QUOTE(Luc@imola @ Sep 1 2009, 08:45 PM)

Una cosa certa e' che fotografare un mendicante mentre lancia la stampella al di la' del guardrail e inforca la bicicletta... e' tremila volte piu' difficile che fotografarlo mentre... mendica.
Pero' sarebbe una foto che comunica un aspetto della realta' che certamente e' molto.. reale.
Luca mette in evidenza, con questo post, un'altra situazione che è reale. Il difficile è sapere perchè, quel mendicante si comporta in quel modo. E' un furbo? A parte il fatto che credo che a nessuno piaccia mendicare e tantomeno far assurgere questa pratica a furbizia, ma c'è un aspetto che ci riporta dritti a quel racket. Chi ci dice che il comportamento di chi fa quella pratica non sia dovuto alle vessazioni che altrimenti riceverebbe? Per questo, (e lancio un'altra provocazione) quanto riteniamo "reale" una foto? Quanta verità ci racconta? O quanta di questa realtà è invece piegata alla visoone del fotografo?
Stella dice:
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..l'ultima volta la ricordo chiaramente, una donna in ginocchio con le mani intrecciate a mo' di preghiera, un controluce, una foto che già mi vedevo in bianco/nero.... però non ho avuto "il coraggio" di fotografarla, di rubarle quel po' (o tanto) di dignità che ci vuole per elemosinare.... ragioni di cuore, ragioni di sentimento, non so.
Permettimi Ale, qui non c'entra nè il cuore, nè il sentimento. Quel che hai sentito è solo vergogna ma di te stessa e questo è un gran bene, per aver pensato, guardandola, non alle sue condizioni, ai suoi perchè ma alla tua foto che vedevi già in controluce ed in B.N. E qui si innesterebbe un'altro motivo di polemica che ho già affrontato. La foto e soprattutto il fotografo deve avere una valenza estetica? O deve solo assoggettarsi ad una valenza etica? Sono per la seconda, rifiutando a priori che l'estetica possa aver asilo politico in questi argomenti. Sposando per intero quest'altra frase di Luca:
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Qui si apre un altra differenziazione, la foto di cronaca, di puro reportage giornalistico e la foto del cosidetto "artista".
Dei due preferisco la prima in ogni caso perche' piu' sobria (almeno lo dovrebbe esseere) nel messaggio, l'artista invece rischia di piu' di scadere nel messaggio politico, se vogliamo personal-filosofico.
Così ad Anna (ciao)
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QUOTE(Claudio Orlando @ Aug 30 2009, 01:23 PM) *
Ci può essere altro, dietro al "fastidio" che "molti "sembrano mostrare alla visione di questi documenti?
Si Claudio ci può essere altro ... per quanto mi riguarda la perfetta consapevolezza che non sarà una mia foto a smuovere le altrui coscienze perché i duri di cuore rimarranno sempre tali ... non sarà una foto ma ogni goccia di bene che le persone di cuore gettano in questo immenso mare della miseria in cui ognuno di noi potrebbe un giorno trovarsi ad annaspare.
Non capisco, pur ovviamente rispettandolo, questo tuo atteggiamento. Una tua foto, sola ed isolata, probabilmente non sortirebbe nessuno o scarso effetto, Imagina però se questo tipo di ragionamento fosse stato fatto da quei reporter, spesso free-lance, che hanno documentato il problema dei bambini delle fogne in Romania, o dell'AIDS in Africa, o degli emarginati nelle periferie delle più floride metropoli del mondo, New-York ad esempio ma anche Roma, Parigi etc.
Noi ovviamente non siamo loro e non abbiamo, in quanto assolutamente amatori, non le stesse finalità, perchè le finalità son proprio quelle, ma le stesse possibilità di comunicare, soprattutto se soli. Insieme, in tanti, giorno dopo giorno, goccia dopo goccia, foto dopo foto, tue, di Luca, di Max, di Alessia, di Bruno e dei tanti che si prefiggono quello scopo, magari a qualcuno, anche solo ad uno, una riflessione più approfondita verrà di farla.