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morghe
Ciao a tutti gli amici del forum, vi sottopongo il reportage di una parte del viaggio che ho fatto in ottobre 2009 con mia moglie tra Cile e Bolivia.
Attendo i vostri commenti, come sempre graditi!!
Alcune note tecniche:
Periodo 16/10 – 6/11
Itinerario: Torino –Madrid – Santiago – Isola di Pasqua – Santiago – Arica – Bolivia – Atacama – Patagonia
Attrezzatura: Nikon D70s, Nikkor 18-70 3,5-4,5; Nikkor 50 1,8; Nikkor 80-200 2,8; SB600

22/10/2009
Oggi la giornata inizia abbastanza presto, infatti la sveglia è puntata sulle 02:20 (del mattino!), appena il tempo di chiudere i bagagli, attraversare la strada ed entrare nell’aeroporto di Santiago, dal quale eravamo usciti circa quattro ore prima rientrando dall’Isola di Pasqua, ma di quello ne parlerò un’altra volta!
Alle 6:45 siamo ad Arica, città nel nord estremo del Cile, a ovest il freddo Pacifico, ad est il deserto costiero e tutto intorno la foschia dell’oceano che rende tutto grigio!
Dopo la seconda colazione della giornata iniziamo a girare per Arica, visitando le opere dell’Ingegnere Eiffel… esattamente, proprio lui, quello della torre di Parigi, infatti solo ad Arica ha realizzato la Cattedrale, il Molo e l’attuale Palazzo delle Mostre, naturalmente tutto in acciaio!

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 4.3 MB

Lasciata Arica, ci inerpichiamo sulle Ande, percorrendo la Valle Azapa; qui il paesaggio Andino inizia a sovrastare in modo prepotente il deserto, sostituendo il piatto grigio della costa con i colori saturi che caratterizzano questi luoghi, il giallo della paglia andina, il rosso del terreno ed il blu intenso del cielo.
Come iniziamo a salire anche l’otturatore inizia a scattare, fermando in modo permanente i paesaggi e le scene di vita che ci scorrono davanti agli occhi, lasciandoci in quello stato di particolare beatitudine che si prova subito dopo aver catturato un’immagine con la consapevolezza di poterla rivedere infinite volte anche quando saremo distanti migliaia di km da questi posti meravigliosi (…o almeno fino a che funzionerà l’hard disk dove le abbiamo salvate!!!)

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Percorriamo la lunga valle disseminata di geoglifi, una sorta segnaletica stradale che utilizzavano gli antichi popoli che partivano dalle montagne per andare sulla costa a commerciare i loro prodotti, oggi si vedono gruppi di archeologi intenti a studiare quello che è rimasto di questi segni rupestri, ricalcando a carboncino su fogli stropicciati le antiche incisioni.

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Verso le 17:00 giungiamo a Putre, quota 3.500 mt, un polveroso villaggio con casette colorate ed una serie di baracche grigio mimetico… una caserma… enorme!
Qui il gruppo viene decimato dal mal di montagna, infatti alcuni iniziano ad avvertire nausea e mal di testa, ma niente di preoccupante, dopo un’ottima cena ed una buona dormita siamo di nuovo tutti in piedi, pronti a salire ancora!!

23/10/2009
Partenza verso le 9:00, direzione Parco Nazionale Lauca, lungo la strada ci fermiamo a “Las Cuevas”, un sito roccioso popolato da centinaia di conigli andini, una specie di grossi topoloni con la coda da scoiattolo, ovviamente non ne vediamo nemmeno l’ombra!
Poco male, da qui abbiamo la prima spettacolare vista sui vulcani Pomerape e Parinacota, ai piedi del quale si trova anche un piccolo villaggio con lo stesso nome del vulcano, e dove si trova, a detta di molti, una delle più belle chiese Andine del sud America, affrescata con scene del paradiso, inferno e purgatorio in perfetto stile dantesco.

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Dopo il villaggio di Parinacota, quota 4.000 mt, continuiamo a salire sino ad arrivare al Lago Chungarà, quota 4.500 mt, uno specchio d’acqua dove si rispecchia maestoso il vulcano Parinacota con la sua coltre innevata, intorno i bofedales, delle praterie colme d’acquadove pascolano indisturbate le vigogne, lama, alpaca e fenicotteri.

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24/10/2010
Trasferimento Putre-Colchane, qualcuno ha ancora un po’ di mal di testa, ma alle 8:40 lasciamo Putre, direzione Colchane.
Dopo circa un’ora di strada imbocchiamo la pista sterrata che ci condurrà al confine con la Bolivia, 200 km di polvere, buchi e camion carichi di borace prelevata dal Salar de Surire.
Numerosissime saranno le soste durante le 8 ore di trasferimento, un po’ per sgranchirci le ossa e molte per fare foto… ad esempio al “cuscino della suocera”, una pianta a forma di palla ricoperta di ispidi aculei… simpaticissima!!!, poi è la volta della “geretta”, una specie di muschio verde brillante che cresce sulle rocce ad una velocità di 1 mm all’anno!
Dopo aver oltrepassato anche il vulcano Guallatire con le sue fumarole ancora attive, giungiamo verso le 13:00 al Salar de Surire, dove ci fermiamo per fare un veloce pranzo al sacco!
Prima di arrivare a Colchane abbiamo anche la possibilità di immergerci in una sorgente termale, l’acqua è caldissima, almeno 40°C, infatti dopo un paio di minuti devo uscire, rosso come un gamberetto!
In serata arriviamo finalmente alla nostra meta, l’Hostal del Camino Inca a Colchane, una semplice ed accogliente struttura a conduzione famigliare. Appena arrivati ci consegnano subito la camera, da dove escono due cagnolini che si erano intrufolati all’interno e che si avventano sulla mia borsa iniziando a mordicchiarla da tutte le parti… che carini…!?!
Ci affrettiamo a farci una doccia prima che si raffreddi troppo l’acqua nel cisternone sul tetto e che stacchino la corrente dal gruppo elettrogeno del villaggio, alle 22:00!

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25/10/2009
Passaggio Cile – Bolivia
H.7:15 sveglia, una nottata veramente perfetta, nel silenzio e buio totale, ci siamo veramente riposati! Tuttavia il risveglio è stato alquanto bizzarro, infatti nella notte è arrivata una colonna di un centinaio di tir per passare la frontiera al mattino, quindi quando abbiamo aperto le finestre sembrava di essere nella tangenziale di Torino nell’ora di punta!
Dopo colazione Victor, la nostra guida, e Juan, il nostro pilota (anche perché definirlo solo autista è un po’ limitativo!!!) sono riusciti a farci passare con il benestare dei camionisti evitando la coda che si sarebbe altrimenti protratta per qualche ora!
Ed eccoci alla frontiera, dove dall’altra parte ci attendeva già il nostro nuovo accompagnatore… Beppe, fiorentino che vive in Bolivia da una trentina d’anni! Una volta sbrigate le formalità all’ufficio doganale siamo a bordo di due potentissimi fuoristrada che ci scarrozzeranno nella parte Boliviana del nostro viaggio.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 2.6 MB

Il fuoristrada è il mezzo d’obbligo per questa parte della Bolivia, dove si viaggia su piste sterrate, quando si è fortunati, altrimenti si vaga a sentimento attraverso il deserto.
Entriamo subito nel Salar de Coipasa, per poi passare nel ben più noto e grande Salar de Uyuni, la più grande distesa di sale al mondo, il secondo è quello di Salt Lake City e poi c’è il Salar de Atacama in Cile.
Come si arriva sul bordo di questa enorme distesa di sale si rimane disorientati, è tutto bianco fin dove gli occhi riescono a vedere, si perde completamente la percezione della distanza ed il senso di profondità, in lontananza si vedono dei miraggi, sembrano adesso delle isole, dopo delle macchine, in realtà sono solo giochi di rifrazione all’orizzonte.

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Dopo le prime foto ci addentriamo sul Salar, viaggiando molto spediti, e la cosa mi inquieta un po’, anche perché il mio cervello vedendo tutto quel bianco lo associa a neve o qualcosa di simile, quindi mooolto scivoloso, ma Peter (il nostro nuovo pilota) mi rassicura facendomi vedere che la vettura non perde per niente aderenza, infatti il sale è duro e ruvido come asfalto!

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In serata giungiamo a Tahua, un villaggio sul bordo settentrionale del “lago”, è domenica, quindi giorno di festa e nella piazza principale c’è un gruppetto di uomini che da fondo ad alcune bottiglie di birra, più avanti vediamo una donna ed una bambina che portano “l’uomo” di casa che non si regge in piedi. “…In villaggi così isolati la piaga dell’alcool è molto diffusa…” ci dice la nostra guida, e possiamo capire il perché.

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26/10/2009
Oggi attraverseremo il Salar de Uyuni in direzione sud.
Al mattino ci dedichiamo ad una escursione a piedi sulla “Pukara” di Tahua, una vecchia fortezza di epoca inca sulla cima di una impervia collina sopra Tahua. La salita è breve, ma intesa, infatti ricordo che il villaggio di Tahua si trova 3.600 m di quota…
Dalla cima della collina abbiamo una magnifica vista sul Salar che ci fa immediatamente dimenticare il fiato corto!
Nel primissimo pomeriggio partiamo per San Pedro de Quemes, attraversando il lago facciamo rotta verso Incahuasi, una vera e propria isola che viene fuori dal sale e che ospita una foresta di cactus millenari!

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Lasciato il Salar, vediamo ancora la “Cueva Galaxia”, una grotta scoperta nel 2003 da due pastori che ora la gestiscono ricavandoci qualche introito, al suo interno troviamo delle finissime concrezioni calcaree che sembrerebbero delle alghe pietrificate. Sembra di essere in un negozio di porcellane tanto sono fini e delicate!
Verso le 18:00 siamo a San Pedro de Quemes, rimandiamo a domani mattina la visita delle rovine del vecchio paese messo letteralmente a “ferro e fuoco” dai Cileni durante la guerra di fine ‘800. Ora le rovine vengono lasciate come monito per non dimenticare.

27/10/2009
H.6:15 sveglia, il sole è già alto e passa prepotentemente attraverso le tende in iuta della nostra stanza, ne approfittiamo per fare un giro tra le rovine prima della colazione, poco lontano dall’albergo ci imbattiamo anche nei resti di un povero alpaca divorato da un puma…
Oggi transiteremo sulla “Rutas de Joyas”, la strada dei gioielli, per via delle lagune che tocca, che sono dei veri e propri gioielli incastonati in questo arido terreno, creando delle oasi coloratissime piene di animali.
La prima che vediamo è la Laguna Canapa, uno specchio d’acqua turchese a 4.000 m con una distesa di salnitro tutto intorno e popolata da numerosissimi fenicotteri rosa.
Dopo è la volta della Laguna Hedionda (4.125 m) con acque ricche di solfo che creano bellissime sfumature grigio argento; la Laguna Cha Kkotta e la Laguna Honda.

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Lungo tutto il tragitto è un continuo “wau” “guarda li” “guarda quello” “che colori” ecc ecc ecc, e intanto foto, foto, e ancora foto!!!

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Nel pomeriggio arriviamo nel punto più remoto del nostro viaggio, “Ojo de Perdiz” dove c’è una struttura in mezzo al deserto a 4 ore di pista dal villaggio più vicino. Qui il silenzio è assoluto ed il freddo pungente appena sparisce il sole, tanto che resto fuori poco tempo per fare foto e rientro subito a bermi una calda tisana!

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28/10/2009
H. 5:15 sveglia, oggi la giornata comincia presto, anche perché verso le 12:00 dobbiamo trovarci al confine cileno per il “cambio della guardia”.
Pensavamo di aver già visto un sacco di bei paesaggi boliviani, ma ci siamo accorti che chilometro dopo chilometro il paesaggio cambiava continuamente, alternando tratti di pista su sabbia a zone rocciose, vulcani altissimi a lagune coloratissime, tutto bellissimo ovviamente!!!
Alle 7:30 circa siamo sul bordo della “Laguna Colorada”, le sue acque sono tinte di rosso sangue per via dell’alta concentrazione di minerali ferrosi contenuti al suo interno, non immaginavo nemmeno che potessero esistere dei colori così brillanti in natura!

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L’ultima tappa è riservata alla spettacolare “Laguna Verde”, ai piedi del Vulcano Licancabur che segna il confine con il Cile, nelle sue acque non si bagna nessun fenicottero perché il suo colore verde è dovuto alla presenza di cianuro al suo interno.

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Ed eccoci dall’altra parte del Licancabur, ossia in Cile; percorriamo una lunghissima discesa che ci porta ai 2.500 m di San Pedro de Atacama, sul bordo del Salar de Atacama, la zona più arida del pianeta.
Dopo tutti i giorni passati nel deserto silenzioso, trovarci nella calura di San Pedro e nelle sue strette viuzze ci soffoca un po’, ma le botteghe colorate e l’aria gioviale ci fa sentire subito a nostro agio, poi ci sono dei ristorantini veramente eccezionali, soprattutto quelli del “pueblo”, che sono una sorta di trattoria a conduzione molto familiare…

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L’aria di San Pedro è secchissima ed il sole cocente, è impensabile uscire nelle ore più calde senza creme protettive e bottiglie d’acqua, ma da un paesaggio così ostile la natura si è sbizzarrita in forme veramente affascinanti, come ad esempio la “valle dei dinosauri”, delle formazioni rocciose (o argilla pietrificata) che ricordano la schiena di antichi dinosauri, oppure la “valle della luna” da dove si possono ammirare i tramonti più belli del Cile!

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30/10/2009
H. 4:15 sveglia… oggi un’altra levataccia, infatti siamo diretti al Geyser Tatio, 95 km a nord di San Pedro, 4.500 m, Temperatura -1°C; ci hanno detto che le foto migliori al Tatio si fanno al mattino presto, perché con il freddo il vapore crea più condensa e quindi c’è maggiore attività. Ovviamente ci crediamo !!!!
Alle 6:45 siamo nel “Parco Geotermico” e dobbiamo fare attenzione a dove mettiamo i piedi perché è pieno di pozze colme di fango bollente (600° C)!!!

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Avevano proprio ragione, infatti appena sale il sole e si scalda l'aria, sembra che le fumarole dei geyser cessino improvvisamente!

Nel Pomeriggio andiamo ancora a vedere il Salar de Atacama, completamente diverso da quello di Uyuni, infatti qui la crosta superficiale è molto frastagliata ed è vietato passare al di fuori dei percorsi segnati nel parco, e la presenza degli uomini del Conaf (il corpo forestale Cileno) ti fa passare ogni fantasia di uscire dal sentierino!!!

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Rimaniamo qui fino a quando diventa buio per goderci l’ultimo tramonto di questa splendida zona del Sud America, infatti domani prenderemo l’aereo che ci porterà in Patagonia, ma anche di questo ne parlerò un’altra volta!
tankredi
Tre anni fa io e mia moglie avevamo programmato un viaggio come al tuo...poi non si è fatto più....ma in compenso ho un ometto di 2 anni e mezzo che mi gira per la casa.....
aspetterò una nuova occasione in tanto mi godo le foto del tuo splendido viaggio....
attendo altre foto....
morghe
QUOTE(tankredi @ Mar 15 2010, 05:55 PM) *
Tre anni fa io e mia moglie avevamo programmato un viaggio come al tuo...poi non si è fatto più....ma in compenso ho un ometto di 2 anni e mezzo che mi gira per la casa.....
aspetterò una nuova occasione in tanto mi godo le foto del tuo splendido viaggio....
attendo altre foto....


Appeno riesco posterò altre foto di questa parte del Sud America, è il mio piccolo contributo al disastro che stanno vivendo i cileni in questi giorni.
Grazie per la visita!
mircob
Un bel reportage corredato da buone foto, alcune molto belle.
WilliamDPS
QUOTE(mircob @ Mar 18 2010, 10:05 AM) *
Un bel reportage corredato da buone foto, alcune molto belle.


sono d' accordo alcune molto molto belle
complimenti
morghe
QUOTE(WilliamDPS @ Mar 20 2010, 11:50 AM) *
sono d' accordo alcune molto molto belle
complimenti


Grazie Mirco e William per il vostro passaggio! Sono contento che vi siano piaciute le foto, anche se non rendono onore ai luoghi visti!
maurizioricceri
un SIGNOR reportage corredato da buone immagini dalla composizione ricercata e una dettagliata descrizione. Attendiamo le altre.
wabe47
Bel reportage e belle immagini, complimenti.
giovanni1973
reportage eccellente

complimenti


Saluti Giovanni.
Gianni Rossi
Gran belle immagini, che unite al detteagliato racconto, costruiscono un documento piacevole ed interessante !!
Ottimo lavoro, complimenti !!

Gianni
morghe
grazie.gif

Sono contento che sia piaciuto, è il primo reportage un pò completo che provo a fare, e mi ci è voluto un pò di tempo... sembrava decisamente più facile leggendo gli altri!!!

Grazie per le visite!!

Morghe.

grazie.gif

Sono contento che sia piaciuto, è il primo reportage un pò completo che provo a fare, e mi ci è voluto un pò di tempo... sembrava decisamente più facile leggendo gli altri!!!

Grazie per le visite!!

Morghe.
Vito.Coppola
Un GRAN bel reportage...raccontato in modo dettagliato e con foto ben curate...complimenti guru.gif guru.gif



Vito
Gianni Rossi
QUOTE(morghe @ Mar 26 2010, 07:43 PM) *
grazie.gif

Sono contento che sia piaciuto, è il primo reportage un pò completo che provo a fare, e mi ci è voluto un pò di tempo... sembrava decisamente più facile leggendo gli altri!!!

Grazie per le visite!!

Morghe.


Bhè i complimenti sono meritati, ancor più se è il primo reportage che realizzi !!
E' proprio vero, sembra facile, ma no lo è affatto !!

Bravo !!

Ciao

Gianni
mauro.nazzari
Bellissime le fotografie e molto bravo anche nella descrizione dei vari posti visitati.

Mi piacerebbe conoscere, se vuoi , l'itinerario in maniera più particolareggiata, chissà che non venga io o altri ancora di più invogliato a ripercorrere il tuo itinerario.

ciao e grazie

Mauro
vvtyise@tin.it
molto bello, foto e testi si fondono in maniera organica ed efficace.
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