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NikonClub.it Community > NIKON PHOTO LAB > Naturalistica (e fauna selvatica)
gabriele sassi
Ecco a voi altri scatti di medio-basso profilo... spero però che vi piacciano... critiche costruttive sempre ben accette.

Ciao
Gabriele
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Marco Senn
Come sono state fatte? 105 mano libera? In generale vedo poca nitidezza. Forse la farfalla un pò meglio delle altre, anche dal punto di vista compositivo. Potresti provare una maschera di contrasto selettiva.
Giorgio Baruffi
mi dici che attrezzatura stai utilizzando per questi scatti?

di solito mi interessa poco, ho visto scatti macro eseguiti alla perfezione con attrezzatura non macro (anche con delle compattine ad esempio), quindi può essere ininfluente a volte (sino ad un certo livello, andare oltre nella macro l'attrezzatura conta eccome!), ma qui vorrei capire poichè, e sono sincero, a parte l'ultima che inizia ad essere gradevole, pur con errori che ti illustrerò successivamente, le altre dovrebbero trovare la strada del cestino (puoi aiutarle tu?).

(sono stato un pò brutale, ma se il genere ti piace è bene che tu possa partire col piede giusto).

sono molte le informazioni necessarie per eseguire la macrofotografia come si deve, ma, come scritto sopra, vorrei sapere con cosa scatti prima, anche se alcune nozioni sono valide a prescindere dall'attrezzatura, poi vedrai che sia io che molti altri utenti saranno in grado di accompagnarti per mano alla scoperta di questo genere fantastico.




nella vera e propria macrofotografia, le variabili in gioco sono molte: illuminazione, tempo di scatto necessario per il soggetto in movimento, profondità di campo, vibrazioni ed effetto "mosso", diffidenza dei soggetti, ecc

E sono tutte critiche, al punto che la percentuale di "scarto" delle immagini è elevatissima, non tanto per banali errori del fotografo, quanto perché in macrofotografia si deve ricercare la massima resa dei dettagli, e questo comporta lo scarto di immagini micromosse, o con una non accettabile profondità di campo, o con un tempo di scatto troppo lento per il moto alare di un dato insetto.

In più, in macrofotografia vale ciò che segue:

a parità di diaframma e di rapporto di ingrandimento, tutte le lunghezze focali restituiscono la stessa profondità di campo;
a parità di distanza di ripresa, maggiore è la lunghezza focale, minore sarà la profondità di campo e migliore sarà lo sfuocato dello sfondo.

alcune pillole:

Se il soggetto è esteso su un piano (ad esempio una farfalla ad ali chiuse, una damigella ad ali chiuse come quelle che hai cercato di fotografare) è necessario riprenderlo col piano-sensore parallelo al piano principale del soggetto (ali o corpo).

Vanno utilizzati normalmente dei diaframmi chiusi (ideali da 11 a 16 anche se si può andare oltre) per avere nell'area nitida (dipendente dalla profondità di campo) la maggior parte dei dettagli. Ciò però implica che lo sfondo, se troppo adiacente al soggetto, diventa troppo visibile, spesso confondendo e distraendo l'occhio dal sogetto stesso. Qundi, diaframmi chiusi, tempi di conseguenza, e sfondo il più staccato possibile dai soggetti.

A differenza della fotografia generica, in cui la profondità di campo si distribuisce per 1/3 davanti al piano messo a fuoco e per 2/3 dietro, in macrofotografia il campo nitido si distribuisce in maniera uniforme sia davanti che dietro il soggetto.

Nel caso in cui sia impossibile utilizzare diaframmi chiusi, è preferibile mettere a fuoco almeno i particolari principali o maggiormente interessanti del soggetto, come ad es. gli occhi.



Queste sono alcune nozioni di base che già ti potranno aiutare molto, mi auguro.
gabriele sassi
Si tutte col 105 a mano libera. Lavorerò meglio di PP.

Grazie del consiglio.
Gabriele
Giorgio Baruffi
QUOTE(stones2 @ Aug 27 2009, 04:10 PM) *
Si tutte col 105 a mano libera. Lavorerò meglio di PP.

Grazie del consiglio.
Gabriele


attenzione, piccola postilla: la PP è importantissima, ma si deve, direi che è obbligatorio anzi, partire da un file già perfetto o quasi, poi si aggiusta ciò che è necessario come si è sempre fatto. wink.gif
Marco Senn
QUOTE(stones2 @ Aug 27 2009, 04:10 PM) *
Si tutte col 105 a mano libera. Lavorerò meglio di PP.


Non replico la bastonatura sopra... smile.gif Il 105 è un'ottima ottica ma anche lui per la macro ama il treppiedi, oggetto indispensabile per lavorare come si deve. Le prime 3 pagano secondo me, ma te l'hanno già detto, problemi compositivi e di scelte di base. Hai una macchina che lavora bene anche a 1600ISO, se non hai il 3piedi sfruttala.
La macro è tutto uno sperimentare, è un percorso su cui uno deve fare i propri errori per capire, più che in ogni altro genere fotografico; se le foto sono più o meno buone lo vedi da te, confrontandole con quelle degli altri.
A presto con altri scatti e buona luce.
Giorgio Baruffi
va beh, ho bastonato, ma poi ho perso del tempo per spiegare i motivi... wink.gif
Marco Senn
QUOTE(Giorgio Baruffi @ Aug 27 2009, 04:24 PM) *
va beh, ho bastonato, ma poi ho perso del tempo per spiegare i motivi... wink.gif


Non era una critica, era solo una constatazione che era inutile ribadire i concetti già scritti. A quello che ho scritto però credo, la volontà di cestinare gli scatti cammina di pari passo con la capicità di tirarne fuori migliori. La macro non è facile, ci vuole tempo per tutti wink.gif
gabriele sassi
Innanzi tutto grazie per i preziosi consigli.

Vorrei precisare come credo che sia scontato dai risultati, sono alle primissime armi, diciamo circa 5-6 uscita.
Per quello che dici tu:

QUOTE
a parte l'ultima che inizia ad essere gradevole, pur con errori che ti illustrerò successivamente, le altre dovrebbero trovare la strada del cestino


Sono pienamente daccordo, diciamo però che nella seconda, mi piaceva la situazione, il fatto che la libellula era illuminata dal raggio di luce che penetrava tra le foglie. Le restanti potevo risparmiarle è vero tongue.gif

QUOTE
Vanno utilizzati normalmente dei diaframmi chiusi (ideali da 11 a 16 anche se si può andare oltre) per avere nell'area nitida (dipendente dalla profondità di campo) la maggior parte dei dettagli. Ciò però implica che lo sfondo, se troppo adiacente al soggetto, diventa troppo visibile, spesso confondendo e distraendo l'occhio dal sogetto stesso. Qundi, diaframmi chiusi, tempi di conseguenza, e sfondo il più staccato possibile dai soggetti.


In merito a questa cosa, ne sono pienamente consapevole, infatti non mi sposto quasi mai da f/18, infatti la farfalla è a 1/125, f/18, ISO200.

Per tutte le altre cose dette ne sono pienamente cosciente, ma purtroppo vuoi la inesperienza, vuoi la fame di scatti non ancora possibili alcune volte le perdo di mente tongue.gif

Comunqe grazie dei consigli. Sono questi i post di risposta che mi piacciono leggere sulle mie foto, almeno serviranno per le prossime uscite.

Gabriele
Pierangelo Bettoni
impossibile aggiungere qualcosa alle parole sante dell'amico Giorgio, per cui, aspettiamo le altre.
in bocca al luco, l'occhio ce l'hai wink.gif
gabriele sassi
La pazienza anche... biggrin.gif
Giorgio Baruffi
beh, l'occhio e la pazienza fanno più che l'attrezzatura! laugh.gif credimi!
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