Ci ho messo un po' di tempo ma finalmente sono pronto a postare qualche foto del mio viaggio in India fatto ad inizio febbraio.

Il viaggio ha riguardato un matrimonio a Jaipur, la visita dei maggiori monumenti di Jaipur stessa, l'Hawa Mahal o Palazzo dei Venti, il City Palace o Palazzo del Maharaja, l'Amber Fort, e così via. Poi Mahajaver che dubito qualcuno l'abbia anche solo sentita nominare, ma con un tempio veramente degno di nota, dove noi occidentali eravamo merce veramente rara, ci seguivano ad un metro, neanche fossimo delle star di Hollywood. Poi Agra con il Taj Mahal, il Red Fort e poi Fatephur Sikri.

In viaggio ho portato la D300, il 12-24 tokina, il 35 f1,8, il 70-200 VRI ed il 18-200.

Tutti sono serviti anche se in ambiti molto diversi.

Nonostante tutto quello che ho visto vorrei cominciare con il postare alcuni ritratti della gente che si incontra per strata. Cronologicamente sono le ultime foto fatte, quando ho preso un po' di confidenza a fare dello street. Le foto sono, per me intense, e mostrano uno spaccato di india non indifferente.

Mi piacerebbe discuterne con voi e leggere i vostri commenti al riguardo prima di andare avanti con foto forse anche più convenzionali.

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Questa è probabilmente la mia preferita di tutto il viaggio. L'intensità di questa donna, la sua povertà, il suo chiedere l'elemosina ed il bambino nudo a metà secondo me rappresentano un momento toccante di quanto esiste in India, anche ai giorni nostri.

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Attraversando la strada si vedono signori dallo sguardo fiero

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Qualcuno più guardingo..

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Le donne anche se sotto il sole si proteggono

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Ma la povertà non si riesce a commentare, i bambini poi sono quelli che saltano maggiormente agli occhi.

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Lo stupore nel vedere una macchina fotografica

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Però poi c'è anche chi i soldi li ha e fa tranquillamente la spesa al mercato... chissà se troverà la sua banana

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Due ragazze mi guardano incuriosite vestite nei loro sari multicolori

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Gli occhi poi mi colpiscono particolarmente

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La saggezza dell'età, la fierezza di un popolo, così diverso dalla nostra cultura e dal nostro modo di vivere

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Volti preoccupati di chi probabilmente fa davvero fatica ad arrivare a sera.

Ciao Danilo.
Molto belle, la prima su tutte.

Le premesse sono veramente emozionanti, anche grazie al racconto. Complimenti, oltre la prima, anche la seconda mi ha colpito molto.

Aspetto le altre

Non c'è male trovo che l'India sia uno dei luoghi più fotografati al mondo e ne capisco benissimo il motivo perchè offre una infinità di tipologie fotografiche, in Novembre mi recherò in Myanmar nella speranza di trovare le stesse possibilità e varietà fotografiche...tu Danilo ci mai sei stato? Ciao Davide.

E' un bel racconto. Le immagini esprimono benissimo ciò che hai sottolineato anche a parole... Mi piace perché non ti sei soffermato su un solo aspetto, ma hai cercato di inquadrare la situazione in toto.

meraviglia, meraviglia
ricordo la discussione in cui chiedevi consigli su cosa portare con te, ottima scelta!
Le foto sono stupende,io avrei cercato più gli sguardi dei soggetti (per esempio, l'uomo della terza foto e il bambino con quella camicia logora li ho subito immaginati ritratti alla McCurry con il focus dritto in fondo ai loro occhi..)

Insomma Danilo, non vedo l'ora di vederne altre!

La prima è davvero una gran bella foto.

Intensa l'espressione colta, ottima la sfocatura.

Complimenti,
Luigi

Dopo aver visto la prima l’altre, non cotono più !!!

Bellissima e profondissima, ho prenotato per questa estate un viaggio in Rajasthan e spero di riportare a casa una foto di questo livello ...

Giuseppe

Bellissimi ritratti, nitidi e ben colorati; ma non c'è altro?

Intanto ringrazio tutti per i commenti più che positivi. Mi dispiace non essere così veloce nell'aggiungere altre fotografie... vedrò di farmi perdonare aggiornando più spesso il post.

Anche oggi vorrei portare alla vostra attenzione altri ritratti, alcuni anche di gruppo che ho fatto nel corso del viaggio, le lenti usate vanno dal 70-200 al 18-200 quando ero in mobilità e non potevo permettermi lenti migliori.

Comincio facendovi vedere un "Santone" che era intento alla meditazione nei pressi del Monkey Temple a Jaipur, altresì chiamato Galwar Bagh. Purtroppo la foto è stata molto problematica a causa del fortissimo sole presente, e che sebbene ammorbidito dall'ombra non mi ha consentito di fare una foto perfetta... ma mi accontento la lente era il 70-200 VRI

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Sempre a Jaipur, all'interno dell'Amber Fort c'erano due incantatori di serpenti, splendida la foto questa volta, la lente usata è stata il 35mm f1,8

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All'interno del Jantar Matar, sempre a Jaipur, abbiamo incontrato una scolaresca, ed un bambino mi ha chiesto di fotografarlo, peccato il sole forte ma la foto è estremamente significativa. Sempre 70-200.

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Uscendo dal Minareto nel centro di Jaipur abbiamo appurato che in fondo, dormire sui marciapiedi potrebbe non essere così scomodo visto come dormiva questa persona. Il solo pensare a come in effetti questa persona si è "adagiata" sul carretto mi fa sentire male. La lente è il Tokina 12-24.

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Durante il nostro viaggio di trasferimento tra Jaipur e Agra, ci siamo fermati in un posto oltremodo fuori dalle rotti tradizionali del turismo, Mahajaveer, dove siamo stati accolti dalla popolazione locale come se fossimo delle stelle del cinema, le persone ci hanno infatti seguito per ogni nostro movimento. La situazione è stata molto intensa, e questi sono i visi di coloro ci seguivano, anche a distanza di pochi cm... e si, stanno guardando noi e sorridendo. Lente 18-200

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ed ancora

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ed ancora

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Proseguendo poi il nostro viaggio verso Agra ci fermiamo in un punto di "ristoro" lungo l'autostrada, qualche ragazzino ci guarda incuriosito, sempre 18-200

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All'uscita della tomba del re a Sikandra incontriamo questo bimbo in uscita dalla cripta in cui era contenuta la tomba... i piedi nudi ispirano una tenerezza immensa. Questa volta 70-200

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Una sua parente lo guarda con affetto... ancora 70-200

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Da Agra ci spostiamo a Fatephur Sikri, dove incontriamo un altro simpatico incantatore di serpenti... la lente era il 18-200 ma credetemi quel turbante era veramente così fosforescente, anche dal vivo... assolutamente incredibile

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All'uscita di Fatephr Sikri incrociamo una scolaresca... 18-200

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Nelle prossime puntate vedrò di fermarmi sulle architetture, e sul bellissimo matrimonio

Danilo



Grazie per le tue belle parole...

In effetti si, avrei dovuto fare ritratti ancora più stretti... ma è stata la prima volta che facevo "street" in questo modo, ed anche se a distanza di sicurezza dietro i 200mm, per me è stato molto difficile vincere la mia "vergogna" di fare un ritratto ancora più chiuso. Avevo timore che non avrebbero voluto... già ritengo di aver ottenuto un bel risultato, ma sono sicuro che la prossima volta sarò ancora più vicino ai loro occhi...

Grazie

trovo i ritratti molto belli, hai saputo cogliere l'intensità degli sguardi delle persone ritrattte!

bestia che invidia menomale che hai messo il santone ,di certo non mancavano. quello che manca ,cioè non hai postato,ma senz'altro hai ,visto che ti piacciono i ritratti un bel ritratto ambientato con l'ottica + wide che hai ciao gianni

No, non ci sono stato, solo jaipur ed Agra in pratica

Molto belle, fantastici i colori dell' India.

Alcune molto belle, ma la prima è eccezionale;

forse qualche panoram in più non avrebbe guastato.

complimenti e un saluto.

mt

Fantastiche, i ritratti sono speciali ! bravo il fotografo e complici certi sguardi incantevoli...
Mi sarebbe piaciuto anche a me vedere qualche panorama...

guarda le foto sono interessanti, ma la prima è proprio su un altro pianeta, complimenti
posso chiederti che lente hai usato?
ciao

Condivido; bellissimi ritratti.
ciao.
gc

Bravo, veramente bravo.
Hai fatto dei ritratti bellissimi e non solo.
La prima è veramente superlativa, ottima luce ed espressione intensa, mi piace il taglio.... è proprio bella.
Complimenti ancora
Alex

Mi piacciono tutte, ma la prima rimane sempre quella che preferisco di più.
Mi ha colpito anche quella dell'incantatore di cobra col turbante "fosofrescente" come dici tu... (in effetti sull' A4 con la nebbia è difficile investirlo... ).

Della prima non dico alcunchè, visto che è già stata pluri-premiata da tutti. Della seconda mi piace molto l'aspetto rilassato del vecchio: l'hai messo a proprio agio e questa è una cosa ottima per la foto di ritratto.
Ti sei ispirato a qualche fotografo del National G.?

Complimentissimi per i contenuti e la durezza dei tagli di luce: rende giustizia ai modelli e rispecchia la realtà cruda in cui vivono.

CiauZ

Filippo

Davvero molto belle! mi hanno subito ricordato quelle di steve mcurry.........mi affascinano questi visi e adoro dipingerli! Bravo Danilo!

Bellissime tutte complimenti!

Bravissimo

Dario

Le sto guardando soltanto adesso. Complimenti, sono veramente bellissime.

Ciao.

Tutte molto, molto belle. La prima su tutte. Veramente complimenti.

Ciao
Salvatore

inquadratute semplici,essenziali in linea di massima,pulite,buona maf come l'esposizione.......è sepre piacevole sfogliare pagine così........complimenti

Gran belle foto, Complimenti mi hai ricordato il viaggio da me intrapreso nel 2005, daltronde l'India in generale è molto fotografica specialmente nei ritratti.

Complimenti, hai realizzato un lavoro davvero stupendo
Massimo

Ringrazio veramente tutti per i complimenti, a volte anche esagerati... wow mi avete paragonato a fotografi imparagonabili... purtroppo sono stato occupatissimo negli ultimi mesi e così ho lasciato a metà un lavoro di condivisione che merita di essere portato a compimento.

Vi lascio quindi con un paio di scatti fatti al matrimonio indiano... sperando che siano di vostro gradimento, e su cui attendo i vostri graditissimi commenti.

Alcune foto sono più documentali che altro, quindi spero che mi perdonerete le manchevolezze tecniche.

Parto con il descrivere la cerimonia del Mendi, che si tiene circa tre giorni prima del matrimonio indiano, in cui si colorano le mani di tutte le donne con l'henna, che è una pasta rossa che si applica con una specie di imbuto fatto con carta stagnola. Finita la pasta si butta l'imbuto e si ricomincia con un nuovo imbuto pieno. I primi giorni è più scuro poi diventa rosso proprio per il giorno del matrimonio poi scurisce fino a scomparire. Le donne indiane assicurano che più tempo il "tatuaggio" rimane impresso maggiore è l'amore del proprio uomo verso la donna tatuata.

Forse questa non è la foto più bella del mondo... ma sicuramente trasmette la forza simbolica del mendi.

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Qua si può vedere come una volta applicato il mendi non sia possibile fare nulla per circa 2 ore, quindi le donne, riunite in una stanza generalmente divisa da quella degli uomini, si imboccano l'un l'altra per evitare di rovinarsi l'henna.

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Ora è possibile vedere l'henna e la sua consistenza provata sulle tenere braccia di una delle mie figlie estremamente eccitata dalla cosa

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Qua è possibile vedere invece una veduta di insieme di tutte le postazioni che si occupavano di tatuare tutte le donne che ne facessero richiesta

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Noi eravamo lì come "amici" dello sposo quindi abbiamo seguito la sua preparazione, che consisteva in questo passaggio, della stesura dell'Henna sulle mani e sui piedi

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Una volta che tutte le donne erano state tatuate, o che comunque gran parte di esse lo fossero, si è dato il via a canti e danze per intrattenere lo sposo, il tutto ripreso da cineoperatori e fotografi professionisti. Una nota di merito la meritano appunto i fotografi, che avevano D70 e 18-70, ed un flash di una marca mai vista... e guardavano me ed il mio corredo come se fossi appena sceso da marte... principalmente d300 70-200VR ed SB900

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Lo sposo in paziente attesa

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Alla fine della cerimonia, le mie due bimbe, Arianna a sinistra ed Alessia a destra, si lasciano ritrarre orgogliose con il mendi e con il chicco di riso beneugurante sulla fronte

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Ancora una istantanea delle donne indiane intente a farsi tatuare

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In questo scatto invece è possibile vedere la stanza dell'albergo in cui era allestita la cerimonia e le donne che avendo finito di farsi tatuare si spostavano vicino al cosiddetto palco

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Una volta finita la cerimonia ci siamo spostati all'aperto dove era stato approntato un banchetto in onore dello sposo e degli intervenuti. Ci hanno comunque sollecitato di mangiare poco perché in serata saremmo stati ospiti di una specie di addio al celibato indiano.

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In serata poi ci siamo spostati in una villa fuori jaipur dove abbiamo festeggiato il loro addio al celibato. Per la prima, ed unica volta, abbiamo visto le donne indiane vestite all'occidentale, con jeans e magliette, e senza il saari, indumento praticamente nazionale.

il posto era questa villa

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e questo è parte di quello che hanno costruito in questo giardino

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Una costruzione incredibile, fatta di gazebo e quant'altro, con tantissime cose da mangiare, alcune estremamente gustose come il formaggio fritto, e tanto tanto whisky... birre... il tutto ovviamente offerto dalla famiglia dello sposo.

Poi la discoteca all'aperto con tanto di DJ con macbook pro al seguito.

A breve il secondo giorno del matrimonio.

Vedo solo oggi questa discussione,le foto sono molto belle e rappresentative della situazione che si incontra in questo affascinante e controverso Paese.
E' sempre difficile commentare certe realtà basate su equilibri a noi sconosciuti, il loro è un sistema che non riusciremmo ad accettare,ma è quello che consente loro una convivenza "pacifica".

E' un reportage di persone,e tra le tante foto quelle che più mi piacciono sono la 3 e la 6 del secondo gruppo,la fierezza dei ragazzi,la loro disponibilità all'obiettivo quasi fossero proiettati ad un futuro ben diverso da quello ritratto nelle altre foto;interessanti anche le foto dei preparativi per il matrimonio

Complimenti

Ornella

Grazie Ornella

Danilo