QUOTE(walter.fantauzzi @ Oct 6 2010, 01:52 PM)

Un altra curiosità da NIKONOMANE
Che differenza c'è tra queste due situazioni:
1. Scattare con i flash in modo tale da avere un'espoizione a f/2.8
2. Scattare con flash a f/8.0 ma con diaframma su f/2.8 con i ND -3 stop

Ragionando in astratto:
A livello esposimetrico ovviamente nessuna.
In termini di immagine avrai un degrado qualitativo, semplicemente dovuto all'impiego del filtro, chiaramente migliore sarà il filtro e minore sarà il degrado dell'immagine, sostanzialmente con un buon filtro non avrai nulla di cui aver paura.
In termini operativi la differenza è nei tempi di ricarica dei flash, che lavoreranno ad una potenza maggiore ed impiegheranno piu' tempo per ristabilire la corretta carica del condensatore, ed in termini di messa a fuoco: la luce che passerà attraverso l'ottica sarà appunto otto volte di meno, facendo vedere a te tutto piu' scuro ma mettendo anche in difficoltà il sistema AF che, con un 105 f/2 si ritroverebbe ad avere in realtà una luce pari ad un diaframma f/5,6, in studio con le luci pilota impostate in "proporzionale" non sempre potresti avere abbastanza luce per far lavorare correttamente l'AF.
Sempre ragionando in astratto, aumentando l'emissione di luce flash cio' che aumenta in realtà è la durata del lampo, valutabile in decimillesimi di secondo, apparentemente una durata brevissima per causare qualsiasi effetto mosso, in realtà in alcune situazioni particolari di fotografia a distanza ravvicinata con oggetti in rapidissimo movimento, l'aumento della durata del lampo potrebbe far perdere minimamente di nitidezza allo scatto.
Ragionando in concreto nella tua situazione, già siamo alla potenza minima del flash quindi non avrai tempi lunghi di ricarica dei flash, che già sono al minimo, e non avrai perdita di nitidezza sia per la durata del lampo estremamente breve, sia per i soggetti fotografati.
Ciao
Attilio