isolati passi ritmici.
Un rumore inconfondibile di neve pestata.
Vento,
che fiaschia tra alberi ormai senza foglie, chiusi in letargo aspettando la primavera.
Temperatura prossima allo zero, dentro le ossa.
Una pioggia incessante crivella la neve.
Nebbia...

Quando mi fermo il rumore cambia,
il mio respiro, il vento e niente altro, neanche i colori,
la nebbia più l’inverno e la neve rendono il mondo monocromatico, silenzioso ed attraente.

La ricerca della solitudine si accentua nei giorni d’oggi, in contrasto alla frenesia della quotidianità. spinto dalla necessità del silenzio, dalla voglia di sentire solo il proprio respiro e quello della natura mi perdo nel bosco.

Affascinato da tanta natura,
Da quella primordiale sensazione che mi fa capire quanto appartengo alla terra.
Vago..
incontrando di tanto in tanto qualche orma..
Qualche stradotto..
Segni che qualche cosa di vivo c’è..
..o c’è stato poco prima.
Cercare la solitudine per trovare se stessi.
