Nel cimitero di Staglieno sono rappresentati tutti gli stili degli ultimi due secoli: dal neoclassicismo al realismo in chiave umbertina e liberty, e poi tutti gli stili dal neoegizio, al neobizantino, dal neogotico al neoclassico e al neorinascimentale. Le tombe sono collocate nelle gallerie-porticati, reminiscenze del chiostro degli antichi camposanti.
Staglieno costituisce quindi una straordinaria galleria di sculture all'aperto e una realistica rappresentazione delle mode del tempo. Con il verismo dei loro abiti ed atteggiamenti le statue ci rinviano l'immagine vivente di un mondo scomparso. Le opere sono imperniate su di un verismo portato all'estremo, che riesce a rappresentare una borghesia commerciale che ha radici laiche.
Poche sono infatti le statue e le rappresentazioni esplicitamente cattoliche, o comunque iconograficamente "religiose", mentre molti sono i riferimenti "pagani". Osserviamo, per esempio, la Tomba per Carlo Raggio, opera di Augusto Rivalta, del 1872. In quest'opera è rappresentato un intero gruppo di famiglia, costituito da sette persone, femminili e maschili, riunite attorno al letto del vecchio padre appena spirato.
Ogni personaggio è rappresentato in maniera iperrealistica, le espressioni del dolore, i visi, le acconciature e gli abiti sono resi con minuziosa cura ed incredibile perizia. Analogamente, l'anziano capofamiglia ha la testa abbandonata sul cuscino, con il volto segnato dalla intervenuta morte ed il braccio destro steso su lenzuola verosimilmente sgualcite. L'intera opera riesce a rendere un senso laico di dignità e di decoro nei confronti della morte, di rassegnazione e congiuntamente di rispetto davanti al mistero.
La stessa compostezza di sentimenti sono resi in un'altra scultura, realizzata sempre da Augusto Rivalta, per la Tomba Ghigliani. In quest'opera sono rappresentati due personaggi, una figura femminile inginocchiata ed un uomo in piedi al suo fianco. Entrambi i personaggi sono realizzati con cura e dovizia di particolari. Di rilievo è l'atteggiamento dell'uomo che, rigido nel corto soprabito strettamente abbottonato, ha il viso serio, leggermente chinato in avanti, con una mano poggiata sulla base della tomba.
Il braccio sinistro, teso sul fianco, culmina nella mano che serra il cappello, a significare il forte stato emotivo volutamente ed a fatica contenuto in un composto atteggiamento di dolore. Il cimitero di Staglieno, grande modello per i cimiteri monumentali italiani (e in parte anche francesi) dell'Ottocento, con le sue bellissime e suggestive sculture ha affascinato generazioni di visitatori e ancora oggi è meta di turisti.
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