Be' ho messo voi perché più di qualcuno mi ha preso per ..... quindi se eri stato solo tu ti avrei dato del tu...
Quello che mi ha dato fastidio della cosa è che ne è stata fatta una questione di Stato quando in realtà si tratta di una banalità... tant'è che come giustamente rilevato dalla maggioranza degli intervenuti non si notano differenze a livello espositivo... infatti si tratta solo di una consapevolezza perché anche esponendo in manuale non cambia nulla in quanto l'esposimetro sempre la quantità di luce che passa legge... ed eventuali differenze sono irrilevabili anche se si utilizzano fotocamere diverse con lo stesso obiettivo... se parliamo di valori inferiori a 1/3 di diaframma l'esposimetro li arrotonda non esistono (almeno a livello industriale) e soprattutto non servono fotocamere che abbiano una precisione di esposizione che vada oltre il 1/3 di diaframma data la latitudine di posa della pellicola o del sensore o di quello che vi pare...
Nel caso si montino dei dispositivi che allontano l'obiettivo... o meglio il diaframma dal piano focale vanno fatte delle correzioni a livello espositivo... attualmente a questo pensa l'esposimetro TTL... quando gli esposimetri erano esterni e si misurava la luce sul soggetto per esporlo correttamente bisognava appunto effettuare degli aggiustamenti... in quel periodo la precisione era nelle fotocamere migliori forse 1/2 diaframma quindi eventuali discrasie venivano compensate dalla latitudine di posa della pellicola e poi ci si doveva accontentare... fortunatamente oggi le fotocamere sono migliori... gli esposimetri anche... le pellicole pure... quindi uno inquadra e scatta... se non gli va ci pensa pure la fotocamera a mettere a fuoco e uno è convinto di aver fatto la fotografia... nella maggior parte dei casi i fotografi moderni portano a spasso la fotocamera al resto pensa lei.... e questo non deve essere interpretato come un male anzi un fotografo consapevole... utilizzando la macchina in automatismo ha più tempo per dedicarsi alla composizione dell'immagine... fattore tutt'altro che trascurabile... però l'eccessiva automatizzazione porta a concludere che cambiando obiettivo... e questo vale per esempio se montate due 50 f/1,4 della stessa ditta una a caso la Nikon sulla stessa fotocamera otterrete la stessa immagine... in teoria è così in pratica le variabili in gioco sono tante e potrebbe non essere così, quindi figuriamoci se si montano due obiettivi aventi la stessa luminosità relativa ma focale diversa...

Qualcuno ora non ricordo chi si è meravigliato del fatto che montando il 60 micro sulla propria fotocamera agendo sulla ghiera dei diaframmi sia sulla fotocamera che sull'obiettivo ha rilevato sul display il valore f/5,0 mentre la luminosità dichiarata era f/2,8, l'obiettivo in questione durante la focalizzazione sposta in avanti il diaframma in sostanza l'elicoide di messa a fuoco è collegato a una camma che aumenta il tiraggio cioè la distanza tra il diaframma e il piano pellicola... analoga situazione si verifica anche con il 105 micro... ed è una conseguenza della possibilità offerta a questi due obiettivi di raggiungere senza tubi di prolunga il rapporto 1:1... quindi tirando le somme la perdita di luminosità è minore di quella che avremo se montiamo un 50 f/1,8 su un tubo di prolunga di 50 mm per raggiungere sempre il rapporto di 1:1... ovviamente il 60 e 105 micro dotati di cpu comunicano alla fotocamera questa variazione di luminosità... è una comodità in più che rende la vita facile al fotografo o meglio lo rende consapevole di una circostanza implicita nella fotografia a distanza ravvicinata... ovviamente se montiamo un 50 f/1,8 su un tubo di prolunga che non trasmette i dati dell'obiettivo alla fotocamera quest'ultima non sarà in grado di mostrare sul display la variazione di luminosità relativa... in entrambi i casi però l'esposimetro TTL che qualcuno ha ricordato vuole significare attraverso le lenti terrà conto della luce che effettivamente passa attraverso l'obiettivo e regolerà l'esposizione di conseguenza in modo trasparente all'utilizzatore... delle prove empiriche si possono fare misurando l'esposizione con e senza il tubo di prolunga montato e verificare il tempo di esposizione suggerito...
Appresso per comodità vostra metto una semplice tabella che schematizza quanto detto sopra in funzione della lunghezza focale dell'obiettivo montato su un tubo o meglio un soffietto di prolunga e valido per ottenere sempre il rapporto di riproduzione 1:1...
Obiettivo 35 mm
distanza diaframma piano pellicola 7 cm
distanza soggetto dal diaframma dell'obiettivo 7 cm
Obiettivo 50 mm
distanza diaframma piano pellicola 10 cm
distanza soggetto dal diaframma dell'obiettivo 10 cm
Obiettivo 135 mm
distanza diaframma piano pellicola 27 cm
distanza soggetto dal diaframma dell'obiettivo 27 cm
Va specificato che questa è una regola generale negli obiettivi complessi specialmente nel tipo retrofocus e nei teleobiettivi, il piano nodale principale non corrisponde alla posizione del diaframma e quindi con questi obiettivi le misurazioni vanno fatte caso per caso... sempre se è una cosa che interessa in sostanza è pura sperimentazione a livello pratico non cambia nulla l'importante è sapere che è così...
Segue una breve tabella esemplificativa che in base al rapporto di riproduzione raggiunto riporta il fattore di esposizione necessario per correggerre l'esposizione... ripeto questo è solo per conoscenza l'esposimetro TTL fa questi calcoli per noi automaticamente...
Fattore di riproduzione 1:20
Distanza obiettivo soggetto 21 volte la lunghezza focale
Distanza obiettivo pellicola 21/20 (leg. ventuno ventesimi) la lunghezza focale
Fattore di esposizione 1,1 x
Fattore di riproduzione 1:10
Distanza obiettivo soggetto 11 volte la lunghezza focale
Distanza obiettivo pellicola 11/10 (leg. undici decimi) la lunghezza focale
Fattore di esposizione 1,2 x
Fattore di riproduzione 1:4
Distanza obiettivo soggetto 5 volte la lunghezza focale
Distanza obiettivo pellicola 5/4 (leg. cinque quarti) la lunghezza focale
Fattore di esposizione 1,56 x
Fattore di riproduzione 1:1
Distanza obiettivo soggetto 2 volte la lunghezza focale
Distanza obiettivo pellicola 2 volte la lunghezza focale
Fattore di esposizione 4 x
Fattore di riproduzione 10:1
Distanza obiettivo soggetto 11/10 (leg. undici decimi) la lunghezza focale
Distanza obiettivo pellicola 11 volte la lunghezza focale
Fattore di esposizione 121 x
Da questa tabella avrete senz'altro dedotto che non è la focale dell'obiettivo che influenza la perdita di luminosità bensì il rapporto di riproduzione... come già detto... la conseguenza di quanto sopra è che con i grandangolari per raggiungere elevati rapporti di riproduzione è necessario un tiraggio minore come conseguenza bisogna avvicinarsi di più al soggetto da riprendere... con i teleobiettivi rimaniamo più distanti dal soggetto ma abbiamo bisogno di un tiraggio maggiore...
Per chi volesse approfondire la questione consiglio il libro Macro Fotografia Pratica di Gaetano Manti edito dalla Cesco Ciapanna Editore... non più in catalogo... però a volte nelle fiere dell'usato se ne trovano ancora... in alcune sezioni del libro le più belle a mio modo di vedere si parla di macrofotografia oserei dire pioneristica diciamo che fa quasi tenerezza ai giorni nostri, ma all'epoca era così o pomì, e le immagini che riuscivano a ottenere non hanno nulla da invidiare a quelle che possiamo realizzare oggi con i potenti (pure troppo) mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione...

Sicuramente l'intervento sarà giudicato dai più troppo lungo, prolisso e noioso... mi auguro viceversa che a qualcuno interessi (dico bene Matteo)... in ogni caso mi sono divertito a scriverlo... quindi fatene l'uso che volete... e buone fotografie a distanza ravvicinata a tutti...