QUOTE(Ripolini @ Jul 5 2011, 11:06 PM)

Intendevi 21 + 35 + 100 (ZF.2) ....
Migliore non so. Anche il 21 ha i suoi difetti.
Sicuramente il 21 è migliore del 20 AFD, da quel che ho visto qui (e da quel che ho visto del mio 21).
Anche a parer mio. Non l'ho preso solo per motivi di peso e ingombro (e un po' anche di lente frontale, ma è quello non è un grosso problema).
Forse Elio si riferisce alla resa in asse (al centro). Ma a me, personalmente, di un affare che copre 94° di angolo di campo inquadrato ma che va benissimo al centro importa assai poco. I miei fotogrammi FX misurano 24x36 millimetri. Millimetri, non micrometri.
No, parlavo della resa a 15 mm dal centro. E' in quella zona che ho notato l'aliasing a 103 lp/mm, che si verifica ovviamente anche al centro. Del resto anni fa postai vari esempi da D700, D3x e da film scansionato a 5400 dpi. La prova di TF è un'altra testimonianza. In quel caso, volendo massimizzare la media degli IQ, il collaudatore ha fortunatamente (fortunosamente per me) trovato il piano di MAF giusto.
La correzione del 20 AFD è particolarissima, molto elevata e costante fino a 16-18 mm dal centro, a seconda dell'apertura, poi la curvatura di campo piega leggermente verso l'infinito verso gli angoli. Come ho spiegato centomila volte, un superwide di qualità ha una caratteristica di defocus particolare: da una certa distanza in poi (inferiore a quella vera) il punto non si "strizza" più al centro. L'autofocus, spazzando la scala metrica, trova valori quasi uguali di microcontrasto tra l'infinito e a questo punto e "deve" scegliere un punto di MAF a caso, creando quindi quasi sempre un backfocus effettivo, che si sente ai bordi, dove la PDC si riduce a causa della curvatura di campo e dei residui di astigmatismo e CA.
Per mettere a fuoco il 20 AFD, oltre al problematico Live View (dove devo ingrandire diversi punti in sequenza e "bollire" il sensore), vanno in genere bene lo stigmometro e, qualche volta l'AF a 51 punti, che calcolano un discreto compromesso. Sconsigliabile invece l'oculare DG-2, miracoloso con i 14 Samyang e Nikkor.
Un'altra maniera, valida soprattutto con i vetrini K e K3 su FE e FM3a, è quella di osservare lo "scintillio" sul matte in zona mediana, oltre il cerchio dell'esposimetro, sintomo di aliasing sulla grana del vetrino: quando l'aliasing appare con la massima intensità, l'immagine spacca il capello. In pratica la scelta tra queste modalità diventa molto rapida.
Con il 20 AFD è istruttivo vedere che cosa succede ai bordi durante la MAF: in certi punti la sfocatura tangenziale è alta e quella sagittale molto bassa, in altri le due sfocature vanno a quasi egauagliarsi, con la D700 a un certo punto esplode l'aliasing di colore (forma di CA) del sensore. Questo punto va bene per le DSRL, in quanto l'immagine dopo la correzione CA in-camera o di Capture NX2 risulta nitidissima.
In generale, questo comportamento è ideale su forti ingrandimenti per un superwide, simile per certi versi a quello degli Zeiss ZF 28 e 35, per esempio. Su un'immagine 30 x 45 cm dopo PP se la risolvenza è inferiore nelle zone centrali e mediane la partita è persa in partenza, anche a causa della vignettatura intrinseca, che concentra inconsciamente l'attenzione. Si possono impegnare anche 4500 LW/PH su strutture orientate a 45° sul 30 x 45 cm a 254 dpi, non dimentichiamolo.
Su un superwide la risolvenza di punta è decisiva. Se io faccio vedere le foto a un panel indipendente, tutti guardano le zone centrali e dimenticano gli angoli, se questi sono accettabili. Questo fenomeno mi si è ripresentato pari pari nella comparazione tra Samyang 14 UMC e 14-24: nesssuno dei testimoni, e neppure io, ha avuto preferenza per il "muddy" Nikon contro il brillante, aperto e definito Samyang, sebbene il "microcontrasto" del 14-24 al bordo/angolo fosse "visibilmente" superiore, pur non facendomi strappare i capelli.
Nella comparazione con l'Heliar Sw 15, che ha un microcontrasto a media-bassa frequenza alto ovunque e distorsione inesistente, ma anche un'imponente risolvenza entro ancora le 15 mm dal centro, qualcuno ha cominciato a notare il decadimento del contrasto generale verso il bordo delle ottiche per DSRL.
Questo non toglie che lo ZF 21 sia "migliore" e anche più "facile" da usare del 20 AFD. Il fatto è che con quell'ingombro io mi porto in borsetta una Zeiss Ikon o simile con due "simmetrici" indistorti e ultranitidi (15/25 per ora) + filtri e accessori. E potrei aggiungere uno ZM 21 o un Leica Elmar senza mai perdere un colpo sulle prestazioni, anzi... proprio ad uno come me che seleziona le dia in proiezione interessano distorsione, CA e risolvenza. Sulle stampine digitali o ottiche tutto è permesso.
A presto
Elio