Ho estrapolato alcune frasi perchè le trovo molto attinenti al mondo della fotografia in generale e a questo Forum in particolare. A cominciare da questa:
Il problema reale forse, almeno in questo momento, è che l'attenzione si stia spostando in maniera eccessiva e ossessiva dalla fotografia alla macchina fotografica. A chi spetta, insomma, il compito di scattare delle belle foto se la sola preoccupazione dei fotografi (o di chi si improvvisa tale) è cambiare macchina fotografica per un paio di pixel in più o uno schermo leggermente più grande? Se ci focalizzassimo invece sul risultato, probabilmente riusciremmo a trovare nel digitale più di qualche beneficio.
Passando da questa:
Nonostante quello che pensano i più nostalgici (leggi "coloro che scattano solo in bianco e nero e solo a pellicola") la poesia della fotografia non dovrebbe essere nei lunghi tempi di attesa dello sviluppo, nella difficoltà di inviare le immagini al giornale e nelle nottate passate in camera oscura. La poesia della fotografia dovrebbe risiedere nello sguardo curioso, un po' speciale di colui che preme il polpastrello su quel tastino nero dal suono delizioso. Nello sguardo, per dirla con le parole di Margaret Bourke-White, «di chi riesce ad andare sempre un po' più in là, dove gli altri tirerebbero dritto».
Per finire a questa:
Ho avuto il piacere di ascoltare diverse voci appartenenti al panorama della fotografia, e per fortuna la sola conclusione che mette d'accordo tutti è che non importa quale sia lo strumento utilizzato, non importa quanti pixel servano per catturarla, la vita va oltre. Non è una questione di metri di pellicola o di memoria delle card, è la capacità di guardare.
C'è insomma di che riflettere, tutti. A cominciare da chi diserta quest sezione

Per chi volesse leggere l'intera intervista la può trovare qui:
http://www.nital.it/sguardi/64/pugliese.php