89stefano89
Jan 12 2011, 09:43 AM
salve gente,
vi scrivo per un consiglio é dal almeno 4 o 5 mesi che in ufficio (architettura) combino davvero poco, quasi nulla!
premetto che i capi NON mi vengono in contro, il lavoro nei primi anni era abbastanzi intrigante, imparavo olto e ogni giorno era una cosa nuova.
ora, causa crisi e nuove assunzioni e varie situazioni il mio carico di lavoro é si diminuito di volume ma anche di "importanza"
la cosa che mi da piu´ fastidio é il fatto che sto diventato praticamente un disegnatore "cavia", i capi vengono da me a farmi fare disegni particolarmente banali e gli cambiano e ricambiano decine di volte delle banalitá. una volta non era possibile in quanto mancava tempo e si pensava di piu´ alle cose, ora invece ogni pensiero me lo fanno disegnare quasi a tempo perso!
é veramente stressante, sapere di fare lavori inutili, tante volte mi fanno modificare dei 3d, dopo un ora mi ripresento con lo stesso identico disegno spacciandolo per modificato e magicamente va bene.
o ancora peggio sto qualche or ain piu´ i nufficio a termianre lavori "urgenti" per poi scoprire che urgenti non lo erano affatto!
e peggio del peggio quando disegno progetti, da geometra dico la mia su errori, principalmente a livello normativo, in fase di proposta, non mi ascoltano e al giorno della consegna vengono a galla questi errori e mi guarrdano con faccia perplessa dicendomi:"dovevi vederli tu peró", e a questo punto permettetemi una dozzina di bestemie!!
detto questo mi trovi qui a passare veramente troppo tempo a bighellonare, come una protesta silente, tanto anche se mi etto di impegno so gia che 9/10 del lavoro é inutile quindi faccio solo quello che servo.
questa situazione non mi piace affatto, mi sento quasi un perditempo! fino qualchhe mese fa passavo anche 11ore in ufficio, ma alavorare, bene tanto e veloce, arrivavo a casa stanco ma vedere un progetto di 150 tavole disegnato praticamente solo da me dava le sue soddisfazioni. ora arrivo a casa e penso, ecco altre 8 ore buttate...
secondo voi dovrei cambiare lavoro?
non capisco se sia solo un periodo o se la situazione non migliorerá! mi riferisco piu´ allo stato morale della questione piuttosto che all´aspetto lavorativo!
un altra cosa che mi fa pensare é il fatto che quando tratto progetti o lavori importanti, nuovi, o in cui sono l´unico a poterli svolgere, il mio atteggiamento torna quello di un tempo...
kintaro70
Jan 12 2011, 10:24 AM
Io parlerei col capo della tua insoddisfazione per il livello dei lavori assegnati a te, se la situazione non cambia magari una distribuzione di curriculum la farei (ma prima cercherei di sondare se si tratta di un caso o un disegno prestabilito).
Buona fortuna.
mbbruno
Jan 12 2011, 10:54 AM
onestamente non so se esiste il "consiglio" ma secondo me ci sono varie strade, ho non ce lavoro e ti tengono li in attesa di tempi migliori o ci sono progetti (li chiamano anche piani industriali) di cui tu non fai parte, e ti vogliono allontanare ma vogliano fare in modo che sia tu a volertene andare, ho non stai simpatico a qualcuno,non so cosa ci sia dietro a tutto , però come ti ha consigliato kintaro70 parlerei con il tuo capo gli farei capire la tua insodisfazionee vedere cosa risponde , da titolare di azienda ti dico di stare attento alle risposte evasive e con progetti troppo nebulosi ciao e facci sapere l'evolvelsi delle cose
89stefano89
Jan 12 2011, 11:19 AM
scusate dimenticavo che lavoro in un ufficio molto piccolo 6 persone in tutto, siamo quasi una famiglia, non ci sono piani industriali o giochi di questo tipo, se c´e´ poco lavoro (come accadde qualche tempo fa) lo si vede subito, e se una persona inizia ad essere poco gradita basta poco piu´ di uno sguardo!
la cosa che non mi torna é che se guardo il piano di lavoro ci osno veramente tanti progetti in coda eppure nulla si muove, forse mancanza di organizzaione tra le altre cose!
per trovare un altro posto di lavoro non odvrei avere problemi, anzi ho la possibilitá di mettermi in proprio con un collega piu´ esperto, solo che passare da dipendente a... "altro" ci vuole una buona dose di coraggio...
permaloso
Jan 12 2011, 11:31 AM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 09:43 AM)

salve gente,
e peggio del peggio quando disegno progetti, da geometra dico la mia su errori, principalmente a livello normativo, in fase di proposta, non mi ascoltano e al giorno della consegna vengono a galla questi errori e mi guarrdano con faccia perplessa dicendomi:"dovevi vederli tu peró", e a questo punto permettetemi una dozzina di bestemie!!
Il consiglio di kintaro della chiaccherata amichevole col capo/responsabile è sicuramente la soluzione migliore
il mio consiglio personale è, dopo la chiaccherata, qualunque ne sia l'esito, ogni volta che hai appunti da fare a livello normativo falli ma.... appuntali

ovvero fai un allegato o scrivili di tuo pugno in calce... e datali... la memoria và incentivata...
Alessandro Castagnini
Jan 12 2011, 11:31 AM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 11:19 AM)

...cut...
solo che passare da dipendente a... "altro" ci vuole una buona dose di coraggio...
Se il numero del tuo nick indica l'anno di nascita, sei giovane e certe cose è meglio farle prima che dopo...

Io l'ho fatto e sono contento (anche se meno giovane...

).
Solo un consiglio...più ci pensi e peggio è perchè il tuo subconscio inizia a trovare sempre più cose contro....

Quindi, vai e non pensarci troppo (anche se può sembrare irresponsabile come consiglio...).
Ciao,
Alessandro.
BANJO911
Jan 12 2011, 11:37 AM
Ciao, purtroppo è il problema che molti lavoratori stanno vivendo in questi periodi di cosiddetta crisi.
La cosa è denigrante nei confronti del singolo individuo, e peraltro la persona che si trova a subire questo cambiamento dal tutto (di prima) al niente (attuale) soffre di frustrazioni.
Legate al fatto che la persona non si sente più utile ne a se stesso ne alla società, anche se continua a percepire in egual modo uno stipendio.
Spesso i datori di lavoro non capiscono (quasi mai) che persona si ha davanti e il giudizio della stessa viene espresso solamente sulla negatività (sfortuna) del suo operato, quando invece su 1000 cose se ne sono sbagliate solamente 2 (purtroppo sono quelle che fanno testo).
Il modo migliore per superare questi momenti è di continuare a lavorare allo steso modo anche con ritmi minori, ma continuando anche per il fatto di non disapprendere quello che si è fatto fino ad ora, la considerazione per quelli giovani (lo vedo dal tuo nick, penso che tu sia dell'89) è molto bassa da parte dei "vecchi", gente che si trova in azienda fino a 65/70 anni e che se ne dovrebbe andare fuori dalle pa..e prima, ma che vuole rimanere lo stesso, e che peraltro viene data la delega di monitorare i giovani.
Il loro lavoro una volta era diverso, oggi è tutt'altro, la tecnologia e il nuovo modo di vivere e affrontare il mondo è cambiato, ma loro sembrano essere sempre legati al loro modo di pensare antiquato, che spesse volte non porta a nulla di buona.
Marco
kintaro70
Jan 12 2011, 11:55 AM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 11:19 AM)

scusate dimenticavo che lavoro in un ufficio molto piccolo 6 persone in tutto, siamo quasi una famiglia, non ci sono piani industriali o giochi di questo tipo, se c´e´ poco lavoro (come accadde qualche tempo fa) lo si vede subito, e se una persona inizia ad essere poco gradita basta poco piu´ di uno sguardo!
la cosa che non mi torna é che se guardo il piano di lavoro ci osno veramente tanti progetti in coda eppure nulla si muove, forse mancanza di organizzaione tra le altre cose!
per trovare un altro posto di lavoro non odvrei avere problemi, anzi ho la possibilitá di mettermi in proprio con un collega piu´ esperto, solo che passare da dipendente a... "altro" ci vuole una buona dose di coraggio...
Direi che sicuramente parlar chiaro denota carattere, non dico di essere insolente ma far presente che a te piace essere motivato per dare il 100%, che ti piacciono le sfide e non la routine.
Molto spesso la tua figura professionale si rivaluta, per esperienza personale ti dico che dove lavoro io sono quello delle "rogne" ovvero quando arrivano le cose più improbabili e strane, le rifilano a me ... e io mi diverto.
Parlare spesso chiarisce e risolve, diversamente ti permette di capire ed organizzarti come meglio è per te.
89stefano89
Jan 12 2011, 12:16 PM
l´ultimo giorno dell´anno scorso quando il capo mi conoco´ per parlare di straordinari (pagare insomma) gli dissi che volevo mi pagasse meno gli straordinari (in genere é di larga manica) dicendoli che avevo battuto la fiacca di recente, sostanzialmente gli avevo fatto capire la situazione...
nulla é cambiato, credo proprio che inizieró a valutare altre offerte in modo serio!
mi dispiace molto perché questo posto é mediamente ben retribuito, vicino a casa (vicinissimo) e i colleghi sono belle persone.
edgecrusher
Jan 12 2011, 12:20 PM
Parlane schiettamente col capo.
Se la situazione persiste vai via velocemente da lì....al lavoro passi tutta la tua giornata e devi starci bene
89stefano89
Jan 12 2011, 12:23 PM
QUOTE(edgecrusher @ Jan 12 2011, 12:20 PM)

al lavoro passi tutta la tua giornata e devi starci bene

effettivamente....
kintaro70
Jan 12 2011, 01:38 PM
QUOTE(edgecrusher @ Jan 12 2011, 12:20 PM)

Parlane schiettamente col capo.
...
Spesso è la soluzione migliore, se poi non c'è ricettività dall'altra parte si opta per altri lidi.
Rudi75
Jan 12 2011, 02:04 PM
Come già consigliato da altri, chiederei gentilmente al titolare la possibilità di fare altro se effettivamente lavoro ce n'è... visitare qualche cantiere, magari come assistente alla direzione lavori, o alla contabilità, prova informarti su qualche corso come responsabile della sicurezza.
Faccio l'architetto, capisco benissimo, tieni duro e casomai impegna il tuo tempo nell'approfondire l'uso di qualche software o di materiali innovativi per l'edilizia. Il lavoro sta evolvendo abbastanza nel nostro settore.
F.Giuffra
Jan 12 2011, 02:18 PM
Ci sono dei lavori importantissimi, come quello dei pompieri, in cui è più il tempo che si passa a "bighellonare" che a lavorare, ma quando arriva il momento non si scherza.
Se ti pagano bene e il problema è solo che ti annoi nel troppo tempo libero approfittane per studiare o anche solo per navigare nel forum. Sai quanti vorrebbero essere pagati per fare quello che piace?
alex.r
Jan 12 2011, 02:42 PM
QUOTE(F.Giuffra @ Jan 12 2011, 02:18 PM)

Se ti pagano bene e il problema è solo che ti annoi nel troppo tempo libero approfittane per studiare o anche solo per navigare nel forum. Sai quanti vorrebbero essere pagati per fare quello che piace?
Sono sostanzialmente d'accordo!
Certo è che uno studio d'architettura che non ottimizza la produzione ed i tempi, così come le competenze dei propri dipendendi, personalmente non l'ho mai visto, pur avendone girati più d'un paio (sono uno studente d'architettura).
Certo se la situazione è psicologicamente poco stimolante, a parlar chiaro non si sbaglia mai... come già ti hanno consigliato.
Un sincero in bocca al lupo!
Ale
89stefano89
Jan 12 2011, 02:49 PM
QUOTE(Rudi75 @ Jan 12 2011, 02:04 PM)

Come già consigliato da altri, chiederei gentilmente al titolare la possibilità di fare altro se effettivamente lavoro ce n'è... visitare qualche cantiere, magari come assistente alla direzione lavori, o alla contabilità, prova informarti su qualche corso come responsabile della sicurezza.
Faccio l'architetto, capisco benissimo, tieni duro e casomai impegna il tuo tempo nell'approfondire l'uso di qualche software o di materiali innovativi per l'edilizia. Il lavoro sta evolvendo abbastanza nel nostro settore.
infatti sono indeciso su che sw nuovo iniziare ad imparare, pensavo 3dstudio ma forse anche revit mi interesserebbero molto...
purtroppo nel mio ufficio sono circa 10 anni (me lo raccontava chi prima di me) che si dice ogni persona deve seguire il suo progetto da capo a coda
e come finisce? che uno fa le 6000 proposte, e forse il progetto per il comune (in genre io) uno i capitolati uno segue il camntiere (rigorosamente il capo) poi uno controlla i conti e un altro ancora si occupa di burocrazia... un macello... si consegna lo stato finale del progetto che il file straripa da quanto é gonfio di errori e robe varie
QUOTE(F.Giuffra @ Jan 12 2011, 02:18 PM)

Sai quanti vorrebbero essere pagati per fare quello che piace?
sono il primo! solo che vorrei fare un lavoro che lavori poco, non che lavori poco male e di fretta a causa di cattiva organizzazione! mi sento lasciato a me stesso molte volte
89stefano89
Jan 12 2011, 02:49 PM
QUOTE(Rudi75 @ Jan 12 2011, 02:04 PM)

Come già consigliato da altri, chiederei gentilmente al titolare la possibilità di fare altro se effettivamente lavoro ce n'è... visitare qualche cantiere, magari come assistente alla direzione lavori, o alla contabilità, prova informarti su qualche corso come responsabile della sicurezza.
Faccio l'architetto, capisco benissimo, tieni duro e casomai impegna il tuo tempo nell'approfondire l'uso di qualche software o di materiali innovativi per l'edilizia. Il lavoro sta evolvendo abbastanza nel nostro settore.
infatti sono indeciso su che sw nuovo iniziare ad imparare, pensavo 3dstudio ma forse anche revit mi interesserebbero molto...
purtroppo nel mio ufficio sono circa 10 anni (me lo raccontava chi prima di me) che si dice ogni persona deve seguire il suo progetto da capo a coda
e come finisce? che uno fa le 6000 proposte, e forse il progetto per il comune (in genre io) uno i capitolati uno segue il camntiere (rigorosamente il capo) poi uno controlla i conti e un altro ancora si occupa di burocrazia... un macello... si consegna lo stato finale del progetto che il file straripa da quanto é gonfio di errori e robe varie
QUOTE(F.Giuffra @ Jan 12 2011, 02:18 PM)

Sai quanti vorrebbero essere pagati per fare quello che piace?
sono il primo! solo che vorrei fare un lavoro che lavori poco, non che lavori poco male e di fretta a causa di cattiva organizzazione! mi sento lasciato a me stesso molte volte
vutecco
Jan 12 2011, 05:19 PM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 12:16 PM)

l´ultimo giorno dell´anno scorso quando il capo mi conoco´ per parlare di straordinari (pagare insomma) gli dissi che volevo mi pagasse meno gli straordinari (in genere é di larga manica) dicendoli che avevo battuto la fiacca di recente, sostanzialmente gli avevo fatto capire la situazione...
nulla é cambiato, credo proprio che inizieró a valutare altre offerte in modo serio!
mi dispiace molto perché questo posto é mediamente ben retribuito, vicino a casa (vicinissimo) e i colleghi sono belle persone.
mah... io starei molto attento a dire al capo di voler essere pagato di meno e che ultimamente si è battuta la fiacca...
non mi sembra una confessione strategicamente molto furba...
elyco
Jan 12 2011, 08:31 PM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 02:49 PM)

sono il primo! solo che vorrei fare un lavoro che lavori poco, non che lavori poco male e di fretta a causa di cattiva organizzazione! mi sento lasciato a me stesso molte volte
ciao,
io proverei a rivalutare la situazione in maniera + oggettiva possibile, spesso in questi casi si cade nel limbo e si vedono solo le cose negative...i tuoi colleghi cosa fanno? anche loro hanno poco da fare o è diverso?
comunque da quest'ultima frase si capisce che ti piace il tuo lavoro, e che di conseguenza faresti il possibile per riuscire a svolgerlo al meglio, ma l'essere in ufficio e non a casa su un progetto personale spesso significa proprio non riuscire a fare tutto come si vorrebbe, vuoi per tempo, vuoi per decisioni al di sopra di tutto...
forse mi sbaglio ma io credo che sia una questione di misure, un volta mi arrabbiavo anche io perchè il risultato da raggiungere non mi sembrava soddisfacente, perchè con un sistema diverso si poteva ottenere molto di + e magari anche + velocemente...
poi però ho capito he alla fine è ufficio, è lavoro, bisogna fare il meglio rispetto all'obiettivo richiesto che non corrisponde mai al tuo meglio, o a quello che tu ritieni soddisfacente.
Rudi75
Jan 12 2011, 08:34 PM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 02:49 PM)

infatti sono indeciso su che sw nuovo iniziare ad imparare, pensavo 3dstudio ma forse anche revit mi interesserebbero molto...
purtroppo nel mio ufficio sono circa 10 anni (me lo raccontava chi prima di me) che si dice ogni persona deve seguire il suo progetto da capo a coda
e come finisce? che uno fa le 6000 proposte, e forse il progetto per il comune (in genre io) uno i capitolati uno segue il camntiere (rigorosamente il capo) poi uno controlla i conti e un altro ancora si occupa di burocrazia... un macello... si consegna lo stato finale del progetto che il file straripa da quanto é gonfio di errori e robe varie
sono il primo! solo che vorrei fare un lavoro che lavori poco, non che lavori poco male e di fretta a causa di cattiva organizzazione! mi sento lasciato a me stesso molte volte
Generalizzando un po': la maggior parte degli studi ha modi di comportarsi effettivamente datati, d'altro canto le cose sono andate bene per anni, ma attualmente bisogna darsi un po' più da fare credo, coccolare il cliente dalla A alla Z e chi non lo sa fare ne risentirà presto le conseguenze.
Io mi ritengo fortunato (meno economicamente forse) perchè mi è stata data fin da subito la possibilità di seguire tutte le fasi che girano attorno ad un intervento edilizio; detto questo, se, essendo tu ancora giovane non hai incombenze economiche gravi, cambia aria e prova a collaborare con studi dove la media d'età è bassa e la dinamicità è al centro di tutto, accontentandoti magari di paghe più misere, ma imparando molto di più e soprattutto più in fretta.
Riguardo il software direi che Revit (ho appena fatto un corso) avrai modo di utilizzarlo parecchio in futuro, 3ds è per specialisti di render, ed in questo settore il futuro pare un po' più incerto, commercialmente parlando: indiani e cinesi consegnano render per pochi euro ormai, anche gli studi italiani se ne accorgeranno prima o poi, commissionandoli a loro.
kintaro70
Jan 12 2011, 10:48 PM
QUOTE(89stefano89 @ Jan 12 2011, 02:49 PM)

...
sono il primo! solo che vorrei fare un lavoro che lavori poco, non che lavori poco male e di fretta a causa di cattiva organizzazione! mi sento lasciato a me stesso molte volte
Attenzione che questo capita spesso e dovunque, il fatto che tu sia lasciato a te stesso potrebbe significare che hanno fiducia in te.
mbbruno
Jan 13 2011, 06:44 AM
comunque essendo giovane ti do un consiglio io è da quando avevo 19 anni che faccio il pasticcere in proprio e ora con la crisi che ca dalle mie parte voglio vendere , 20 anni son pochi per mettersi in proprio socondo me aspetta di avere esperianza .... e poi un consiglio prima di prendere decisioni sbagliate, prendi la tua nikon via via 2/3 giorni a fare di foto e poi tutti i giorni dedica un ora a te stesso infischiandotene del mondo vedrai che tutto lo vedrai con occhi diversi , è un consiglio da chi ci è passato
truciolo56
Jan 13 2011, 07:40 AM
Oltre all'utilità di capire la situazione reale, quest'ultimo consiglio (quello di mbbruno, intendo) mi sembra il più saggio.
Avere un bel lavoro è importante, se ben pagato è ancora meglio, vicinissimo a casa è insostituibile.
Ma non c'è nulla che si possa fare se il lavoro è l'unica cosa della tua vita! Questo è comunque un problema, perché il tuo umore, il tuo stato psicofisico, tutto dipenderà da come vanno le cose, perché in assenza di altri "pensieri" (meglio se positivi e soddisfacenti) il lavoro - specie quando le cose vanno storte - finisci per portarlo a letto, e allora sono guai seri e difficili da risolvere.
Inoltre, un po' di distacco - favorito dall'avere una vita ricca anche fuori - aiuta a guardare meglio i veri problemi che ci sono, a confrontarsi più serenamente con capo e colleghi.
Qualche ora per te, qualche buon amico, una compagna cui dedicare affetto e tempo, ridanno la giusta dimensione al lavoro ed ai problemi ad esso legati: una cosa assai importante, ma non la sola, e non sempre la principale!
Detto questo, cerca di capire meglio cosa succede, e perché ti senti in un angolo; l'ufficio piccolo è un dramma se sei preso di mira, ma offre il vantaggio di facilitare un confronto schietto e diretto.
Cercherei di capire bene le cose dal tuo capo e dai tuoi colleghi, parlandone con "educata determinazione": mal che vada, si svelerà ciò che temi e che è ora di cambiare aria, ma se va bene un chiarimento potrebbe portare solo a capire che si tratta di momenti di stanca e magari a gestirli meglio; se il posto è buono come dici, meglio cercare di restarci al meglio se possibile...
Offriti - se l'aria è quella giusta - anche di essere più attivo nello smaltire ciò che resta "sul tavolo" senza aspettare che "ti diano" il lavoro, e - come già detto - i tuoi suggerimenti formalizzali: non c'è nulla di peggio che dare l'impressione di aver pensato ai possibili problemi senza fare nulla.
in bocca al lupo
Marco
blackaltec
Jan 13 2011, 08:11 AM
Credo che nessuno possa darti il buon consiglio che, magari, stai cercando o quel qualcosa che possa confortarti nell'agire nella direzione che, forse, stai meditando...
Tu sei tu e nessun altro può essere al tuo posto perchè solo tu sai quello che senti veramente.
Sei molto giovane, credo, e hai una vita per fare esperienze.
Questa è una, lasciati andare a quello che senti veramente, dentro.
Così, solo così, farai la cosa giusta, ma non dovrai mai pentirti.
Permettimi, però, solo una piccola considerazione personale e non volermene.
Per lavoro (e per passione personale) sto seguendo centinaia di casi di persone che, dall'oggi al domani, perderanno il lavoro, il futuro, le speranze e (qualcuno) forse la vita, dopo anni di miniera.
Un lavoro di merd@, avaro di soddisfazioni e durissimo, per gente con le p@lle.
Eppure è l'unica cosa che questa gente ha e che ama e rispetta come una sorta di religione.
Togliglielo e li ammazzi.
Pensaci, ogni tanto, quando ti sembra di non reggere più il tuo.
89stefano89
Jan 13 2011, 09:06 AM
QUOTE(vutecco @ Jan 12 2011, 05:19 PM)

mah... io starei molto attento a dire al capo di voler essere pagato di meno e che ultimamente si è battuta la fiacca...
non mi sembra una confessione strategicamente molto furba...
mi spiego maglio, a fine anno si tirano le somme e il capo ci da un "regalo" (in sostituzione al premio produzione) talvolta anche "molto" sostanzioso e ci paga quelle ore straordinarie sottoforma di "mancia" e anche li sono bei soldi, ovviamnete non c´é nessun accordo scritto su quanto valgano quelle ore cosí molto onestamente gli ho detto:"guardi che negl´ultimi tempi non ho dato il 100% quindi consideri solo 20 ore a posto di 30(per dire un numero)"
QUOTE(truciolo56 @ Jan 13 2011, 07:40 AM)

Oltre all'utilità di capire la situazione reale, quest'ultimo consiglio (quello di mbbruno, intendo) mi sembra il più saggio.
Avere un bel lavoro è importante, se ben pagato è ancora meglio, vicinissimo a casa è insostituibile.
Ma non c'è nulla che si possa fare se il lavoro è l'unica cosa della tua vita! Questo è comunque un problema, perché il tuo umore, il tuo stato psicofisico, tutto dipenderà da come vanno le cose, perché in assenza di altri "pensieri" (meglio se positivi e soddisfacenti) il lavoro - specie quando le cose vanno storte - finisci per portarlo a letto, e allora sono guai seri e difficili da risolvere.
Inoltre, un po' di distacco - favorito dall'avere una vita ricca anche fuori - aiuta a guardare meglio i veri problemi che ci sono, a confrontarsi più serenamente con capo e colleghi.
Qualche ora per te, qualche buon amico, una compagna cui dedicare affetto e tempo, ridanno la giusta dimensione al lavoro ed ai problemi ad esso legati: una cosa assai importante, ma non la sola, e non sempre la principale!
Detto questo, cerca di capire meglio cosa succede, e perché ti senti in un angolo; l'ufficio piccolo è un dramma se sei preso di mira, ma offre il vantaggio di facilitare un confronto schietto e diretto.
Cercherei di capire bene le cose dal tuo capo e dai tuoi colleghi, parlandone con "educata determinazione": mal che vada, si svelerà ciò che temi e che è ora di cambiare aria, ma se va bene un chiarimento potrebbe portare solo a capire che si tratta di momenti di stanca e magari a gestirli meglio; se il posto è buono come dici, meglio cercare di restarci al meglio se possibile...
Offriti - se l'aria è quella giusta - anche di essere più attivo nello smaltire ciò che resta "sul tavolo" senza aspettare che "ti diano" il lavoro, e - come già detto - i tuoi suggerimenti formalizzali: non c'è nulla di peggio che dare l'impressione di aver pensato ai possibili problemi senza fare nulla.
in bocca al lupo
Marco
ti dico la veritá, agl´inizi quando NON potevo sbagliare per far vedere quanto valevo dormivo e sognavo i progetti, chiudevo gl´occhi e vedevo linee e piante.
col senno di poi quella situazione mi piaceva, ero concentrato e determinato, facevo errori ma gli scovavo io stesso, ora invece faccio qualcosa e "me ne sbatto"
QUOTE(blackaltec @ Jan 13 2011, 08:11 AM)

Credo che nessuno possa darti il buon consiglio che, magari, stai cercando o quel qualcosa che possa confortarti nell'agire nella direzione che, forse, stai meditando...
si mi andava di parlarne ovviamente la decisione spetta a me.
personalmente ho bisogno o di essere seguito o di avere "potere" decisionale!
adesso come adesso di mia iniziativa non posso decidere nulla, ma senza direttive dei capi non posso costruire a loro piacimento.
come se vi dicono:"mi devi fare una foto bella" ovviamente chiedete spiegazioni su cosa si intende per bella e non ve le danno per questioni di tempo o menate varie
89stefano89
Jan 21 2011, 12:03 PM
signori a breve credo proprio che cambiero´ufficio mettendomi in proprio e lavorando come collaboratore...
Luigi_FZA
Jan 21 2011, 12:30 PM
Ho letto solo ora questa tua discussione, e la tua ultima informazione mi sembra la logica conclusione di quanto hai detto finora.
Una mia personale riflessione (forse ovvia) e' quella che siamo effettivamente ognuno diverso dall'altro; mi riferisco a quella tua frase dove credo di capire che lamentavi l'essere lasciato da solo senza nessuna linea guida da nessuno...........pensa e' quello che io, nel mio settore, ho sempre inseguito : ho sempre preferito ricevere dal mio capo, o meglio dalla mia catena di comando, solo le indicazioni su quale e/o cosa era l'obiettivo finale da raggiungere, il come ho sempre preferito che venisse lasciato alla mia capacita'; non mi piace avere persone che decidono, in mia vece, anche su quello che e' il mio specifico campo d'impiego. Mancanza di linee guida, mi e' capitato a volte di essere in quella situazione : bene ho sempre visto la cosa come un'opportunita' per organizzare le cose secondo il mio modo di vedere e fare, l'importante era che le decisioni che prendevo dovevano rispondere ad una logica (possibilmente quella giusta, ma in mancanza di essa, mi andava bene anche la meno sbagliata).
Personalmente credo che nella tua nuova posizione, dovrai affrontare le cose nel verso che ho provato a descriverti, e credo che aldila' dell'iniziale incertezza, col tempo l'apprezzerai.
In bocca al lupo,
Luigi
kintaro70
Jan 21 2011, 01:34 PM
QUOTE(Luigi_FZA @ Jan 21 2011, 12:30 PM)

Ho letto solo ora questa tua discussione, e la tua ultima informazione mi sembra la logica conclusione di quanto hai detto finora.
Una mia personale riflessione (forse ovvia) e' quella che siamo effettivamente ognuno diverso dall'altro; mi riferisco a quella tua frase dove credo di capire che lamentavi l'essere lasciato da solo senza nessuna linea guida da nessuno...........pensa e' quello che io, nel mio settore, ho sempre inseguito : ho sempre preferito ricevere dal mio capo, o meglio dalla mia catena di comando, solo le indicazioni su quale e/o cosa era l'obiettivo finale da raggiungere, il come ho sempre preferito che venisse lasciato alla mia capacita'; non mi piace avere persone che decidono, in mia vece, anche su quello che e' il mio specifico campo d'impiego. Mancanza di linee guida, mi e' capitato a volte di essere in quella situazione : bene ho sempre visto la cosa come un'opportunita' per organizzare le cose secondo il mio modo di vedere e fare, l'importante era che le decisioni che prendevo dovevano rispondere ad una logica (possibilmente quella giusta, ma in mancanza di essa, mi andava bene anche la meno sbagliata).
Personalmente credo che nella tua nuova posizione, dovrai affrontare le cose nel verso che ho provato a descriverti, e credo che aldila' dell'iniziale incertezza, col tempo l'apprezzerai.
In bocca al lupo,
Luigi
E' una cosa che bramano tutti quelli che hanno iniziativa personale ed ambizione, la vedo esattamente come te, e mi infastidisce, non poco, essere "lobotomizzato" e diventare "operaio" da chi sta sopra di me nella catena di comando, preferisco lavorare a progetto con obiettivi da raggiungere e scadenze.
Lavore in proprio è la massima espressione di essere artefici del proprio destino, e puntare alla max autonomia, se hai paura di essere lasciato in balia di te stesso direi che lavorare in proprio è l'assoluta antitesi di ciò che si desidera.
89stefano89
Jan 21 2011, 02:10 PM
tornando al discorso di essere abbandonati a se stessi, nel mio campo, equivale a non poter far nulla.
voglio dire: progetti una casa secondo le direttive dell´architetto (ovviamente) che ti disegna praticamente tutto.
poi viene fuori che una stanza nn ha abbastanza illuminazione, poco male inserisci una finestra di testa tua poi eventualmente chiedi conferma. il rpoblema sta nel fatto di decisione pure da architetto, voglio dire, se mi dicono metti un tetto a 4 falde, io non posso immaginare se il cliente lo vuole tipo casa dei puffi, o tipo campanile. se l´architetto che ha queste informazioni non me le dice io che faccio? disegno a caso per poi rifare tutto?
ovviamente il tetto é una delle tante cose, giusto per fare un esempio. ben diverso quando si parla di che tipo di solai fare, se mando in cantiere un disegno con i pavimenti con pannelli radianti e magari il cliente vuole termosifoni? se nessuno ha bloccato il disegno evidentemente va bene, ma io sono nel punto in cui nessuno blocca i disegni perché nessuno gli guarda, se sbaglio "pago io", ovviament esi potrebbe chiedere al cliente ma le tecniche costruttivve devono arrivare per forza dal capo!