In un tempo antico, quando l'uomo era parte della natura, le forze di entrambi si miscelavano.
Creavano una moltiplicazione e generavano vita e valori.
Era il tempo questo dei lavori lenti, fatti "ad arte"
dei mestieri semplici e genuini che ponevano l'uomo come tutore della natura.
Creavano una moltiplicazione e generavano vita e valori.
Era il tempo questo dei lavori lenti, fatti "ad arte"
dei mestieri semplici e genuini che ponevano l'uomo come tutore della natura.

Il tempo si muoveva calmo e anche se si viveva meno, la vita era più lunga.
I paesi nascevano lungo i corsi dei fiumi per usarne la forza e goderne i frutti.
Si viveva insomma delle energie rinnovabili del bosco o del mare.
Del fiume e del vento
Un tempo che noi non ci ricordiamo, ma era "presente" solo 60 anni fa.
Oggi lo ricordiamo in pochi, osserviamo quegli uomini come cavernicoli di tempi preistorici
che si contentavano di una vita semplice e sincera.
Ricordandosi -LORO- che la madre dell'uomo è la natura
I paesi nascevano lungo i corsi dei fiumi per usarne la forza e goderne i frutti.
Si viveva insomma delle energie rinnovabili del bosco o del mare.
Del fiume e del vento
Un tempo che noi non ci ricordiamo, ma era "presente" solo 60 anni fa.
Oggi lo ricordiamo in pochi, osserviamo quegli uomini come cavernicoli di tempi preistorici
che si contentavano di una vita semplice e sincera.
Ricordandosi -LORO- che la madre dell'uomo è la natura

Ho fatto un viaggio in quel tempo antico.
silenziosamente ho seguito un sentiero verso il passato che costeggia un fiume,
Il tutto in un silenzio fatato
e godersi il bosco in letargo.
Che ti osserva con un occhio mezzo aperto da sotto le coperte come un bambino che non vuole alzarsi per andare a scuola.
Riempirsi le orecchie del fragore delle acque gelide di gennaio, bersi un sorso di quell'acqua vera e sentirsi vivo.
silenziosamente ho seguito un sentiero verso il passato che costeggia un fiume,
Il tutto in un silenzio fatato
e godersi il bosco in letargo.
Che ti osserva con un occhio mezzo aperto da sotto le coperte come un bambino che non vuole alzarsi per andare a scuola.
Riempirsi le orecchie del fragore delle acque gelide di gennaio, bersi un sorso di quell'acqua vera e sentirsi vivo.

Continuare ancora, perdersi nei pensieri, nei rumori e nei silenzi di questo bosco.
Chi frequenta questi luoghi,
e chi spesso lo fa in solitudine, sa che tutto intorno c'è vita.
Chi ama la natura se ne accorge di essere osservato, di non essere in realtà solo,
e si muove in silenzio, alzando lo sguardo di tanto in tanto
...e chiedendo permesso ad ogni passo.
