Vi segnalo la mostra di questo autore poco conosciuto ma molto bravo ecco la sua presentazione...
Intenso è il legame che unisce Piergiorgio Branzi alla fotografia. Una passione nata quando, nel 1953, vede a Firenze una mostra di Henri Cartier-Bresson. Quelle foto per prime gli rivelano una possibilità di espressione, una modalità di racconto della realtà che non è bozzetto, cronaca, ma gioco di forme sapienti, creazione audace e raffinata di bianchi e neri sulla superficie ai sali d’argento.
In questi anni Piergiorgio Branzi ha lungamente, anche se a intervalli, frequentato la fotografia e coltivato con costanza la sua passione. Lo ha fatto viaggiando per il mondo, muovendosi da flâneur avvertito nella sua città e nel suo paese, poi anche in Spagna, in Russia, in Francia, e rinnovando sempre il patrimonio di forme e di immagini da cogliere e da creare con quell’eleganza che lo ha reso celebre.
La mostra Il giro dell’occhio presenta una selezione delle sue fotografie scattate dagli anni Cinquanta fino a oggi. Nuove realizzazioni, inaspettate per temi e stili, si alternano alle immagini celebri, stampate però con rinnovata cura, e testimoniano una coerenza stilistica, un linguaggio unico che ha saputo coniugare sempre l’attenzione formale, il ripensare continuamente una tradizione iconografica di ascendenze classiche, con nuovi stimoli e nuovi stupori della visione.
Alessandra Mauro
Piergiorgio Branzi. Fiorentino, comincia a fotografare nei primi anni Cinquanta ottenendo immediata notorietà in Italia e all’estero. Negli anni sessanta passa al giornalismo. La sua attività professionale lo porta a vivere alcuni anni a Mosca, quale primo corrispondente televisivo occidentale nell’Unione Sovietica,e e poi a Parigi. Commentatore al Telegiornale e inviato speciale, realizza per la Radiotelevisione italiana inchieste e documentari.
Varie sono le mostre, personali e collettive, che gallerie private e istituzioni pubbliche gli hanno dedicato. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di musei come il MOMA di San Francisco, il Guggenheim di New York, la Bibliothèque Natonale di Parigi, il Fine Art Museum di Huston, l’Estorich Collection of Modern Art di Londra e, in Italia, la collezione dell’Istituto Superiore di Storia della Fotografia e l’Archivio Alinari
Per gli orari e tutte le informazioni... www.centropecci.it
Saluti
Giacomo