Un tubo di prolunga comporta un calo di luminosità direttamente proporzionale alla sua lunghezza, il che comporta difficoltà di messa a fuoco manuale, oltre al non trascurabile fastidio di dover smontare l'ottica, operazione spesso rischiosa quando si opera all'aperto.
La lente addizionale, invece, non provoca nessuna perdita in termini di luminosità ed i doppietti acromatici di qualità influiscono relativamente sulla resa ottica del complesso obiettivo+lente.
C'è da tener conto che
comunque anche i tubi di prolunga introducono un minimo di degrado della resa ottica, poicé
costringono l'obiettivo a focheggiare in un range di distanze inferiore a quello per il quale è stato progettato ed ottimizzato.
In ogni caso si può sperimentare di tutto, arrivando anche a
pazzi assemblaggi come questi:

Duplicatore Kenko MC7 macro + soffietto + 50/1.8 AF invertito.

Duplicatore Kenko MC7 macro + due tubi Kenko + 24/2.8 AF invertito.

Nikkor 105/2.8 micro AFD, anello di accoppiamento 52/52, 24/2.8 AF Sigma.
Salutoni.
nonnoGG,
nikonista!