QUOTE(banzai85 @ Jul 4 2011, 11:03 AM)

...dare qualche delucidazione, sui limiti cui ci si può spingere, sugli eventuali software utilizzati/consigliati, ecc...
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1) Il limite dipende dalla qualità che si pensa di ottenere in base all'output. Se si deve stampare un cartellone pubblicitario di 5x4m si può andare su un centinaio di PPI vista la distanza da cui viene visto. Quindi conviene chiedere in caso di dimensioni particolari quale risoluzione (PPI e non DPI) la stampa richiede. Per le normali foto 13x18 e 10x15 qualsiasi fotocamera fornisce ampi margini a meno di un ritaglio tipo francobollo. Per le 20x30 e a meno di ritagli notevoli, si hanno ottimi margini con la maggior parte delle reflex in commercio. In generale non conviene comunque ricampionare personalmente a meno di non volere applicare una maschera di contrasto specifica per la stampa voluta e per la risoluzione nativa della stampante (le stampanti come sapete stampano sempre e solo da una risoluzione fissa).
2) Software: un ottimo interpolatore è per Photoshop è BlowUp (lo ritengo il migliore). Un altro molto buono è Genuine Fractals. Costicchiano però danno risultati professionali. Ma anche il normale algoritmo Bicubic Smoother di Photoshop offre risultati molto validi. E non interpolate "incrementalmente al 10%" o scem..ze simili, sono leggende metropolitane. Ci sono poi tanti software più o meno costosi ma non sempre qualitativamente validi. Pochi analizzano il risultato dell'interpolazione pixel per pixel del resto. L'importante, come detto prima è non interpolare se non si conosce ESATTAMENTE la risoluzione nativa di stampa, altrimenti il driver ricampiona comunque.
Spero che sia una risposta sufficentemente "mirata" come desiderato.
Massimo