La vita in Iran rispetto a quello che si vede all'esterno è tutt'altra cosa. La gente è gentile, disponibile, carina, moderna curiosa e assolutamente non rispecchia il governo che in questo momento guida il paese. Il popolo non è per niente integralista ed ha una voglia enorme di cambiare. Ti fanno mille domande e spesso e volentieri senza chiedere niente ti vengono a dire che non gradiscono il proprio governo e non vedono l'ora che questo cambi. Le donne sono bellissime con grandi occhi curiosi e timidi sempre pronte a chiederti mille cose. La voglia di vivere è grande ma spesso il governo tende a bloccare gli assembramenti e la troppa allegria dei giovani. Il futuro del paese da quello che dicono sarà ben altro e presto gli altri paesi arabi si accorgeranno delle potenzialità buone e costruttive di questo paese. Le città sono molto bella e l'architettura delle mosche e dei palazzi storici è strepitosa. La religione è molto presente ma forse non eccessivamente, le persone ti permettono spesso e volentiere di partecipare alle loro cerimonie religiose senza mettere troppi veti sugli ingressi e sulle foto da poter fare.




girando per il paese si trovano alcuni gruppi che si differenziano nell'abbigliamento, in questo caso sono i seguaci della dottrina Zoroastriana



si incontrano spesso per le strade dei bambini trasandati, sono bambini Afghani, la gente Iraniana mi avverte di fare attenzione

la tessitura dei tappeti è più che mai fiorente

una buona parte del territorio Iraniano è desertica, in quest'area si trovano delle formazioni rocciose veramente molto suggestive


le moschee oltre ad essere luoghi di preghiera spesso e volentieri si trasformano il luoghi di aggregazione e di riposo

i ponti di Esfahan la sera si riempiono di colori e di gente festosa



su molte porte ci sono due tipi di batacchi, uno per annunciare le donne e uno per annunciare gli uomini

si trovano spesso personaggi con visi molto particolari

il gioco del calcio è diffusissimo nel paese


i tappeti sono sempre presenti nelle Moschee

fuori dai palazzi pubblici i cartelli con i versetti del Corano sono numerosi

la bellissima piazza Azadi a Tehran

i manichini in giro per i bazaar sono sempre curatissimi


i visi delle persone nei villaggi remoti sono sempre molto fotogenici



gli oggetti per la preghiera




le tombe dei santi sono frequentate da moltissimi Iraniani in tutte le ore del Giorno e della sera

i martiri Iraniani sono ricordati un po' ovunque


le donne anche per il simbolo dei bagni hanno il velo


una scuola e una bandiera Iraniana, lo stato è sempre molto presente

interno di un Hammam

nel deserto si incontrano spesso postazioni contraerea a protezione dei siti sensibili.....(dal finestrino del Bus, di nascosto)

arresto di massa molto probabilmente per droga (dal finestrino del Bus, di nascosto)

ogni posto è buono per dormire








un Bancomat un po' particolare

e per finire la preghiera solitaria
Mi scuso per il numero elevato di foto, ma il paese è cosi ricco che è difficile togliere qualcosa.
Un viaggio e un popolo da reincontrare, magari con un nuovo governo e con più libertà nell'aria.
il reportage completo lo potete trovare qui:
Iran - Ottobre 2010
Per questo reportage ho utilizzato una Nikon D700 con due obiettivi, il nuovo AFS 28-300 e il mitico AFS 17-35 f2.8
Mi sono portato il 28-300 per paura di venir bloccato alla frontiera, sono entrato nel paese con una piccola borsa per non dare nell'occhio, paura infondata, all'aeroporto i controlli in ingresso sono stati quasi inesistenti.
Con le mie foto ho cercato di esaltare le bellezze di questo paese, non dimenticando però i grandissimi problemi nascosti dietro questa normalità.