QUOTE(rolubich @ Aug 10 2009, 08:32 AM)

Quello di cui stai parlando è per caso il fenomeno così detto "focus shift"?
...
Uhm, si...direi di si...almeno quando il concetto è legato alla "spherical aberration"...al momento non mi sovviene se ci sono altre "fattispecie" a cui può essere abbinato un
phenomenon di "focus shift"...
Detto questo...mi è parso di capire che il telemetro elettronico "esprima", sempre e comunque, una maggiore tolleranza, nell'accensione del "pallino verde", rispetto alla più decisa azione dell'attuazione elettro-meccanica dell'AF comandata dal rilevamento di fase...
Mi spiego...o almeno ci provo

...
...l'
impressione è che l'attuazione dell'AF (frutto di numerose rilevazioni consecutive della "fase" durante il breve lasso di tempo della movimentazione del gruppo ottico dedicato, quindi di una "stima", via via più precisa, di quanto spostamento sia necessario per annullare la differenza tra le rilevazioni dei sensori posti al di sotto di ognuna delle due lenti separatrici, che - ricordo - sono posizionate in opposizione, a "cavallo" ed equidistanti rispetto all'asse del "raggio di luce" proveniente dal sub-mirror e che, dividendo in due il raggio di luce passante, forniscono ai due sensori CCD dedicati un'informazione luminosa (circolo) uguale, ma opposta, permettendo quindi anche la determinazione della "direzione" della sfocatura... - respiro - ) sia intrisecamente più precisa rispetto all'accensione del led di avvenuta MaF, in quanto "mira" direttamente al picco più elevato di dettaglio (che per il CCD si traduce nel raggio di luce più puntiforme possibile..) trascurando le proiezioni luminose che - pur rientrando nel range di cerchi luminosi "sufficientemente puntiformi" da essere considerati "buoni", non sono quell'unico punto di massima puntiformità e al contempo di massimo contrasto.
Insomma, la movimentazione delle lenti va fermata in un preciso punto, quale punto migliore di quello di massimo dettaglio?!
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L'AF a rilevamento di contrasto (liveview), invece, che verifica "step by step" il contrasto rilevato, deve superare il punto di massimo contrasto per poterlo determinare e riconoscere, quindi tornare sui sui passi per riposizionare le lenti in funzione di esso..]
Al contrario, mi è
parso di capire, che il telemetro elettronico, anche per assecondare le diverse possibilità di precisione di MaF manuale dei "moderni" obiettivi AF (che tendenzialmente non brillano per fluidità, precisione e demoltiplicazione della ghiera di MaF..), ma in generale per evitare che il "pallino" diventasse eccessivamente esigente costringendo ad estenuanti e continue micro-compensazioni per ottenerne l'agognata accensione, sia stato "tarato" per fornire un'indicazione di corretta Messa a Fuoco con una maggiore tolleranza, tale comunque da fornire una risultanza sufficientemente precisa per i "normali" utilizzi fotografici, nella migliore e "peggiore" delle ipotesi finalizzati con una stampa.
Ecco che tenderei a non "incolpare" l'aberrazione sferica residua di "quel" comportamento, tutto sommato comune a tutti gli obiettivi usati in MF, ma mi limiterei ad osservare come l'aberrazione sferica possa contribuire ad aumentare "l'entropia" delle azioni di messa a fuoco, in generale, e a diminuirne le possibilità di una perfetta e costante ripetibilità al variare dei parametri d'uso del singolo obiettivo (alcuni più di altri..) e delle condizioni di ripresa.
Sinceramente ignoro se il 105 f/2.5 sia particolarmente coinvolto sotto quest'aspetto...
Spero di essere stato minimamente chiaro...nel caso posso tentare con dei disegnini, chissà non che riesca meglio...

Ah, ovviamente le mie sono solo personalissime "deduzioni" che mi piace pensare corrispondenti a verità, nulla più.

byebye.