Così ho anche preso la palla al balzo per decidere finalmente quale dei due zoom medi in mio possesso fosse in effetti il migliore. In fondo la zona che mi interessava coprire era quella fra i 24 mm del Tokina ed il 70 del Nikon. La scelta principale era caduta inizialmente sul 28-105, poi però riflettendoci bene, e considerando che la differenza fra i 2 è di soli 100 grammi, ho pensato di poter valutare anche il 18-200 che avrebbe dalla sua anche il VR, ovverossia lo stabilizzatore ottico di casa Nikon, non fondamentale ma sicuramente utile. In fondo qualunque obiettivo porterò lo userò nel range di focali fra 24 e 70 circa.

AF-S Nikkor 18-200 1:3,5-5,6 G ED contro AF Nikkor 28-105 1:3.5-4,5 D clicca qui per ingrandire
Il Nikon Nikkor 28-105 AF-D f3,5-4,5 era un buono zoom medio di qualche anno fa, con ottima capacità macro, e si trova usato ancora oggi a prezzi molto contenuti, mentre il Nikon Nikkor AF-S DX VR 18-200 f3,5-5,6 IF ED è il classico tuttofare per il formato ridotto, che rispetto al 28-105 parte da 18, arriva a 200 ed è stabilizzato.
Quindi il tutto nasce da una mia esigenza che ho voluto estendere a tutti voi.
Per fare le foto ho usato il mio cavalletto Benro Travel Angel A-268 M8 (clicca per leggerne di più su questo cavalletto), la mia Nikon D300 impostata con alzata preventiva dello specchio e scatto remoto, per evitare qualsiasi vibrazione, e la messa a fuoco è stata fatta manualmente utilizzando il Live View al massimo ingrandimento. Tecnicamente il meglio che sono riuscito a fare.

AF-S Nikkor 18-200 1:3,5-5,6 G ED contro AF Nikkor 28-105 1:3.5-4,5 D alla massima lunghezza focale clicca qui per ingrandire
Il sistema cavalletto - D300 è stato messo in bolla orizzontale e verticale per evitare deformazioni prospettiche indesiderate.
Il file ovviamente non è stato minimamente trattato, ho scattato in raw con picture control settato su standard con tutti i valori a 0, compresa la nitidezza, ho poi aperto il file con NX e l'ho passato a photoshop dove ho fatto i ritagli al 100% senza applicare nulla, quindi il file finale può avere una resa qualitativamente molto diversa se normalmente sviluppato.
Ho fotografato la mia libreria... ehm dvdteca

Caratteristiche tecniche

Cominciamo quindi i confronti:
18 mm
Nikon 18-200 f3,5 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 18-200 f3,5 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo sinistro

Ovviamente a 18 mm non c'è confronto... ma volevo inserire un riferimento per far vedere fin dove si potesse arrivare e per dare comunque una idea anche di questa focale sul 18-200. In ogni caso ad F8 lo zoom migliora notevolmente le proprie prestazioni.
28 mm
Cominciamo i confronti diretti
Nikon 18-200 f4 centro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f3,5 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 28-105 f8 centro

Nikon 18-200 f4 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f3,5 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo sinistro

Nikon 28-105 f8 bordo sinistro

A 3,5 al centro le due lenti sono pressoché equivalenti, il 18-200 prevale forse per un leggero microcontrasto dove il 28-105 appare meno contrastato. Ad F8 ancora potrei considerarli a parimerito. Al bordo invece il 18-200 prevale abbastanza nettamente al diaframma minimo, f4 contro f3,5 del 28-105, mentre ad f8 sono praticamente identici.
50 mm
Nikon 18-200 f4,8 centro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f4 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 28-105 f8 centro

Nikon 18-200 f4,8 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f4 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo sinistro

Nikon 28-105 f8 bordo sinistro

A 50 mm il 18-200 appare leggermente migliore al centro alla focale minima, ad f8 sono ancora pressoché equivalenti. Ai bordi le differenze sono sempre simili alla focale minima, dove il 18-200 appare avere ancora una volta un miglior microcontrasto a differenza del 28-105 che appare quindi più morbido. Ad f8 invece prevale leggermente il 28-105 ai bordi.
70 mm
Nikon 18-200 f5 centro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f4,5 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 28-105 f8 centro

Nikon 18-200 f5 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 28-105 f4,5 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo sinistro

Nikon 28-105 f8 bordo sinistro

A 70 mm ancora una volta al centro appare migliore il 18-200 per via di un microcontrasto migliore, anche se ancora una volta la differenza non è eclatante, ad f8 ancora i risultati sono molto simili. Ai bordi sempre la solità differenza che appare costante durante tutto il range. Miglior microcontrasto del 18-200 rispetto al 28-105 alla focale minima. Ad f8 invece il 28-105 appare leggermente più nitido, con contrasto che appare uguale nelle due lenti.
105 mm
Nikon 28-105 f4,5 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 28-105 f8 centro

Nikon 28-105 f4,5 bordo destro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo destro

Nikon 28-105 f8 bordo destro

A 105 mm ed f8 al centro il risultato è pressoché simile con solo il leggero microcontrasto a favore del 18-200, mentre nel bordo il 28-105 risulta leggermente più inciso.
200 mm
Nikon 18-200 f5,6 centro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 centro

Nikon 18-200 f3,5 bordo sinistro (diaframma minimo)

Nikon 18-200 f8 bordo sinistro

A 200 mm il solo 18-200 risulta abbastanza morbido, buono al centro ma abbastanza morbido ai bordi anche ad f8.
Distorsione
A 18 mm Nikon 18-200

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28 mm
Nikon 18-200

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Nikon 28-105

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Ad occhio il 18-200 è molto distorto a 18 mm, come era ovvio attendersi, mentre a 28 appare molto più corretto, dapprima la distorsione è a barilotto per poi diventare a cuscino a 28 mm, mentre il 28-105 a 28 mm presenta una distorsione a barilotto, più o meno direi che le due distorsioni sebbene con segno inverso abbiano la stessa ampiezza a 28mm, forse leggerissimamente peggio il 28-105, ma in ogni caso la correzione è abbastanza agevole con i moderni strumenti informatici.
Conclusioni
A questo punto le conlusioni sono abbastanza semplici. A tutte le focali comuni, al centro il 18-200 è uguale o superiore, sia a diaframma minimo che a diaframma ottimale (F8). Ai bordi invece siamo perlopiù pari a diaframmi aperti, anche se una leggera predominanza per via del microcontrasto del 18-200 permane lungo praticamente tutte le focali. Al crescere delle focali però, ai bordi con diaframma f8 invece c'è una maggior nitidezza del 28-105 con un microcontrasto che diventa praticamente uguale. Notevole e da rimarcare la differenza sul microcontrasto, praticamente sempre a favore del 18-200 VR.
Cosa rimane quindi a favore del 28-105? Una buona capacità macro, che arriva fino all'1:2, ed una leggerissima predominanza sull'apertura massima del diaframma, che arriva al massimo a 2/3 di stop. Mentre il 18-200 oltre ad un miglior contrasto risulta praticamente superiore sempre, a parte le focali 85 e 105 ad f8 dove il 28-105 pare risolvere qualcosa in più, però dalla sua parte da 18 ed arriva a 200, almeno su corpi a formato ridotto DX, ed ha il bonus dello stabilizzatore, tra l'altro molto molto valido, con il quale non è difficile stabilizzare fino a 4 stop. L'autofocus poi è molto più veloce sul 18-200 grazie al motore interno. La distorsione come abbiamo visto è praticamente in parità.
Io scelgo quindi di lasciare il 28-105 nell'armadio... a favore del 18-200. Quali sono invece le vostre conclusioni, dubbi o curiosità dopo aver letto il test?
E' ovvio, e lo scrivo come ultima cosa, che il test si riferisce alle sole copie in mio possesso.
Potete leggere la stessa recensione anche nel mio sito: DaniReef.com