissime... bravo!
Complimenti!
Ciao Max
dario-
Splendido e completo reportage Giorgio Pollice.gif restituisce in toto l'atmosfera di questa bellissima manifestazione.
Foto curate nei dettagli e ben fatte.

Complimenti wink.gif

Dario


@Alfredo ma dove sono le tue? Non sono male anzi Pollice.gif ... ma il 2 S. Ilario laugh.gif che ci faceva li in mezzo

Ciao wink.gif
Dario
Giorgio Baruffi
grazie anche voi Max e Dario, sono contento vi sia piaciuto...
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