Stamattina durante una passeggiata nelle mie colline, ho incontrato un anziano signore in un paesino. Un fotoamatore anche lui.

Durante l'interessantissima e costruttiva discussione intorno al nostro splendido hobby, lui fa questa affermazione che mi ha fatto riflettere molto:

"I Concorsi Fotografici sono la rovina dei Fotoamatori perché si finisce per fotografare solo per i Giudici..."

Forse non ha detto una castroneria. Si rischia di non sviluppare i propri interessi fotografici, ma di fotografare soltanto quello che i giudici volgiono vedere e soprattutto quello che a loro piace...

Voi che ne pensate?...

A voi la palla...

Per me non è così, nel senso su molti siti c'è la possibilità di partecipare a molti concorsi (a pagamento e non), ma io non vado a farli tutti, personalmente partecipo solo a quelli che mi possono interessare e così ecco che sviluppo i miei interessi fotografici. Inoltre il confronto con altri fotoamatori ti permette di crescere molto vedendo i diversi modi con cui ognuno ha interpretato quel determinato tema. Poi potrebbe essere un discorso valido se una persona partecipasse a così tanti e differenti temi da non aver più tempo a disposizione per gli scatti che predilige. Insomma per me (fotoamatore... + amatore che foto..) un concorso rappresenta una possibilità di confronto costruttivo, un incentivo a scattare e un grande stimolo a cercare di migliorarsi sempre.
Saluti
Andrea

Da qui a presentare una foto ad un concorso probabilmente passerà mooooolto tempo, devo prima imparare a farle, ma di sicuro porterei una foto a cui sono legato IO, non che debba dimostrare qualcosa agli altri.

... forse la citazione è una forzatura ... ma comunque lascia intendere degli aspetti sicuramente veritieri ... e qui il dibattito.
bisognerebbe chiarire chi sono "questi fotoamatori", fotografi dilettantistici con nozioni di fotografia? fotografi evoluti? ... o altro. quindi dando un approccio più didattico alla discussione.
personalmente ritengo che tra i Prò, sicuramente bisogna riconoscere che un concorso fotografico, oltre ad essere uno stimolo, porta il fotoamatore a pensare in un certo modo, a ricercare lo scatto, a interpretare il tema del concorso e in un qual modo ricreare la propria idea o interpretazione. in questo senso si è spinti a migliorarsi. dico "vedere oltre la scena".
tra i contro vederei allo stesso modo la forsennata ricerca dello "scatto ad effetto" che alle volte può essere controproducente e di nessuna utilità.
in genere non scatto mai "per concorso", e semmai ritengo di aver qualcosa da proporre, in linea con l'argomento, allora partecipo. normalmente scatto d'istinto, cercando di valorizzare al meglio le mie sensazioni.

ciao Stefano

quoto, per me è uguale!

io ho scoperto il forum da poco.
il confronto e la critica costruttiva sono elementi base per poter crescere nella fotografia.

se hai la fortuna di avere amici fotoamatori e' un conto....altrimenti sei solo.
ed i concorsi fotografici sono anche un modo per confrontarsi e parlare di fotografia.
per quanto mi riguarda partecipai ad alcuni concorsi diverso tempo fa, quando c'era ancora la lira.
vinsi una volta 300.000 lire, una volta un flash......ma i premi....chissenefrega!!!
il premio fu la telefonata....."ha vinto.....puo' venire domenica?" ....e chi se lo scorda?

non riuscirei mai a fotografare solo per un concorso, la foto che scatto mi deve interessare e coinvolgere...
altrimenti 9 volte su 10 viene una ciofeca....
pero' mi piace il confronto: senza quello mi rimane una collezione di figurine!!!!!

diciamola tutta... a chi non piace vedere la propria foto in mostra?

ciao Pasquale

questo mi sembra leggermente riduttivo

che sia soddisfazione avere l'apprezzamento per una foto che ti e' ben riuscita e' indubbio,
altrimenti nessuno passerebbe sul forum.......
che sia gratificante migliorare se stessi ed imparare dalle critiche costruttive...
io credo di si.....anzi, ne sono proprio sicurissima!!!!

che sia assolutamente bellissimo chiacchierare con qualcuno di una passione condivisa...
per me e' una certezza!!!!!

ciao
Bianca

Credo che il tuo interlocutore abbia ragione, ma c'è un rimedio ed è fare come me. In 40 anni di attività fotografica non ho mai partecipato a nessun concorso

Il "problema" (se così si può chiamare) dei concorsi fotografici è che una volta capito il gusto dominante dei giudici, che in genere sono sempre gli stessi, non è poi così difficile venire almeno segnalati.
Io non partecipo più da anni, più per pigrizia che altro, ma "da giovane" ho avuto modo di vincere qualche premio ai concorsi locali ed ho capito che le foto "da concorso" non sono quelle che piacciono a noi, ma quelle che potrebbero piacere ai giudici, quindi l'affermazione del vecchio fotoamatore è correttissima. I concorsi li vincono le cosiddette "foto ruffiane"...

Mah.....
Penso che l’importante per il fotoamatore sia “divertirsi”. Un’affermazione forse leggermente “tautologica” , ma ritengo sia l’essenza di qualunque nostra attività cosiddetta “amatoriale”.

Con questa premessa non demonizzerei a priori la partecipazione ai concorsi, l’importante è che la competizione resti essa stessa parte del “divertimento” e la fotografia non diventi solo mezzo per ottenere gratificazione.
In altre parole ritengo fondamentale che, indipendentemente dalla destinazione finale dei nostri lavori fotografici, in essi vi ritroviamo prevalente il nostro intento espressivo.
Che poi questo venga colto o meno da una giuria non è fondamentale. Il concorso, come la mostra personale, la videoproiezione etc è il momento nel quale l’espressione diventa comunicazione "consapevole".

Qualora invece la nostra fotografia sia esclusivamente un mezzo per ottenere l’applauso, il premio, la pubblicazione o qualunque gratificazione, allora si colloca ad un gradino inferiore nella “scala dei bisogni” ed è sintomo di una non ancora completa maturità del fotoamatore non tanto dal punto di vista tecnico quanto proprio espressivo (si fotografa “per gli altri e non per se stessi”).
Nulla di male, ci sarà un po’ di strada ancora da percorrere.

Saluti
Valerio

Valerio, un contributo di spessore, come al tuo solito!
Però allora come la mettiamo con i fotografi professionisti? Loro fotografano sempre "per gli altri e non per se stessi" ...
Ma forse la differenza tra fotoamatore e fotografo "pro" sta proprio in questo!

Ciao Grande Capo!

Beh il fotografo “pro” deve, come si suol dire, “guadagnarsi la pagnotta” con la fotografia (almeno nella fase iniziale della sua attività). Le dinamiche che regolano la visibilità dei suoi lavori sono completamente diverse dalla fotografia amatoriale e si avvicinano più ad una logica di marketing e di promozione di se stesso e della propria attività.
Il concorso, la pubblicazione, la mostra personale del fotografo “pro” rientrano innanzitutto in questa logica e sono funzionali a questa.


Ciò non toglie che, come in altre attività, anche nella fotografia professionale si possa conciliare mestiere e divertimento, cliente permettando .

Interessante Mirko...MA secondo me la soluzione è semplice...PRIMA si fanno le foto, POI se per caso ci imbattiamo in un concorso che si sposa con una nostra foto la inviamo...sennò amen...

ripasso di qui per quotare Fabio!!!

bravo!!!
hai detto tutto in 3 parole.....

Bianca

QUOTE(banzai85 @ Aug 12 2010, 12:51 PM)
me la soluzione è semplice...PRIMA si fanno le foto, POI se per caso ci imbattiamo in un concorso che si sposa con una nostra foto la inviamo...sennò amen...





Penso che la frase riportata dal vecchio fotoamatore conosciuto dall'autore del thread, seppur quanto riduttiva, non sia legata a chi come noi fotografa per diletto e poi, strada facendo, inciampa in un concorso e decide di provare mandando le sue foto.

Anch'io non voglio incriminare i concorsi fotografici in se.
Secondo me il vecchio si riferiva ai "cacciatori di taglie" che prima leggono i bandi e poi escono espressamente a fotografare per quel concorso.... può essere istruttivo quando effettui una ricerca, uno studio e ti concentri su di un determinato soggetto....

Non lo è più quando diventa mania di protagonismo, cercando addirittura i nomi dei giurati e di prevedere quali saranno i loro gusti e giudizi e riportando i risultati ottenuti sotto ad ogni fotografia.... del tipo "3° classificato COncorso fotografico della Sagra del Salame" o "Menzione speciale giuria Pro Loco di Banzetto dei Castioni"

Io invece la vedo al contrario...
Troppo comodo andare a spippolare in uno sterminato archivio per cercare una foto che possa "andare bene" per questo o quel concorso... La vera sfida sta proprio nel leggere un tema interessante ed uscire per fotografare appositamente, però a modo nostro. In pratica la difficoltà sta nell'interpretare il tema proposto e riproporlo con i nostri occhi.
Nulla vieta però, se il tema è già stato affrontato, di attingere negli archivi.

Restano però ferme le mie considerazioni sui concorsi espresse prima....

Questo è il punto Valerio.

Il tizio si riferiva proprio a questo. Il fotoamatore, specialmente quando è alle prime armi cerca di crescere e di far vedere i propri lavori. Vincere un concorso da la sensazione di essere stato bravo e quindi di crescere. Questo può portare con il tempo a cercare il concorso fotografico per avere delle vittorie. Per farlo si finisce per conoscere quello che ai giudici piace (in concorsi della zona in cui si abita sono sempre quelli i giudici) e per fotografare per cercare di acquistare i loro consensi.

Credo che in molti si facciano prendere da questa voglia di "vittoria" e "visibilità"...

Non è ovviamente vero per tutti, però il tizio secondo me ne aveva conosciuti molti...

Secondo me ci sono due tipi di partecipanti ai concorsi, quelli che fanno le foto per la giuria ( che di solito si tratta di un'associazione che ben saprai ma di cui non voglio far nome ) e quelli che fanno le foto per piacere personale, convinti del proprio scatto e che sperano che la giuria si accorga di loro.......ma haimè è sempre stato difficile.

Comunque ti dirò che il concorso fotografico in generis per me è un buon stimolo, soprattutto quelli a tema.

Ciao Alberto

la cosa che un po' mi disturba è che la foto deve essere totalmente inedita.

ora sto meditando di partecipare al concorso nikon 2010... e sto rinunciando a condividere alcuni scatti su flickr perchè potenzialmente sono validi. questo buffering un po' ostacola la mia costanza nel percorso.

in questo concorso di 4 foto 2 sono a tema (energia). per la parte a tema è un bell'esercizio creativo secondo me. per la parte libera bisogna cmq identificare soggetti che siano di comune comprensione.

Diciamo che è una riflessione saggia... ho partecipato a molti concorsi e c'è davvero tanta gente che li affronta con quello spirito.
Però... è un lato della medaglia... c'è anche da dire che facendo un concorso, si fa frullare la mente per trovare lo spunto o la situazione adatta...
Si fa un lavoro sulla ricerca che magari normalmente non si farebbe per pigrizia o quant'altro...
Inoltre, c'è un confronto con altri fotografi... alcuni + bravi alcuni meno bravi e questo sicuramente ci fa imparare moltissime cose...
Ovviamente, come in tutte le cose, incide molto lo spirito con cui si affrontano...
Io nei concorsi ho imparato molto... in particolar modo le bastonate che mi sono preso mi hanno insegnato tante cose

penso che sia indubbio l'aspetto costruttivo, di crescita e di miglioramento dei concorsi/incontri e via dicendo. "il lottatore" affina la sua tecnica con l'avversario, è assodato. penso che il discorso sia un altro e sono assolutamente convinto che il vecchietto aveva ragione: ci si riduce a scattare per ricercare il bello convenzionale, quello che piace ai giudici, non il bello individuale; abbandoniamo "l'imperfezione" come ciò che non deve "essere" , perdendo quella prospettiva di completezza e unicità che la massa non apprezza. quando la fotografia è espressione dell'anima, ed ogni anima è diversa, come le foglie di un bosco in cui ogni foglia è diversa dall'altra....

sostituiamo "il nostro" con "ciò che deve essere"..
saluti

Sono convinto che sia così tanto difficile trovare una propria "strada fotografica" che sarebbe a mio avviso inopportuno farsi sviare da sogni di visibilità. I concorsi possono essere stimolanti per confrontare i diversi punti di vista su uno stesso argomento ma non devono fungere da "distrazioni" per quello che riguarda la continua ricerca della nostra intimità fotografica. Se poi, come ha detto qualcuno, ci si imbatte nel concorso giusto perchè no, ma sinceramente assegno una priorità fondamentale ad altro.

..è proprio l'imperfezione che rende una foto unica! Le 500 lire d'argento "Le tre caravelle" se ne trovano molte ma quella con le bandiere al contrario sono rarissime e ricercatissime!

Ho letto solo ora della discussione, leggermente in ritardo di..... qualche mese .

Diciamo che partecipavo, saltuariamente, ai concorsi qualche anno fà, prima del digitale e di internet; era un ottimo modo (costoso) per confrontarsi, giudicare, essere giudicati, vedere imagini di altri fotoamatori.

Il concorso penso non debba essere visto solo come vincitori e vinti (che inevitabilmente lascia il posto anche ad un minimo di fortuna o di furbizia dell'autore ), ma in termini più ampi in ammissioni alla relativa mostra e quindi (parlo di quelli della F.I.A.F.) a far parte della statistica. In questo modo, a mio giudizio, si ha una maggior libertà sullo scelta e nel modo di rappresentare i soggetti.

Infine, molto sinceramente, non è che nei vari forum sia molto differente da quanto asserito da quel fotomatore; i paesaggi "alla Fontana" continuano ad imperversare, mi piacerebbe contare quante foto di "tramonti sul mare con l'acqua mossa" vengono postate ogni giorno, quante "libellule in diagonale sul filo d'erba" ci sono in giro ecc. ecc. Forse queste foto non sono scattate per ottenere, e così è, ampi consensi da parte dei forumisti.

E' comunque vero che molti di questi scatti racchiudono una tecnica veramente efficace.

Saluti, e scusate... il ritardo.

sono d'accordo con quello che dite il mio problema è di capire cosa vogliono i giudici. e soprattutto cosa gli piece hai giudici