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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
robertozanisi
Salve sono un nikonista amatoriale e vorrei sapere come mai il rage del fuoco negli obbiettivi moderni rispetto a quelli ad esempio di un banco ottico si ferma a f32 come ad esempio nel mio 60mm micro dalle eccellenti prestazioni(verso il basso ovviemente esiste un limite fisico oltre 1.4 -1.2-o 1 di un obbiettivo leica particolare di cui non ricordo il nome).
Tale domanda mi viene pensando agli obbiettivi da banco ottico che possono arrivare fino mi dicono a 90 e oltre; tale domanda mi sorge perche scatto molto con il cavalletto e non tanto nei panorami ma nelle macro ravvicinate dove la profondita di campo si restringe esageratamente.
Certo con cs5 posso risolvere il probblema mettendo afuoco vari piani e sovrapponendoli in post produzione....ma non avendo un banco ottico basculante e volendo avere piu campo possibile a fuoco gia in partenza si avrebbero dei benefici con obbiettivi con per reflex con f simili a quelli da banco ottico? Quali i vantaggi e gli svantaggi anche nel fotografare ad esempio un panorama? O da f32 non si avvertirebbe comunque la differenza? O ci sarebbero svantaggi un senso di rumore da tempi troppo lunghi?
So che non e semplice come argomento ma mi piacerebbe che qualcuno mi desse gentilmente delle delucidazioni....grazie.
tribulation
non c'ho capito niente ma secondo me c'hai ragione
larsenio
QUOTE(robertozanisi @ May 8 2011, 02:04 PM) *
..
So che non e semplice come argomento ma mi piacerebbe che qualcuno mi desse gentilmente delle delucidazioni....grazie.

a valori superiore di f10 l'immagine deteriora, anziché essere nitida diventa morbida perde di contrasto e nitidezza ecco che non si deve mai usare un diaframma troppo chiuso. Per le macro è differente smile.gif

Per i banchi ottici non saprei risponderti ma credo che c'entri anche la dimensione del sensore.
Lucabeer
Sulle reflex, diaframmi troppo chiusi provocano diffrazione.

In particolare, su DX l'immagine si deteriora avvertibilmente a causa della diffrazione già da f/11 in su.
Su FX/pellicola 35mm si deteriora da f/16 in su.

Ne risulta che diaframmi molto più chiusi sarebbero completamente inutili: anche se esistesse un obiettivo Nikon che chiudesse fino a f/90 (!!!!!!!!!), i trascurabili vantaggi dati dalla maggiore profondità di campo sarebbero completamente vanificati dalla diffrazione, che renderebbe le immagini morbide, impastate, inutilizzabili.

Su formati maggiori, come appunto su un banco ottico, si usano diaframmi più chiusi perchè maggiore è il formato del supporto (pellicola grande formato o dorsi digitali professionali) minore è l'effetto della diffrazione e quindi ha senso usare quei diaframmi.
bergat@tiscali.it
....e anche perchè su un banco ottico un obiettivo con luminosità 1,4 vorrebbe dire un obiettivo mostruoso come grandezza. Ricordiamoci che a parità di diaframma, la profondità diminuisce all'aumentare del formato del sensore. Per cui che validità avrebbe un 50 mm su un banco ottico 18x24cm con un diaframma 5,6 se a 1,5 mt la profondità di campo è ad esempio 2 cm?
robertozanisi
Grazie molte della spiegazione....... adesso anche con cavalletto evitero Chiusure estreme....
robermaga
QUOTE(robertozanisi @ May 9 2011, 10:51 AM) *
Grazie molte della spiegazione....... adesso anche con cavalletto evitero Chiusure estreme....

Con le ottiche generiche non andrei mai oltre gli 11. Paesaggi sempre (o quasi) f5,6 o 8 perchè in genere sono i migliori.
Per i macro il discorso cambia. Credo (e mi piacerebbe che il discorso fosse approfondito), che pur soffrendo di diffrazione, questa sia compensata dalla loro maggior ottimizzazione ai diaframmi chiusi dal punto di vista delle nitidezza. Uso tranquillamente il mio 60 AFD a f16 e talvolta a 22 con risultati che mi soddisfano, ma pure questo da la maggior nitidezza a f5,6.

Ciao
Roberto
DarioScire
QUOTE(Lucabeer @ May 8 2011, 03:06 PM) *
Sulle reflex, diaframmi troppo chiusi provocano diffrazione.

In particolare, su DX l'immagine si deteriora avvertibilmente a causa della diffrazione già da f/11 in su.
Su FX/pellicola 35mm si deteriora da f/16 in su.

Ne risulta che diaframmi molto più chiusi sarebbero completamente inutili: anche se esistesse un obiettivo Nikon che chiudesse fino a f/90 (!!!!!!!!!), i trascurabili vantaggi dati dalla maggiore profondità di campo sarebbero completamente vanificati dalla diffrazione, che renderebbe le immagini morbide, impastate, inutilizzabili.

Su formati maggiori, come appunto su un banco ottico, si usano diaframmi più chiusi perchè maggiore è il formato del supporto (pellicola grande formato o dorsi digitali professionali) minore è l'effetto della diffrazione e quindi ha senso usare quei diaframmi.


QUOTE(robermaga @ May 9 2011, 12:03 PM) *
Con le ottiche generiche non andrei mai oltre gli 11. Paesaggi sempre (o quasi) f5,6 o 8 perchè in genere sono i migliori.
Per i macro il discorso cambia. Credo (e mi piacerebbe che il discorso fosse approfondito), che pur soffrendo di diffrazione, questa sia compensata dalla loro maggior ottimizzazione ai diaframmi chiusi dal punto di vista delle nitidezza. Uso tranquillamente il mio 60 AFD a f16 e talvolta a 22 con risultati che mi soddisfano, ma pure questo da la maggior nitidezza a f5,6.

Ciao
Roberto



grazie.gif

ho imparato cose nuove !!!

grazie.gif
robermaga
QUOTE(robermaga @ May 9 2011, 12:03 PM) *
Credo (e mi piacerebbe che il discorso fosse approfondito), che pur soffrendo di diffrazione, questa sia compensata dalla loro maggior ottimizzazione ai diaframmi chiusi dal punto di vista delle nitidezza. Uso tranquillamente il mio 60 AFD a f16 e talvolta a 22 con risultati che mi soddisfano, ma pure questo da la maggior nitidezza a f5,6.

Ciao
Roberto

Non ti fidare troppo, come ho sottolineato ho scritto"credo". Forse cose lette qua e la ma non ne sono sicuro.

R.
larsenio
QUOTE(robermaga @ May 9 2011, 12:03 PM) *
Con le ottiche generiche non andrei mai oltre gli 11. Paesaggi sempre (o quasi) f5,6 o 8 perchè in genere sono i migliori.
Per i macro il discorso cambia. Credo (e mi piacerebbe che il discorso fosse approfondito), che pur soffrendo di diffrazione, questa sia compensata dalla loro maggior ottimizzazione ai diaframmi chiusi dal punto di vista delle nitidezza. Uso tranquillamente il mio 60 AFD a f16 e talvolta a 22 con risultati che mi soddisfano, ma pure questo da la maggior nitidezza a f5,6.

Ciao
Roberto

per le ottiche macro il discorso cambia, ovviamente smile.gif
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