QUOTE(nevefresca @ Aug 9 2011, 04:00 PM)

Mentre scrivo queste righe sul forum guardo mia figlia sul divano che sta guardando un cartone su DVD su tv LCD. Ecco l'incredibile divario frutto dei tempi che cambiano, invece quando avevo la sua età mi ricordo la TV in bianco e nero, ricordo che i programmi iniziavano ad una certa ora, i cartoni erano pochissimi e tralasciamo tutti gli aggeggi tecnologici che nemmeno la più fervida immaginazione avrebbe potuto nemmeno pensare.
Ecco, altro esempio che lì per lì non mi è venuto in mente di citare ma che già avevo considerato: perchè la TV deve trasmettere ininterrottamente 24/24h? E' una forzatura, è innaturale, il dover propinare continuamente al telespettatore "qualcosa", anche a costo di sceneggiare vere e proprie boiate. Se anche la TV funzionasse a ritmi prestabiliti, un tot di ore per ogni terzo della giornata (per accontentare anche chi ha bioritmi differenti), non si assisterebbe al riciclo del riciclo delle idee e si avrebbe una visione sicuramente più salutare.
Altro esempio, e questa volta si gioca in casa: molti di noi fotoamatori spesso apriamo topic lamentandoci di non sapere più cosa fotografare e/o periodi di magra sui soggetti. Io ho raggiunto la pace dei sensi a tal proposito: ma è davvero necessario dover fotografare tutto e tutti ad un ritmo forsennato, lo stesso che si mette in dubbio nell'oggetto del topic? Il digitale ha elevato non solo la velocità di visione ed apprendimento, ma anche la "fame" di soggetti. Ma prendiamocela comoda, diamine! La vita va avanti, di soggetti ce ne saranno sempre, perchè svuotare a tutti i costi adesso e subito il paniere delle idee dovendosi poi, appunto, sorbire malesseri da bonaccia fotografica? E di anni io ne ho 24, pertanto non parlo per vita vissuta.
QUOTE(Maicolaro @ Aug 9 2011, 04:13 PM)

Prova a spiegarglielo ad un cinese o ad un indiano che devono tirare il freno a mano... Quello che per noi (occidente) è crisi per un'altra rilevante fetta di mondo è un momento di fortissima crescita economica e sociale.
Secondo me più che pensare di tirare il freno a mano faremmo bene a rimetterci a correre e pure veloce se non vogliamo essere nel giro di pochi hanni colonizzati economicamente dai tanti paesi emergenti che viaggiano a ritmi di crescita 10 volte superiori al nostro.
Un saluto
m.
In linea di massima condivido l'intervento, ma ti spiego perchè non è cosi, ovviamente dal mio punto di vista: noi siamo all'apice, ed è per questo che dovremmo rallentare, rivedere tanto la nostra velocità di sviluppo quanto i consumi. Dovremmo piuttosto ristrutturare ciò che abbiamo e convertirlo per l'ottimizzazione (energia verde, tanto per fare un esempio.)
I Paesi in via di sviluppo invece.. beh, devono appunto potersi sviluppare. Imparando dagli errori di chi li ha preceduti, però. Leggi la Cina, che si è espansa e continua ad espandersi ad un ritmo incalcolabile dopo aver fatto storicamente la gnorri nel proprio feudalesimo fino a quando non si è resa conto con la forza dell'evidenza che il mondo era in rivoluzione industriale.
Ma la soluzione non è certo correre più di loro, perchè a quel punto avremo una guerra per risorse che il pianeta non potrà più sostenere per tutti allo stesso livello di domanda.