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exacta
oggi ho inserito nella borsa un ottica a mio avviso stupenda un 50 f/1,4 MF , quando l'ho vista per la prima volta è stato amore per la sua resa cromatica il suo sfocato e la solidita di costruzione , l'unico dubbio era sulla mancanza del'autofocus .
Sulla D3 c'è come su tutte le nikon (suppongo) un sistema di messa a fuoco per queste tipologie di ottiche .... il famigerato pallino verde ! sono molti a sostenere che sia sufficente .
La mia personale oppinione ..... una me..a !! passi il tempo a guardare fuori inquadratura non c'è un segnale acustico quindi devi spostare lo sguardo e di conseguenza mi si sposta la macchina e se non è la macchina è il soggetto da riprendere !!
Avevo gia qualche dubio prima e infatti avevo ordinato con il 50ino anche un vetro prismatico da montare sulla D3 ( peccato che nikon non spedisca piu fino a fine agosto) ora ho la certezza i MF con il pallino verde non li digerisco .... tranne che per foto su cavalletto e soggetti fermi
decarolisalfredo
Infatti il telemetro elettronico serve come aiuto, comunque con uno stigmometro si perde ancora più tempo, chissà come facevano al tempo delle F3 o FM?

Quel pallino verde aiuta è sempre meglio di niente, con un obiettivo a messa a fuoco manuale, non ci si può aspettare la comodità di un AF.

Per il cicalino (suono) della messa a fuoco, l'ho sempre escluso da tutte le mie fotocamere da quando è nato (anni '80) ad oggi.

Claudio Rampini
basta farci un pò di pratica e tutto andrà molto meglio in un mese o due di buona applicazione. La cosa che non posso sopportare dell'autofocus è che ti abbandona quando si abbassa il contrasto, oppure quando mette a fuoco dove dice lui. Imparare l'autofocus o il fuoco manuale, sono tecniche molto diverse, ognuna con una sua precisa efficiacia ed indiscutibili vantaggi. Io sto facendo pratica a mettere a fuoco direttamente sullo schermo, è difficile all'inizio ma funziona bene.
-missing
QUOTE(decarolisalfredo @ Aug 9 2009, 12:33 AM) *
... comunque con uno stigmometro si perde ancora più tempo ...

Dici? hmmm.gif
abyss
Gli automatismi di oggi sono comodi, comodissimi, per carità.
A volte ti risolvono situazioni che con i "vecchi metodi" ti avrebbero messo in difficoltà.
Però i miei primi 20 anni fotografici li ho passati insieme a macchine con messa a fuoco manuale (prima per necessità, visto che l'AF non era ancora disponibile, poi per scelta, perché ho continuato ad usare le mie vecchie mecchine fino all'acquisto di una D70).
Sono pertanto abituato, e se a volte devo o voglio usare la messa a fuoco manuale, non ci sono problemi, anzi trovo il tutto più divertente.
Anche io comunque per la messa a fuoco manuale preferisco lo stigmometro delle vecchie fotocamere al "pallino" attuale, infatti se voglio uscire a divertirmi con una vecchia gloria esco con la FA caricata in B/N.
Exacta, vedrai comunque che anche col "pallino" (si fa di necessità virtù) ci prenderai la mano wink.gif
castorino
QUOTE(exacta @ Aug 8 2009, 11:45 PM) *
La mia personale oppinione ..... una me..a !! passi il tempo a guardare fuori inquadratura non c'è un segnale acustico quindi devi spostare lo sguardo e di conseguenza mi si sposta la macchina e se non è la macchina è il soggetto da riprendere !!
Avevo gia qualche dubio prima e infatti avevo ordinato con il 50ino anche un vetro prismatico da montare sulla D3 ( peccato che nikon non spedisca piu fino a fine agosto) ora ho la certezza i MF con il pallino verde non li digerisco .... tranne che per foto su cavalletto e soggetti fermi

Non capisco cosa intendi per "vetro prismatico" La D3 ha lo schermo di messa a fuoco intercambiabile ma l'unico disponibile serve per foto architettonica e non ha ne microprismi ne stigmometro, c'è comunque una ditta americana che produce schermi di messa a fuoco con stigmometro per tutte le DSLR Nikon, per tutte tranne la D3 Fulmine.gif
Ad ogni modo per fortuna esiste ancora la profondità di campo e sul 50mm f1,4 Ai dovrebbero esserci i riferimenti.
Da prove fatte su cavalletto, quando uso il 58mm f1,2 il "pallino verde" non mi da la messa a fuoco esatta, ma è l'unica ottica che manifesta tale difetto con la D3, ciao Rino
bergat@tiscali.it
QUOTE(exacta @ Aug 8 2009, 11:45 PM) *
oggi ho inserito nella borsa un ottica a mio avviso stupenda un 50 f/1,4 MF , quando l'ho vista per la prima volta è stato amore per la sua resa cromatica il suo sfocato e la solidita di costruzione , l'unico dubbio era sulla mancanza del'autofocus .
Sulla D3 c'è come su tutte le nikon (suppongo) un sistema di messa a fuoco per queste tipologie di ottiche .... il famigerato pallino verde ! sono molti a sostenere che sia sufficente .
La mia personale oppinione ..... una me..a !! passi il tempo a guardare fuori inquadratura non c'è un segnale acustico quindi devi spostare lo sguardo e di conseguenza mi si sposta la macchina e se non è la macchina è il soggetto da riprendere !!
Avevo gia qualche dubio prima e infatti avevo ordinato con il 50ino anche un vetro prismatico da montare sulla D3 ( peccato che nikon non spedisca piu fino a fine agosto) ora ho la certezza i MF con il pallino verde non li digerisco .... tranne che per foto su cavalletto e soggetti fermi



Scusa ma quando si possedeva una exacta, secondo te c'era il pallino verde o il segnale acustico? se si aveva il vetrino a microprismi o a immagine spezzata, non si aveva mai la certezza che fosse a fuoco, specialmente in ambienti bui.

Forse troppa tecnologia fa male, ci si dimentica di cosa voglia dire fotografia hmmm.gif
exacta
Ma secondo me troppa tecnologia fa male perché ti fa "sedere" su tutte quelle comodità che ti offre , a me piace il MF ma apprezzo anche la comodità del AF e la possibilità di passare in manuale quando si vuole , i vetrini a microprismi e immagine spezzata sono a mio avviso indispensabili per le ottiche manuali !
Devo dire che non ho idea se il vetrino arriva nikon o nital .. Nital fornisce anche materiale non nikon quando la casa madre non produce certi articoli , io ho semplicemente chiesto a Ciavolino ( distributore nikon a Spezia ) un vetrino prismatico a immagine spezzata.
Se i vetri del sig. Carl Z. Fossero tutti con AF sicuramente farei una festa ! Perché ok la tradizione ma quando la tecnologia ti offre una possibilità in più (che non esclude la prima) e da stupidi non approfittarne ....
Rimango della mia idea che il pallino sia un paliativo e non un metodo alternativo.
bergat@tiscali.it
Per la mia Hasselblad 501 acquistai un vetrino a microprismi e immagine spezzata, chiaramente costo proibitivo, ma montaggio semplicissimo.

Alla fin fine quando metto a fuoco mi aiuta la lente di ingrandimento e la smerigliatura di fresnel. A saperlo avrei risparmiato i soldi. Ma del resto lo stesso problema ce l'avevo con la nikon F e la FE.

Se però tu ritieni ti possa aiutare, procedi pure all'acquisto. Io ho notato che in condizioni di luce critiche la nitidezza si percepisce meglio col vetro smerigliato che non con i microprismi e l'immagine spezzata.
castorino
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Aug 9 2009, 04:26 PM) *
Per la mia Hasselblad 501 acquistai un vetrino a microprismi e immagine spezzata, chiaramente costo proibitivo, ma montaggio semplicissimo.

Alla fin fine quando metto a fuoco mi aiuta la lente di ingrandimento e la smerigliatura di fresnel. A saperlo avrei risparmiato i soldi. Ma del resto lo stesso problema ce l'avevo con la nikon F e la FE.

Se però tu ritieni ti possa aiutare, procedi pure all'acquisto. Io ho notato che in condizioni di luce critiche la nitidezza si percepisce meglio col vetro smerigliato che non con i microprismi e l'immagine spezzata.

Un tempo Nikon produceva vetri smerigliati con microprismi o stigmometri dedicati ai vari obiettivi, tant'è che per la F3 a listino erano più di 20! rolleyes.gif Ciao Rino
bergat@tiscali.it
Si tempo addietro la Nikon produceva vetrini con diverse tipologie, ma i dispositivi autofocus e l'abbandono di ottiche luminose a favore di zoom elevati, ha di fatto soppiantato l'utilizzo di vetrini particolareggiati per la messa a fuoco.
decarolisalfredo
QUOTE(paolodes @ Aug 9 2009, 06:50 AM) *
Dici? hmmm.gif

Trovo che mettere a fuoco bene con lo stigmometro ad immagine spezzata, occorra più tempo che guardare se il puntino verde si è acceso.

Era questo il senso delle mie parole.
Claudio Rampini
QUOTE(decarolisalfredo @ Aug 10 2009, 12:20 AM) *
Trovo che mettere a fuoco bene con lo stigmometro ad immagine spezzata, occorra più tempo che guardare se il puntino verde si è acceso.

Era questo il senso delle mie parole.

Confermo, lo stigmometro nel caso di foto con soggetto ravvicinato e in movimento è stato spesso un vero rompicapo, in buona sostanza porta ad una sorta di ipercorrezione per cui non sei mai soddisfatto della messa a fuoco. Per non parlare poi del suo oscuramento con obiettivi poco luminosi? ma pare che con i recenti stigmometri abbiano fatto progressi da questo punto di vista. E poi i microprismi, quelli non li ho mai sopportati e mi hanno sempre dato più fastidio che altro. Diciamo che la soluzione del pallino verde è senz'altro migliorabile, ma per ora io mi trovo benone. Altro aspetto da tenere in considerazione per un uso agevole del pallino verde: le ghiere di messa a fuoco devono essere morbide, fluide e progressive. Se, al contrario, si ha a che fare con una ghiera senza lubrificante e magari con uno zoom one touch, allora son guai seri, ma lo sarebbero anche con lo stigmometro. Dico questo perchè usando obiettivi Ai e Ais vecchi di trenta e più anni capita spesso di avere a che fare con esemplari che hanno bisogno di una revisione.
nippokid (was here)
QUOTE(castorino @ Aug 9 2009, 01:30 PM) *
...cut...
Da prove fatte su cavalletto, quando uso il 58mm f1,2 il "pallino verde" non mi da la messa a fuoco esatta, ma è l'unica ottica che manifesta tale difetto con la D3, ciao Rino

Non hai provato il "fine-tuning" sul Noct? rolleyes.gif
Il telemetro elettronico non è altro che la "manifestazione visiva" del rilevamento di fase del modulo AF; anche con obiettivi MF, pur senza attuazione elettromeccanica della MaF, è possibile (salvo "starature" eccessive per il range di correzione disponibile..) compensare la rilevazione di fase per farla combaciare con la reale messa a fuoco sul piano di MaF scelto.
Probabilmente, con un simile obiettivo, si riscontrerà una certa variabilità della bontà della correzione in funzione del diaframma e del punto AF utilizzato, a causa dell'influenza dell'aberrazione sferica residua (omissis) che contribuisce allo straordinario sfocato del Noct.
Sono relativamente certo che la rilevazione di contrasto sia in notevole backfocus a T.A....sbaglio?

Immagino però che la correzione possa essere tranquillamente dedicata alla tutta apertura e al punto AF centrale del Multicam. Almeno, io farei così se possedessi il vetraccio in questione ( wub.gif ).

Tra l'altro...anche montando un vetrino KatzEye su DSLR e affidandosi completamente ad esso per la MaF, non v'è certezza che il complesso risulti da subito perfettamente tarato e che non ci siano fenomeni di front e back-focus rispetto alla "valutazione" sul vetrino; anzi, dato che è un'opportunità non contemplata direttamente dal produttore è facile che le tolleranze di montaggio del nuovo vetrino non permettano una corretta "calibrazione" delle distanze ottiche, anche utilizzando le varie cornicette di diverso spessore fornite con il vetrino stesso. Ammesso poi che il posizionamento del vetrino originale (non propriamente dedicato alla MaF) sia poi così preciso già di suo...
Sarà quindi necessario metter mano (o far metter mano) alla vite di compensazione interna al box specchio, di solito con una brugola esagonale da 1,5mm, per calibrare la messa a fuoco manuale...

[Esorto chi legge a non pensare di mettersi a "sbrugolare" allegramente dentro il box specchio per vedere l'effetto che fa, ma di lasciare certe operazioni delicate a coloro che sanno quello che fanno; in genere si riconoscono per il camice bianco e per il fatto che sono dietro il bancone di LTR wink.gif ]

Ovviamente, se credi, puoi inviare tutto a me (soprattutto il Noct) ed in qualche mese (comunque entro il lustro) dovrei riuscire a regolarti tutto, "pallino" compreso e rimandarti "il pacco". tongue.gif laugh.gif

byebye.

rolubich
QUOTE(npkd @ Aug 10 2009, 03:14 AM) *
Probabilmente, con un simile obiettivo, si riscontrerà una certa variabilità della bontà della correzione in funzione del diaframma e del punto AF utilizzato, a causa dell'influenza dell'aberrazione sferica residua (omissis) che contribuisce allo straordinario sfocato del Noct.


Quello di cui stai parlando è per caso il fenomeno così detto "focus shift"?
Anche con il 105 2.5 Ais ho riscontrato una leggera differenza della validità della messa a fuoco con il pallino verde in funzione del diaframma usato. Mi sembra di aver riscontrato differenze anche con la distanza di messa a fuoco.
Ho notato che in certe condizioni di diaframma e distanza la migliore messa a fuoco si ha quando il pallino verde si accende proveniendo da infinito, in altre quando si accende proveniendo dalla minima distanza di maf ed in altre ancora in posizione intermedia (il pallino verde infatti rimane acceso per un certo intervallo di rotazione, anche se piccolo). Conoscendo il proprio obiettivo ed avendo tempo per la messa a fuoco secondo me si possono ottenere ottimi risultati anche usando il pallino verde.

nippokid (was here)
QUOTE(rolubich @ Aug 10 2009, 08:32 AM) *
Quello di cui stai parlando è per caso il fenomeno così detto "focus shift"?
...

Uhm, si...direi di si...almeno quando il concetto è legato alla "spherical aberration"...al momento non mi sovviene se ci sono altre "fattispecie" a cui può essere abbinato un phenomenon di "focus shift"...

Detto questo...mi è parso di capire che il telemetro elettronico "esprima", sempre e comunque, una maggiore tolleranza, nell'accensione del "pallino verde", rispetto alla più decisa azione dell'attuazione elettro-meccanica dell'AF comandata dal rilevamento di fase...


Mi spiego...o almeno ci provo smile.gif ...

...l'impressione è che l'attuazione dell'AF (frutto di numerose rilevazioni consecutive della "fase" durante il breve lasso di tempo della movimentazione del gruppo ottico dedicato, quindi di una "stima", via via più precisa, di quanto spostamento sia necessario per annullare la differenza tra le rilevazioni dei sensori posti al di sotto di ognuna delle due lenti separatrici, che - ricordo - sono posizionate in opposizione, a "cavallo" ed equidistanti rispetto all'asse del "raggio di luce" proveniente dal sub-mirror e che, dividendo in due il raggio di luce passante, forniscono ai due sensori CCD dedicati un'informazione luminosa (circolo) uguale, ma opposta, permettendo quindi anche la determinazione della "direzione" della sfocatura... - respiro - ) sia intrisecamente più precisa rispetto all'accensione del led di avvenuta MaF, in quanto "mira" direttamente al picco più elevato di dettaglio (che per il CCD si traduce nel raggio di luce più puntiforme possibile..) trascurando le proiezioni luminose che - pur rientrando nel range di cerchi luminosi "sufficientemente puntiformi" da essere considerati "buoni", non sono quell'unico punto di massima puntiformità e al contempo di massimo contrasto.

Insomma, la movimentazione delle lenti va fermata in un preciso punto, quale punto migliore di quello di massimo dettaglio?!

[L'AF a rilevamento di contrasto (liveview), invece, che verifica "step by step" il contrasto rilevato, deve superare il punto di massimo contrasto per poterlo determinare e riconoscere, quindi tornare sui sui passi per riposizionare le lenti in funzione di esso..]

Al contrario, mi è parso di capire, che il telemetro elettronico, anche per assecondare le diverse possibilità di precisione di MaF manuale dei "moderni" obiettivi AF (che tendenzialmente non brillano per fluidità, precisione e demoltiplicazione della ghiera di MaF..), ma in generale per evitare che il "pallino" diventasse eccessivamente esigente costringendo ad estenuanti e continue micro-compensazioni per ottenerne l'agognata accensione, sia stato "tarato" per fornire un'indicazione di corretta Messa a Fuoco con una maggiore tolleranza, tale comunque da fornire una risultanza sufficientemente precisa per i "normali" utilizzi fotografici, nella migliore e "peggiore" delle ipotesi finalizzati con una stampa.

Ecco che tenderei a non "incolpare" l'aberrazione sferica residua di "quel" comportamento, tutto sommato comune a tutti gli obiettivi usati in MF, ma mi limiterei ad osservare come l'aberrazione sferica possa contribuire ad aumentare "l'entropia" delle azioni di messa a fuoco, in generale, e a diminuirne le possibilità di una perfetta e costante ripetibilità al variare dei parametri d'uso del singolo obiettivo (alcuni più di altri..) e delle condizioni di ripresa.
Sinceramente ignoro se il 105 f/2.5 sia particolarmente coinvolto sotto quest'aspetto...

Spero di essere stato minimamente chiaro...nel caso posso tentare con dei disegnini, chissà non che riesca meglio... smile.gif



Ah, ovviamente le mie sono solo personalissime "deduzioni" che mi piace pensare corrispondenti a verità, nulla più. wink.gif

byebye.

-missing
QUOTE(npkd @ Aug 11 2009, 04:59 AM) *
Detto questo...mi è parso di capire che il telemetro elettronico "esprima", sempre e comunque, una maggiore tolleranza, nell'accensione del "pallino verde", rispetto alla più decisa azione dell'attuazione elettro-meccanica dell'AF comandata dal rilevamento di fase...

Nella pratica, la mia sensazione è la medesima, identica precisa.
A prescindere dal fatto che, a concentrarsi sui tremolii del benedetto pallino, si finisce per trascurare cose più importanti.
rolubich
QUOTE(npkd @ Aug 11 2009, 04:59 AM) *
Uhm, si...direi di si...almeno quando il concetto è legato alla "spherical aberration"...al momento non mi sovviene se ci sono altre "fattispecie" a cui può essere abbinato un phenomenon di "focus shift"...

Detto questo...mi è parso di capire che il telemetro elettronico "esprima", sempre e comunque, una maggiore tolleranza, nell'accensione del "pallino verde", rispetto alla più decisa azione dell'attuazione elettro-meccanica dell'AF comandata dal rilevamento di fase...
Mi spiego...o almeno ci provo smile.gif ...

...l'impressione è che l'attuazione dell'AF (frutto di numerose rilevazioni consecutive della "fase" durante il breve lasso di tempo della movimentazione del gruppo ottico dedicato, quindi di una "stima", via via più precisa, di quanto spostamento sia necessario per annullare la differenza tra le rilevazioni dei sensori posti al di sotto di ognuna delle due lenti separatrici, che - ricordo - sono posizionate in opposizione, a "cavallo" ed equidistanti rispetto all'asse del "raggio di luce" proveniente dal sub-mirror e che, dividendo in due il raggio di luce passante, forniscono ai due sensori CCD dedicati un'informazione luminosa (circolo) uguale, ma opposta, permettendo quindi anche la determinazione della "direzione" della sfocatura... - respiro - ) sia intrisecamente più precisa rispetto all'accensione del led di avvenuta MaF, in quanto "mira" direttamente al picco più elevato di dettaglio (che per il CCD si traduce nel raggio di luce più puntiforme possibile..) trascurando le proiezioni luminose che - pur rientrando nel range di cerchi luminosi "sufficientemente puntiformi" da essere considerati "buoni", non sono quell'unico punto di massima puntiformità e al contempo di massimo contrasto.

Insomma, la movimentazione delle lenti va fermata in un preciso punto, quale punto migliore di quello di massimo dettaglio?!

[L'AF a rilevamento di contrasto (liveview), invece, che verifica "step by step" il contrasto rilevato, deve superare il punto di massimo contrasto per poterlo determinare e riconoscere, quindi tornare sui sui passi per riposizionare le lenti in funzione di esso..]

Al contrario, mi è parso di capire, che il telemetro elettronico, anche per assecondare le diverse possibilità di precisione di MaF manuale dei "moderni" obiettivi AF (che tendenzialmente non brillano per fluidità, precisione e demoltiplicazione della ghiera di MaF..), ma in generale per evitare che il "pallino" diventasse eccessivamente esigente costringendo ad estenuanti e continue micro-compensazioni per ottenerne l'agognata accensione, sia stato "tarato" per fornire un'indicazione di corretta Messa a Fuoco con una maggiore tolleranza, tale comunque da fornire una risultanza sufficientemente precisa per i "normali" utilizzi fotografici, nella migliore e "peggiore" delle ipotesi finalizzati con una stampa.

Ecco che tenderei a non "incolpare" l'aberrazione sferica residua di "quel" comportamento, tutto sommato comune a tutti gli obiettivi usati in MF, ma mi limiterei ad osservare come l'aberrazione sferica possa contribuire ad aumentare "l'entropia" delle azioni di messa a fuoco, in generale, e a diminuirne le possibilità di una perfetta e costante ripetibilità al variare dei parametri d'uso del singolo obiettivo (alcuni più di altri..) e delle condizioni di ripresa.
Sinceramente ignoro se il 105 f/2.5 sia particolarmente coinvolto sotto quest'aspetto...

Spero di essere stato minimamente chiaro...nel caso posso tentare con dei disegnini, chissà non che riesca meglio... smile.gif
Ah, ovviamente le mie sono solo personalissime "deduzioni" che mi piace pensare corrispondenti a verità, nulla più. wink.gif

byebye.


Grazie per la risposta, ho trovato l'articolo a cui mi riferivo quando ho parlato di "focus shift", secondo me è interessante e quindi riporto il link:

http://diglloyd.com/diglloyd/free/FocusShift/index.html

Secondo l'autore il fenomeno è comune con gli obiettivi luminosi (f 1.2/1.4) ed è dovuto proprio all'abberrazione sferica residua. Io ho riscontrato chiaramente questo fenomeno nel nuovo Nikon 50mm f/1.4 a piccole distanze di messa a fuoco.
Non ho mai cercato di verificare se la tolleranza del pallino sia maggiore di quella dell'autofocus ma penso che tu abbia ragione e quindi potrebbe dare buoni risultati quello che ho suggerito nel mio intervento precedente, cioè cercare di capire in che posizione dell'intervallo di accensione si hanno i migliori risultati.

Saluti




castorino
Personalmente ho riscontrato un'errata interpretazione della messa a fuoco del pallino verde SOLO con il 58Noct, il 50mmf1,2 ed il 35mmf1,4 sono esenti da tale difetto, l'idea di tarare la messa a fuoco per tale specifica ottica non mi era balenata pensando che tale correzione fosse possibile solamente per le ottiche dotate di chip per il riconoscimento, magari uno di questi giorni provo e poi vi so dire! Ciao Rino
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