Traendo spunto dalla didattica di Carlo Nadalin, che ringrazio, posto quest'immagine.
Come illuminazione ho utilizzato un sb600 per schiarire lo sfondo, due softbox posti uno posteriormente al tacco ed uno anteriormente alla punta della scarpa. Ma entrambi messi in modo che puntassero verso di me, o meglio verso due pannelli di polistirolo (100x50) posti verticalmente uno a destra ed uno a sinistra dell'ottica con cui ho eseguito lo scatto, un 85mm.
Una lastra di vetro è la base su cui poggia la scarpa.
Graditissimi commenti,
Massimo


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Ciao Massimo
sicuramente un immagine di alto livello.
ben composta e molto delicata nelle cromie.
Ottimo l'accostamento del fondo che richiama il soggetto senza però "soffocarlo"

A mio avviso però avresti potuto rivedere un attimo lo schema di luci e ti spiego il perchè.
Puntando entrambe le luci verso di te sulle lastre di polistirolo hai ottenuto per via della riflessione della luce stessa un'illuminazione molto diffusa su tutta la scena...forse un pò troppo diffusa.

Se usavi una delle due luci come luce laterale avresti messo in risalto tutte quelle "pieghe" presenti nella parte sinistra della scarpa. Pieghe che non sono un difetto ma un segno distintivo del soggetto.
Infatti verso il centro del soggetto queste "pieghe" sono molto piu presenti come "profondità" mentre verso la punta si appiattisce un pò tutto.

Ecco quindi che la luce laterale avrebbe messo in risalto i "rilievi" restituendo una foto più "tridimensionale"

Nel complesso però, come dicevo all'inizio, una gran bella foto
Carlo

Carlo grazie mille per l'apprezzamento! Ancor di più per esserti soffermato sul particolare, assolutamente non trascurabile, della tridimensionalita che l'orientamento delle luci genera sulla scarpa da me fotografata. Sono perfettamente d'accordo, ne trarrò esperienza per i prossimi scatti.
Un saluto,
Massimo