Volevo riportare qui la mia recente esperienza con lo spettrofotometro Eye-One Pro e il SW ProfileMaker5.
La profilazione delle stampanti è in realtà una disciplina molto complessa che però dà anche grandi soddisfazioni.
La cosa che mi ha sorpreso di più è come tutto sia relativo. Anche per la semplice misurazione di una patch colorata bisogna stabilire llo spettro della luce di riferimento (di solito luce D50) e l'angolo di visione dell'osservatore (2° o 10°).
La creazione del profilo poi richiede di stabilire variabili come lo spettro della luce di osservazione della stampa, l'eventuale compensazione degli sbiancanti ottici, il colore neutro oppure quello della carta, il grado di compressione del gamut (solo su Monaco, un altro SW, non su PM5) e altre opzioni.
La cosa più interessante è lo spettro della luce di osservazione.
L'Eye-One Pro consente infatti di misurare (col software iShare) lo spettro di qualsiasi fonte luminosa.
Sapete cosa ho fatto? ho installato il tutto su un portatile e poi di sera, sono andato in giro a misurare lo spettro di ogni stanza, cucina, tavolo sala, ingresso ecc. Ho ottenuto non solo la temperatura colore, ma anche la forma dello spettro e l'indice di CRI (indice di qualità della luce).
Salvando questi dati è poi possibile costruire un profilo su misura per ogni luce della casa.
le differenze sono enormi: la più difficile era la luce fluorescente (in Italia detta "al neon") della cucina: dei tubi di luce "calda" con un indice CRI di solo 45 che rende tutto difficile. Ho stampato con questo profilo apposito un ritratto delicato della bambina: alla luce del giorno sembra orribile, ma portato in cucina riprende vita e dà la risposta esatta che avevo sul monitor: incredibile!
Ma anche la visione di una foto fatta con profilo D65 o D50, su luce incadescente non è soddisfacente se confrontata con una foto fatta col profilo specifico. In realtà la luce incandescente ha CRI di 98-100 e credo che la faccenda sia un po' più complicata.
Infine la scoperta che "un" profilo contiene in realtà 6 profili!! 3 di input (direzione LAB>RGB cioè verso la stampante) e 3 di output (direzione RGB>LAB cioè verso softproofing su monitor) essendo questi 3: uno Percettivo, uno Colorimetrico e uno di Saturazione che possono essere editati separatamente.
Lo scopo di questo post è solo quello di fare conoscere a molti di voi cose che io stesso ignoravo totalmente fino a poco fa...quando si dice profilare una stampante, ciò che sta dietro al processo è davvero complesso. E' chiaro che altri kit più semplici fanno tutto da soli, però non sono così flessibili.
Io sono agli inizi e di sicuro ho scritto chissà quante inesattezze di cui mi scuso in anticipo! ma sento molta passione per questa tecnologia e spero di sgrezzarmi un po' alla volta.