Un muro. Una vetrata. Una statua. Il tronco di un albero (grosso, se no c'è il vento).
Un soggetto che si può muovere, come la ragazza, anche oscillando di soli 2 - 3 cm, pur impercettibili alla distanza di ripresa, lo eviterei, perchè esce dalla zona che hai focheggiato
dopo che hai focheggiato, e la sfocatura è talmente poco evidente nel mirino che risulta solo, appunto, dopo.
Ripeto, non me ne volere: se vuoi fare un test, se vuoi dare un giudizio che abbia una qualche minima base di attendibilità, senza necessariamente ricorrere a strumenti scientifici, devi avere
il minor numero di variabili in gioco.
Un muro, solitamente, non si muove; una ragazza, anche in posa, molto di più.
E uno sfocato (o, identicamente, un mosso) non può essere valutato correttamente se il soggetto si muove.
Abbi pazienza, fai una prova degna di questo nome. Poi probabilmente scopriremo che il 28-80 non è un capolavoro d'ottica, e non me ne stupirei. Però, per dirlo, è meglio il muro o la statua rispetto alla ragazza, che "forse" non si è mossa tra il momento della conferma AF ed il momento dello scatto.
Alcuni pensano che, quando si accende il pallino verde nel mirino della reflex, il mondo si ferma e tutto resta bloccato; invece non è così, ed un minimo ritardo tra focheggiatura, anche Af, e scatto, comporta una variazione del piano di maf rispetto ad un soggetto che nel frattempo si è mosso.
Cavalletto, muro o statua, abbi pazienza.