Gli ho consigliato di usare le tabelle della PDC per farsi una idea della situazione, peggiorata dal fatto che se chiude troppo il diaframma gli effetti della diffrazione vengono mostrati benissimo.
Ha visto sulle tabelle che aumentando la distanza dal soggetto la pdc aumenta, vero, ma pure l'angolo di campo ripreso, il soggetto occupa solo una piccola parte del sensore, praticamente quello di una compattina, che sappiamo avere più pdc ma la risoluzione scema, quindi l'immagine va ritagliata come se usassimo una macchina con sensore più piccolo. Ovviamente se la risoluzione è abbondante, e lo è ogni anno sempre più, è una strada possibile. Una altra potrebbe essere quella di chiudere il diaframma e poi ridurre la risoluzione e quindi pure la visibilità degli effetti della diffrazione, ma in sala posa questo richiede flash più potenti o iso peggiori.
Ecco una piccola prova pratica fatta molto approssimativamente per vedere come con la stessa ottica e diaframma allontanandosi e croppando un po' si possa ottenere un po' più pdc a spese di un po' di risoluzione.
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Qualcuno ha pure pensato che un grandangolo ha più pdf, ma per avere la stessa inquadratura devo accorciare la distanza, quindi le due varianti si annullano e perciò cambia solo la deformazione prospettica che coi grandangoli peggiora.
Eccovi una foto di esempio fatta un po' frettolosamente, forse una parte è tutta meno contrastata e sembra tutta un po' meno a fuoco, ma nonostante le piccole differenze mi sembrano confermare che la pfc sia pressoché simile.
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Il mio ragionamento fila o c'è qualche errore di base?
