Quasi nascosto dalla siepe che lo circonda, sul lasto ovest del parco si trova il Cimitero di guerra inglese. Non ci sono grandi indicazioni a segnalare l'esistenza di questo luogo della memoria: forse per discrezione o per timore che un afflusso più consistente di visitatori possa guastare l'atmosfera di grande pace e rispetto che regna assoluta.
Dal cancello metallico si entra nell'ampio spazio ben tenuto in cui sono disposte in file ordinate le lapidi degli oltre 400 soldati sepolti qui, tutte uguali nella forma e nelle dimensioni, ognuna con un nome, la qualifica, l'età, il corpo di appartenenza. Nella minuscola cappella c'è un piccolo armadietto metallico dove si trova il libro firma dei visitatori e un prospetto con le informazioni più salienti. Quasi ogni giorno c'è qualcuno che rende omaggio al sacrificio di questi giovani e simbolicamente a tutti i caduti di tutte le guerre.
Le grandi querce messe simmetricamente sembrano proiettare un forte abbraccio protettivo sulla distesa di bianche lapidi, incolonnate ordinatamente, come lo sono i soldati. Non ci sono monumenti elaborati nè le solite iscrizioni contorte e retoriche. C'è l'assoluta semplicità camminando in questo silenzio.
Il 3 settembre 1943 le Forze Alleate avevano invaso la penisola italiana, in coincidenza con l'armistizio firmato dagli Italiani, i quali in pratica rientrarono in guerra a fianco degli Alleati. L'avanzata degli alleati fu bloccata durante i due successivi inverni: nel 1943 lungo la linea difensiva tedesca 'Gustav' (sulla triettoria tra il fiume Gargliano a ovest e il Sangro a est) e nel 1944 sulla linea Gotica nell'Appennino settentrionale. All'inizio di Aprile '45 gli Alleati lanciaronoclick per la panoramica l'offensiva finale contro le ultime resistenze tedesche in via di dissolvimento e si fecero strada rapidamente nella pianura padana. A Milano, già liberata dai partigiani, il 4° Corpo d'Armata Statunitense entrò senza combattimenti il 2 maggio 1945, giorno della resa della Germania. Dato che sostanzialmente a Milano non ci furono scontri, le perdite da parte dei reparti del Commonwealth furono minime. La maggior parte delle tombe nel cimitero sono di prigionieri di guerra o aviatori trasferiti qui dopo la guerra da cittadine più o meno distanti (Bergamo, Boves, Carpi, Cicogna, Modena, Parma, Piacenza, Torino, e Val d'Isere). Nel Cimitero di Guerra di Milano sono sepolti 417 caduti della Seconda Guerra Mondiale, appartenenti alle nazioni del Commonwealth, 27 dei quali non identificati.






Per far conoscere e ricordare.
... è in assoluto il mio primo reportage ... mini reportage ... spero ci sia qualcosa di buono.
Le indicazioni sono state prese dal sito http://www.passolento.it/milano/cimitero_guerra.htm