QUOTE(meshedp @ Jun 8 2010, 06:56 PM)

Per esempio quali ?
Io, da perfetto ignorante, stavo poi cercando anche di capire le differenze tra un flash "esterno" ed il lampeggiatore integrato.
Mi pare di aver capito che il primo sia più potente, abbia la possibilità di montare diffusori, di poter essere ruotato per sfruttare rimbalzi, di poter essere decentrato, etc. E non sono cose da poco, chiaro.
Ma nell'utilizzo sul campo, in quali situazioni si comincia a percepire la differenza? Quando un integrato mette in luce le sue debolezze? Ci sono situazioni in cui le differenze sarebbero minime e se sì, quali?
Grazie.
Cominciamo dalle differenze tra SB600 e SB800/900.
Il piccolo non può fungere da commander, cioè non può pilotare altri SB in wireless. È privo delle funzioni strobo e Auto non TTL (essendo sprovvisto di cellula per misurare la quantità di luce emessa). Con SB600 non si può inclinare la parabola verso il basso. La copertura degli angoli di campo è inferiore. E infine, come già detto, il Numero Guida è inferiore.
Le debolezze di un integrato rispetto ad uno esterno, oltre a quelle da te già descritte.
L'impossibilità di scattare a raffica (la macchina si blocca sino a quando il condensatore del flash non si è ricaricato).
L'essere in asse con l'ottica (occhi rossi quasi assicurati), ombre molto dure e "artificiali".
Coni d'ombra evidenti se usato con il paraluce montato (soprattutto su focali wide).
Assenza di parabola per adeguarsi alla lunghezza focale dell'eventuale zoom in uso.
Tuttavia, per usi non troppo impegnativi, l'integrato non è affatto da buttar via: per ammorbidire le ombre nei ritratti in controluce, in mancanza di altro; per congelare il movimento (con ovvie limitazioni) se si è costretti a scattare con luce scarsa; per portare a casa un'istantanea al buio, se si è dimenticato l'SB...
Saluti
Einar