QUOTE(castorino @ Jan 22 2011, 01:44 PM)

Non sono un seguace dell'IPSE DIXIT di aristotelica memoria, le mie impressioni (ampiamente opinabili) derivano da prolungate esperienze personali, sono il primo a dire che il 300 è qualitativamente superiore al 200-400 però il primo è e rimane un 300, resterebbe da vedere se croppando il 300 si otterrebbe la stessa qualità e comunque non si potrebbe mai portarlo a 200! Per quanto riguarda le lunghe distanze il problema è relativo, una foto naturalistica fatta da lontano non è mai una bella foto, tecnicamente parlando, almeno questo è il mio pensiero, ciao Rino
Il tuo pensiero può essere integrato da quello degli altri. Non è l' "unico pensiero" e dunque tranquillizzati. Spero che qui si possa esprimere un'opinione diversa dalla tua e/o fare riferimento ad esperienze altrui pubblicate sul web.
Quanto sopra vale in generale.
Parliamo adesso nello specifico.
Per quanto attiene le foto naturalistiche da lontano, faccio presente agli altri (non a te che hai le tue convinzioni inamovibili) che si possono fare splendide foto a notevole distanza. Ed è soprattutto alle lunghe distanze che è importante avere un'ottica di qualità, in quanto è più difficile riprodurre i dettagli della pelliccia o del piumaggio di un animale quando questo è lontano.
Tra le "belle" foto naturalistiche "da lontano" vi è quella del pellegrino che attacca gli storni di Manuel Presti, con cui ha vinto, unico italiano nella storia, il BBC Wildlife Photographer of the Year. Altri scatti simili dello stesso Presti che raffigurano le acrobazie degli storni sono state pubblicate sulla edizione internazionale del National Geographic. Tutte foto fatte da notevole distanza col teleobiettivo.
Forse a te quelle foto non piaceranno. Pazienza. Sono piaciute alla giuria del più autorevole e famoso concorso di fotografia naturalistica al mondo, nonché alla redazione della più importante rivista internazionale del settore.
Altre immagini naturalistiche "fatte da lontano" e di notevole effetto sono osservabili in molti siti di bravi fotografi, o nel sito delle edizioni precedenti del Wildlife Photographer of the Year.
Questa foto ad esempio mostra un grosso mammifero ripreso da una certa distanza. Proprio come la foto di orso che mostra Thom Hogan da me citato prima e che mostrerebbe il "problemino" del 200-400, che alle lunghe distanze impasta un po' l'immagine.
Cito anche
questa foto di paesaggio, scattata col 500 e 1.4X. Mi fermo perché l'elenco sarebbe lunghissimo. E'
evidente che ci sono situazioni in cui usi un teleobiettivo per scattare a lunghe distanze e addirittura all'infinito anche per fare fotografie naturalistiche. E pertanto la resa di oggetto che costa migliaia di Euro deve essere ottima anche alle lunghe distanze ...
Quindi, se qualcuno lamenta un calo di qualità del 200-400 alle lunghe distanze, ha le sue ottime ragioni.
Pertanto, io non sono affatto d'accordo con chi dice che "una foto naturalistica fatta da lontano non è mai una bella foto".