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F.Giuffra
Un mio amico ha preso una attrezzatura professionale con una nitidezza notevole e si è accorto che nei ritratti stretti la profondità di campo è molto ristretta, sopratutto se si guardano le foto ai massimi ingrandimenti.

Gli ho consigliato di usare le tabelle della PDC per farsi una idea della situazione, peggiorata dal fatto che se chiude troppo il diaframma gli effetti della diffrazione vengono mostrati benissimo.
Ha visto sulle tabelle che aumentando la distanza dal soggetto la pdc aumenta, vero, ma pure l'angolo di campo ripreso, il soggetto occupa solo una piccola parte del sensore, praticamente quello di una compattina, che sappiamo avere più pdc ma la risoluzione scema, quindi l'immagine va ritagliata come se usassimo una macchina con sensore più piccolo. Ovviamente se la risoluzione è abbondante, e lo è ogni anno sempre più, è una strada possibile. Una altra potrebbe essere quella di chiudere il diaframma e poi ridurre la risoluzione e quindi pure la visibilità degli effetti della diffrazione, ma in sala posa questo richiede flash più potenti o iso peggiori.

Ecco una piccola prova pratica fatta molto approssimativamente per vedere come con la stessa ottica e diaframma allontanandosi e croppando un po' si possa ottenere un po' più pdc a spese di un po' di risoluzione.
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Qualcuno ha pure pensato che un grandangolo ha più pdf, ma per avere la stessa inquadratura devo accorciare la distanza, quindi le due varianti si annullano e perciò cambia solo la deformazione prospettica che coi grandangoli peggiora.
Eccovi una foto di esempio fatta un po' frettolosamente, forse una parte è tutta meno contrastata e sembra tutta un po' meno a fuoco, ma nonostante le piccole differenze mi sembrano confermare che la pfc sia pressoché simile.
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Il mio ragionamento fila o c'è qualche errore di base?

grazie.gif
enricomarzico
è lo schiacciamento dei piani che è diverso!
Attilio PB
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 5 2011, 05:47 PM) *
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Il mio ragionamento fila o c'è qualche errore di base?

grazie.gif


Ciao Fabrizio,
il tuo ragionamento fila benissimo, l'abbassare il rapporto di riproduzione era una delle tecniche che si usava (e si usa) nello still life con il banco ottico, quando si aveva a disposizione una lastra di dimensioni assolutamente generose e scattare da una distanza maggiore permetteva di non dover ricorrere a basculaggi enormi per tenere tutto a fuoco pur mantenendo una qualità finale decisamente valida. Uno dei motivi per cui sul medio formato si trovano sensori dalle risoluzioni cosi' elevate è proprio questo, si puo' fare still life con rapporti di riproduzione minori, tenendo tutto a fuoco e rimanendo lontani dai limiti di diffrazione, il tutto con una quantità di dettaglio finale ampiamente più che sufficiente per qualsiasi utilizzo.
Questo naturalmente causa un cambiamento della prospettiva, ma già lo sai wink.gif
Ciao
a.
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