Un bel quesito, non c'è che dire...
Il valore di diaframma indicato nelle compatte corrisponde, nel triangolo ISO-Tempo-Diaframma, a quello necessario per ottenere la corretta esposizione in funzione della luminosità della scena, per cui -solo da questo punto di vista- possiamo parlare di corrispondenza più o meno perfetta.
Altre importanti considerazioni impongono attenzione, le cito alla rinfusa:
1. le focali effettive delle compatte sono molto ridotte rispetto a quelle del formato di riferimento (il classico 35 mm ovvero 24x36...), per cui la Profondità di Campo è molto superiore;
2. il valore numerico F è pari al rapporto tra la lunghezza focale effettiva dell'obiettivo ed il diametro dell'apertura del diaframma, per cui nelle compatte non si può fisicamente ottenere un valore "alto" di F, perché sarebbe necessario un forellino di minime dimensioni, e ciò comporta tutta una serie di problemi: da quello meccanico-dimesionale (che imporrebbe un costo elevatissimo per la precisione richiesta) a quello del decadimento delle prestazione dell'ottica a causa del fenomeno di diffrazione, e non ultimo la sicurezza di ottenere la precisa chiusura al valore teorico.
Perciò il passaggio alle compatte richiede un minimo di "adattamento" per dominarle appieno, cosa non impossibile e che a volte porta a risultati imbarazzanti:
D700 + 105/2.8 AFS VR micro, F:22 :

Compatta (bridge) a focale equivalente F:11 :

In questo caso la maggiore profondità di campo è stata di grande aiuto...
Salutoni.
nonnoGG,
nikonista!