QUOTE(Picchiolino @ Jan 25 2010, 11:53 AM)

Ciao, premetto che mi sono già fatto un'idea sul confronto di focali, ma questo è un forum dove si discute e a me piace sapere cosa ne pensate voi e se i miei dubbi sono fondati.
Girando su internet tra le varie review mi sono soffermato sulle distorsioni ottiche.
Perchè un 50 è meglio di un 35 e un 85 meglio di un 50 se le disorsioni sono più o meno simili?
Io purtroppo non ho ancora la reflex e non mi rendo conto delle effettive differenze o quello che può capitare allo schiacciamento/allungamento dei voldi con le diverse focali se la distorsione è simile.
Non so se mi sono spiegato

ma se voi avete tempo da perdere mi farebbe piacere un mini mini mini corso

o qualche foto, che valgono più di mille parole.
Grazie a tuttttttti
Come ti hanno già detto, una cosa sono le distorsioni ottiche degli obiettivi, mentre altra cosa sono le distorsioni prospettiche.
Nel caso del ritratto è fondamentale quest'ultimo aspetto.
Senza tirare in ballo piani di proiezione, punti di fuga o altri aspetti che non riguardano "direttamente" la fotografia, vorrei invitarti a riflettere su una caratteristica della visione: la dimensione percepita degli oggetti è inversamente proporzionale alla loro distanza dall'occhio. Più un oggetto è distante e minore sarà la sua dimensione...sulla foto. Avviene il contrario quando un oggetto è più vicino al punto di vista: nella foto apparirà più grande. Immagina i classici due binari che si avvicinano all'orizzonte, oppure osserva semplicemente la foto di una strada: gli edifici più distanti occuperanno meno spazio rispetto a quelli più vicini.
Questo avviene anche osservando i volti delle persone. Il nostro cervello però "rielabora" ciò che proviene dai due occhi (e non un solo obiettivo) e ci rende meno evidente questo effetto quando osserviamo le persone da breve distanza. Fa eccezione il caso di distanze ravvicinatissime, tipo osservare una persona "naso a naso".
L'obiettivo fotografico invece, ci restituisce "la prospettiva" nuda e cruda, per cui fotografare una persona da 50cm può causare distorsioni prospettiche, "ad occhio" non percepibili: il classico nasone che, essendo più vicino all'obiettivo rispetto al resto del volto, risultera leggermente più grande. Nel caso degli oggetti inanimati queste distorsioni possono essere considerate irrisorie, ma per un ritratto possono essere determinanti.
Una distanza minima per avere una proiezione corretta di un volto, potrebbe essere un metro (la butto lì...correggetemi se è il caso).
Da tale distanza se si usa un tele (130) si avrà un ritratto stretto (solo il volto), un medio tele (85) "chiuderà" un primo piano, mentre con un normale (50) ci fai mezza figura.
E' ovvio che allontanandosi si aumantano gli elementi della scena inclusi nell'angolo di campo, e che sia possibile scegliere anche dei tele spinti per i ritratti.
Queste focali su dx si possono tradurre (per campo inquadrato) in 85mm-50mm-35mm.
La scelta della focale dipende dal tipo di ritratto che si intende fare (quanto stringere sul soggetto), oltre che da altri apetti quali la profondità di campo desiderata.
Tutto questo detto "alla buona", dato che sono un neofita...ma molto interessato alla fotografia.