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jaguaro
Salve a tutti,
mi interesserebbe sapere come si legge l'istogramma in maniera da poter ritoccare le mi foto bene, vi ringrazio anticipatamente per i consigli e le spiegazioni che vogliate darmi, nel frattempo posto una foto per i vostri commenti.
Ciao da jaguaro
buzz
L'istogramma non serve al fotoritocco.
L'istogramma non è altro che un diagramma nel quale sono riportati, in veste di grafico, il numero dei pixel suddivisi per gamma tonale.
La sua lettura non è complicata, ma serve davvero a poco, se non a sapere quante zone di grigio medio ci sono nella foto e come sono distribuite.
Dall'istogramma puoi accorgerti se esistono zone di bianco assoluto o di nero assoluto, ma questo non vuol dire che la foto in questione sia sbagliata se non le ha.
Una foto fatta in chiave bassa e in scarsità di luce è opvvio che non contenga bianchi, così come un panorama fatto in mezzo alla nebbia non avrà neri profondi.
jaguaro
QUOTE(buzz @ Oct 25 2010, 02:07 PM) *
L'istogramma non serve al fotoritocco.
L'istogramma non è altro che un diagramma nel quale sono riportati, in veste di grafico, il numero dei pixel suddivisi per gamma tonale.
La sua lettura non è complicata, ma serve davvero a poco, se non a sapere quante zone di grigio medio ci sono nella foto e come sono distribuite.
Dall'istogramma puoi accorgerti se esistono zone di bianco assoluto o di nero assoluto, ma questo non vuol dire che la foto in questione sia sbagliata se non le ha.
Una foto fatta in chiave bassa e in scarsità di luce è opvvio che non contenga bianchi, così come un panorama fatto in mezzo alla nebbia non avrà neri profondi.

Grazie mille mi hai tolto tutti i miei dubbi spero di rimanere in contatto con te.
Ciao
dimapant
QUOTE(jaguaro @ Oct 25 2010, 01:47 PM) *
Salve a tutti,
mi interesserebbe sapere come si legge l'istogramma in maniera da poter ritoccare le mi foto bene, vi ringrazio anticipatamente per i consigli e le spiegazioni che vogliate darmi, nel frattempo posto una foto per i vostri commenti.
Ciao da jaguaro


L’istogramma di una foto, in valore assoluto, riferito al Jpeg di macchina ed allo spazio colore impostato di macchina, è un invariante, descrive solo le caratteristiche dell’immagine in termini di distribuzione della luminosità in quello spazio colore.

Ciò premesso, ciascuno ha il suo modo di lavorare per fare il fotoritocco di una immagine, per qualcuno non serve, mentre a me l’istogramma serve, e molto, al foritocco.

L’importante è che comunque, alla fine, l’immagine risulti tecnicamente corretta ed esteticamente gradevole, con o senza tener conto dell’istogramma.

A cosa serve a me l’istogramma in fotoritocco?

Mi serve:
- come strumento di controllo della gamma di luminosità dell’immagine nelle varie alterazioni che si effettuano durante il lavoro fotoritocco, per evitare che i valori originali dell’istogramma vengano alterati troppo, causando bianchi bruciati, o neri tappati, o posterizzazione di uno dei canali RGB, nei vari passaggi di livelli, curve etc
- per estendere al massimo la gamma dinamica dell’immagine nello spazio colore di lavoro di fotoritocco. L’istogramma della stessa immagine è diverso a seconda dello spazio colore che si usa in fotoritocco, e riportando gli estremi dell’istogramma dell’immagine agli estremi dello spazio di lavoro di fotoritocco, si migliora, se si vuole, l’immagine in quello spazio colore.

Ci sono diversi libri ed articoli su internet; uno utile sono gli articoli di Andrea Olivotto, qui:

http://www.andreaolivotto.com/photo_retouch_03.php#softwares

dove ti insegna come leggerlo e che farci.

Saluti cordiali e buon divertimento


decarolisalfredo
Non capisco più come ho fatto io con le pellicole anche a colori, sviluppate da me e poi stampate, senza istogramma e solo guardando il negativo in trasparenza.

Ha la tecnica! Che grande cosa!
Lutz!
QUOTE(decarolisalfredo @ Oct 25 2010, 10:51 PM) *
Non capisco più come ho fatto io con le pellicole anche a colori, sviluppate da me e poi stampate, senza istogramma e solo guardando il negativo in trasparenza.

Ha la tecnica! Che grande cosa!


L'istogramma puo pero far saltare all'occhio alcune magagne che guardando la foto a schermo non si vedono.... Sulla pellicola c'era secondo me un po piu tolleranza, sul digitale l'esposizione e' un po piu critica...
decarolisalfredo
QUOTE(Lutz! @ Oct 27 2010, 02:29 PM) *
L'istogramma puo pero far saltare all'occhio alcune magagne che guardando la foto a schermo non si vedono.... Sulla pellicola c'era secondo me un po piu tolleranza, sul digitale l'esposizione e' un po piu critica...

Mai come con le diapositive! Io ho notato che con il digitale a volte è necessario un lieve intervento e questo non per l'esposizione, ma perchè gli algoritmi che creano l'immagine in digitale, vanno un po' per i fatti loro.

Niente di tracendentale, il digitale è così e ci si abbitua.
nuvolarossa
QUOTE(Lutz! @ Oct 27 2010, 02:29 PM) *
L'istogramma puo pero far saltare all'occhio alcune magagne che guardando la foto a schermo non si vedono.... Sulla pellicola c'era secondo me un po piu tolleranza, sul digitale l'esposizione e' un po piu critica...


Questo proprio no!
L'esposizione più critica ce l'ha la pellicola diapositiva, sulla quale non si può neanche intervenire in postproduzione... rolleyes.gif
dimapant
QUOTE(Lutz! @ Oct 27 2010, 02:29 PM) *
L'istogramma puo pero far saltare all'occhio alcune magagne che guardando la foto a schermo non si vedono.... Sulla pellicola c'era secondo me un po piu tolleranza, sul digitale l'esposizione e' un po piu critica...


1) L'istogramma fornisce parametri importanti dell'immagine e permette sia notevole flessibilità operativa che precisa capacità di controllo durante il fotoritocco.

2) La tolleranza sul digitale è estremamente più ampia che con la pellicola, di qualsiasi tipo essa sia, diapositiva, colore o B&N.

Una D 700 o una 5D MKII, a 200 ASA, hanno 12 diaframmi di gamma dinamica, mentre la miglior pellicola, il B&N e solo se trattato magistralmente, arriva male a 8 diaframmi.

Quei sensori lì, della D 700 e della 5d MKII, una gamma dinamica di 8 diaframmi ce l'hanno ancora a 6400 ISO: come tolleranza di esposizione, nemmeno la miglior pellicola è anche solo lontanamente comparabile col peggior sensore di una reflex odierna.

E infatti le foto in digitale sono molto più ricche di toni di quelle in pellicola: un FX a tanti Mpx, gestito bene, lavora meglio di una pellicola 4”X5”

Saluti cordiali
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