QUOTE(riccardobucchino @ Dec 3 2010, 10:25 PM)

-20? Hi hi hi, la mia D80 e la D300 del mio amico sono state a -30 e a -22 per ore ed ore, nessun problema!
C'è un trucchetto per le batterie, ne tieni una nella giacca al caldo e una in macchina, quando si scarica prendi quella della giacca, quando si scarica anche quella riprendi quella che avevi ritirato perchè scarica e come per magia avrà ancora moltissima carica, in questo modo con 2 batterie non avrai problemi a fare anche 6 ore al gelo senza problemi, se poi la usi a mano e non a cavalletto bhè non avrai alcun problema di autonomia... non per il freddo per lo meno!
Sì, si fa così, hai ragione per le batterie, ma non è bene far prendere tanto freddo alle fotocamere ed alle ottiche, si possono danneggiare le parti mobili
Il freddo rallenta lo scambio ionico: le batterie calano di efficienza, molto e molto in fretta.
Per fotografare ore al gran freddo bisogna, giustamente come dici tu, scaldare le batterie e di solito se ne portano 3 o 4 sempre cariche al massimo, una in macchina e le altre vicino al corpo, al caldo, e quando arriva a 1/2 il segno di carica, si cambia, prima che si fermi tutto, dato che la scarica profonda danneggia la batteria.
Se entra o si crea umidità nella fotocamera o nelle ottiche, poi al freddo gela e si blocca tutto: attenti alle condense, se si passa dal gran freddo al caldo, mettere la borsa sotto una coperta e non aprirla per 3 o 4 ore, analogamente non fare salto termico grosso e veloce inverso,, dal caldo al freddo, anche per problemi strutturali se c’è molta plastica.
A livello operativo, il più dannoso è il freddo secco, dato che mette a dura prova anche i lubrificanti, presenti nell’otturatore, ghiere di messa fuoco, ghiere di cambio focale (zoom), diaframma e stabilizzazione.
Questa estate, in Canada settentrionale, con vento freddo ma soprattutto estremamente secco dall’Artico, il mio 70-200 VRII ed il 70-200 VRI di un amico, a 2 ore di differenza uno dall’altro, hanno cominciato a fare rumore raschiante, si è poi bloccata la stabilizzazione, con conseguente blocco dello scatto, non si fotografava più ed abbiamo avuto anche file corrotti sulle fotocamere cercando di fotografare in quelle condizioni.
Sono rimasti bloccati per 3 giorni, ed hanno ripreso a funzionare, contemporaneamente, nell’arco di tempo di un paio d’ore, quando l’aria ha ripreso il normale grado di umidità: quasi certamente un lubrificante inadatto, igroscopico, nel gruppo flottante del VR, che ha perso le caratteristiche di lubrificazione al freddo secco.
L’amico, nikonista da oltre 25 anni, non l’ha mai perdonata a Nikon che ci ha inguaiati nel mezzo del nulla dall’altra parte del mondo, ed ha dato via 2 borsate grosse di fotocamere ed ottiche professionali, passando a Canon, mentre io sono stato più paziente.
Lavoro in un settore che usa moltissimo ottiche stabilizzate, a tutte le latitudini, e le nostre ottiche, in ambiente artico, le scaldiamo: anche la fotocamera e l’ottica, a quelle temperature, NON vanno tenute esposta al freddo per tempi prolungati, ma in atmosfera più calda, dato che l’elettronica smette di funzionare, i lubrificanti possono andare in crisi, gomme e guarnizioni non di teflon diventano fragili e si possono rompere.
Saluti cordiali