QUOTE(dario74xyz @ May 27 2011, 07:37 PM)

Ingrandimento full detail : 2.2 MBEccola su Clikon! Con qualche modifica rispetto alla prima postata.
Rispondendo a Dimapant: si ho scattato in raw, con esposizione in modalità matrix.
Dopodichè ho in questa ultima versione:
- diminuito l'esposizione di 1.1 step (questo leggendo sul forum intensifica i colori del tramonto)
- ho applicato il pictrure control LS, sempre per avere un po' di vividezza in più
- nitidezza +2 (mi da l'idea che sia migliore...)
- dettagli alte luci +14 per fare vedere le nuvole a destra
- dettagli in ombre + 45 per mostrare le case
Capisco che ho bruciato il cielo a destra. Se avessi misurato in spot in quel punto, magari sottoesponendo di 1.3 o 1.6 (ho letto da qualche parte nel forum che -1.6 EV sul bianco è al limite della bruciatura) le cose sarebbero migliorate? è un problema dell'esposizione matrix, per cui io mi sono fidato dell'esposimentro e invece avrei dovuto fare da me con lo spot, causa forti contrasti?
Altra domanda : è veramente necessario come dice Dimapant fare elaborazioni pesanti su uno scatto come questo con ViewNX2? Vi dico la verità che certe foto che vedo (per esempio di tramonti) mi paiono quasi finte, irreali. Magari belle, ma irreali.
A me piacerebbe riuscire a rendere i colori che ho visto. Non è possibile farlo solo agendo sui giusti parametri, e ovviamente su una foto di base corretta (ehm...con il cielo non bruciato....)??
Ciao
Dario
In digitale la situazione è completamente diversa dalla pellicola e bisogna realizzare che in fase di scatto noi NON scattiamo una fotografia, ma catturiamo un insieme di dati che contengono un numero praticamente infinito di fotografie, e che poi saranno convertiti in UNA fotografia, e la foto è quella che scegliamo noi in fare di conversione del RAW.
Il RAW NON è una fotografia, dato che non è un file immagine e non è associato ad uno spazio colore: il RAW è solo un pacco di dati che permette di ricostruire un'immagine della realtà con una certa precisione geometrica e di cromatismo, data dalla sua profondità di bit.
Maggiore è la profondità di bit, maggiore è la precisione di ricostruzione della realtà, dunque scatta in RAW alla massima profondità di bit ammessa dala tua fotocamera.
Quando vai a fare la conversione del pacco di dati in un file immagine, Tiff o Jpeg che sia, con i comandi del convertitore di RAW ( luminosità, saturazione, bilanciamento del bianco, etc), tu, delle infinite immagini contenute nel RAW, ne scegli una, E' UNA SCELTA TUA, che puoi fare tu direttamente con un convertitore di RAW esterno e successivo fotoritocco, oppure farlo fare direttamente alla fotocamera dicendogli quale vuoi, ovvero settando un certo Controllo Immagine.
In fase di scatto tu devi catturare il massimo segnale possibile, la maggior informazione possibile, senza perdite: avendo la maggior quantità d'informazione possibile, ossia hai registrato il maggior numero di foto possibili dentro quel RAW, hai maggiore libertà operativa in fase di realizzazione dell'immagine, ossia ne puoi scegliere una tra un numero il più alto possibile di immagini catturate in quel RAW.
Come si fa a catturare la maggior informazione possibile?
- NON bruciare i bianchi.
In altre parole, mai sovraesporre da bruciare i bianchi, dato che dove hai bruciato ti ci viene una patacca bianca (lì, nella patacca hai perso informazione) e non la recuperi più. anche se la colori di grigio è brutta e si vede, rovini la fotografia.
- NON sottoesporre.
Se sottoesponi, perdi parte delle alte luci, i bianchi molto chiari e nei due diaframmi sotto la bruciatura dei bianchi, sta il 75% del segnale utile, la fotografia è fatta, in pratica da quei due diaframmi come segnale utile, e gli altri sono di completamento, contengono ben poco segnale.
In foto tipo la tua, ad alto contrasto, esporre per le luci, e di solito la fotocamera, se va bene, lo fa da sè, non brucia i bianchi, espone bene.
Dopo, in fase di conversione del RAW e fotoritocco, schiarisci le ombre e l'immagine viene bene: le fotocamere moderne hanno tanta dinamica, ossia hanno tanto segnale nelle ombre, e le puoi schiarire anche molto senza fare danni palesi.
MAI sottoesporre in fase di scatto, rovini la fotografia, dato che perdi proprio il segnale sui toni chiari, le alte luci, proprio dove c'è la maggior quantità di segnale utile, e perdi segnale nelle ombre (perdi dinamica, luce, e cromatismo, colore, nelle ombre): se vai a schiarire le ombre di una foto sottoesposta, ti vengono fuori colori con slittamenti verso il verde- marroncino , brutti, e ti compare del rumore, perdi definizione.
Come schiarire le ombre? qui si va sul fotoritocco.
I metodi sono tanti, e dipendono dal programma di fotoritocco usato e modo di lavoro, non sta a me dire quale devi usare.
Altre cose:
- più alzi gli ISO e PEGGIO va la fotocamera, TANTO peggio, ANCHE SE NON COMPARE IL RUMORE.
Ad alti ISO perdi dinamica e colore, e TANTO, il sensore e l'elettronica di macchina fanno quello, che ti piaccia o no, dunque riduci il pacco di dati del RAW, ti seghi parte delle foto che ficchi nel RAW allo scatto, le perdi: cerca sempre di scattare agli ISO più bassi possibile.
-MAI strozzare l'ottica se non ce n'è bisogno.
A diaframmi tanto chiusi:
- l'immagine s'impasta per diffrazione
- ti si allungano i tempi di scatto e rischi il mosso
- sei costretto ad alzare gli ISO. la fotocamera va peggio
In altre parole, ti freghi con le tue mani, ed oltretutto in cambio di... nulla, e la cosa non è per nulla intelligente.
chiudi il diaframma al minimo valore per avere la profondità di campo che vuoi, ma non lo strozzare, in cambio solo di danni
Fai un po di pratica con la conversione del RAW ed il fotoritocco, su albe e tramonti, se vuoi colori vividi o delicati che siano, il RAW te li cattura, ma sei tu che li devi tirar fuori, e ci vuole del fotoritocco, sempre, altrimenti ti vengono fuoiri colori slavati, quello che a te ti sembra bello, coinvolto dal momento (ci lavorano tutti e cinque i sensi e ti coinvolgono) quando lo guardi con un solo occhio (la fotocamera ne ha uno) e basta può essere e tante volte è, banale, dunque va ripreso e reso come lo abbiamo dentro noi, la bravura del fotografo e fare un'immagine che mostri agli latri quello che avevi DENTRO tu al momento dello scatto.
La realtà. in fotografia, NON esiste: quello che mostri agli altri, o a te stesso, (io fotografo per me, ad esempio) non è altro che la TUA interpretazione di quella realtà, e l'interpretazione la scegli tu.
E la scelta si fa da un pacco di fotografie che interpretano diversamente quella realtà, il RAW, con mani e cervello, il fotoritocco.
Io vado a fare anche paesaggi all'alba, con altri, e siamo fianco a fianco a scattare ed è impressionante come dallo stesso scatto, con ben poche differenze, dato che le inquadrature sono molto spesso del tutto simili tra di noi, ciascuno poi tiri fuori delle immagini diverse, per colori, luci, contrasto, e tutte reali, della stessa inquadratura.
Se vai a vedere un tramonto con la ragazza, tu provi delle sensazioni,, le tue, e lei ne prova altre, altrettanto gradevoli, ma non saranno mai le stesse tue, e la fotografia riflette sempre questa diversità.
Arriverò a casa, spero, tra un po' e poi ti posto un'alba, o meglio....... la mia interpretazione di quell'alba!
Saluti cordiali
Alessandro