QUOTE(murfil @ Jan 5 2011, 02:35 PM)

...sarei curiosa di vedere un confronto su soggetti femminili al di sopra dei 20 anni...
Eccoti accontentata:
due giovani signore con oltre 80 annni in due vanno bene?
Non ti chiedo con che obiettivo è fatta perché avresti il 33 % di probabilità di indovinare se è fatta con l'85/1.4, il 105/1.8 o il 105 VR.
Ti dico subito che è fatta con il 105 VR. Ma se ti avessi detto che era stata fatta con l'85/1.4, non avresti avuto alcun argomento per dirmi che non era vero. L'unica pecca sta nell'illuminazione e nella mancanza di make-up tali da non far venire il naso un po' "pelato" al soggetto a fuoco.
QUOTE(murfil @ Jan 5 2011, 02:35 PM)

tutti gli obiettivi si possono usare per tutto, ma ci sono obiettivi che sono più adatti per certi scopi specifici...
Sì e no. Si usa un'ottica DC per fare quel che può fare: intervenire cioè sullo sfocato avanti o dietro il piano di messa a fuoco. Si usa un'ottica f/1.4 quando voglio, o debbo, scattare a f/1.4. Si usa un 85 o un 135 per la diversa resa prospettica, e non perché uno è meglio dell'altro nel ritratto. Puoi fare ritratti pure col 300 mm. Anzi, se il soggetto ha il "nasone", è meglio il 300 che glielo "schiaccia" un po'.
Sicuramente è meglio un macro se devo fotografare un soggetto piccolo senza usare aggiuntivi ottici che non possono fare altro che degradare la resa di un obietivo che non è nato per fare riprese a distanza ravvicinata. Ma anche qui, uso un 60 per certe cose (ad es. lavori di riproduzione) e un 200 per altre (foto di insetti o anche fiori, se voglio uno sfondo particolarmente sfocato). Ma ciò non vuol dire che un 60 non va bene per reportage, o che con il 200 non posso fare paesaggi (cosa che fa benissimo). Sicuramente il 200/2 va meglio per fotografare sport indoor. Ma non perché quell'altro è "macro". Solo perché il 200/2 e f/2.
E se un 35/1.4 o un 24/1.4, tipiche ottiche da reportage, andasse male nel paesaggio, beh questo sarebbe un "difetto" e non una caratteristica.
Ma quando parliamo di medio-tele, il discorso è ancor più articolato. Le focali 90-105 sono da sempre ritenute idonee per il ritratto (ho scritto "idonee", e non "le più idonee" in quanto ritratti si possono fare anche col 300, come detto sopra). Solo che le ottiche "macro" prima erano f/4, poi sono diventate f/2.8. Ma se a uno va bene f/2.8, non c'è nessuna controindicazione "di principio" a usare il Tamron 90/2.8 o il 105 VR anche nel ritratto. Certo, il 105 VR ha uno sfocato migliore del Tamron. Ma anche l'85/1.4G ha uno sfocato migliore dell' AF 85/1.8 ... questo però non autorizza a dire che l'85/1.8 NON è un'ottica da ritratto ...
Poi c'è lo Zeiss ZF Makro-Planar T* 100/2: è un'ottica
macro (lo dice il nome) di luminosità f/2 e che va talmente bene nel ritratto che c'è chi lo preferisce sia allo Zeiss ZF 85/1.4, sia all'AFS 85/1.4G (il Nikkor ha il vantaggio di essere AF e avere una ancor più ridotta pdc a TA). Lo Zeiss non ha i "nanetti". Ha "solo" il trattamento antiriflesso T* ... i giganti non hanno bisogno dei nani.
Non solo, lo Zeiss 100/2 è strepitoso anche nel paesaggio. Un'ottica macro che va perfettamente anche alle lunghe distanze!! A f/4 va oltre la risoluzione dei sensori da 20 e più MPix delle migliori fotocamere FF. Ma la risolvenza non è il solo pregio di quell'obiettivo. Lo schema ottico Arri-Zeiss deriva dalle ottiche cinematografiche, dove la qualità della "fotografia" è quel che è.
Il 100/2 Makro-Planar è la prova che il luogo comune secondo il quale le ottiche macro non vanno bene nel ritratto non ha alcun fondamento "fisico". Le ottiche
di qualità vanno bene a prescindere da cosa fotografi. Il vetro non sa cosa ha davanti ...
Se poi vogliamo cercargli un difetto, lo Zeiss 100/2 ce l'ha: non è un vero apocromatico (come non lo è nessun Nikon ED) e mostra la tipica aberrazione cromatica longitudinale di tutte le ottiche luminose non Apo. Ma se fosse un vero Apo, non costerebbe quanto l'AFS 85/1.4G, ma costerebbe quanto un 300/2.8 (anzi, di più se consideriamo quanto costa il Leica 100/2.8 Apo Macro, che è però f/2.8 e non f/2 ...). E dunque i progettisti hanno dovuto fare qualche compromesso per tenere il prezzo a livelli "umani"