Piano americanoIl piano americano accorcia al soggetto sopra le ginocchia. Ha la sua origine con le pellicole dell’ovest, e da allora in poi si cominciò a parlare di questo piano come tale. È apparso perché si voleva un tipo di piano medio che catturasse al soggetto con spreco dello sfondo ma che permettesse di vedere come sfoderava il revolver. Questo piano non è troppo comune, quindi il nostro cervello inconsciamente non riconosce il taglio sulle ginocchia come qualcosa di naturale, per quello è abbastanza normale che qualcosa non scatti nelle prese di questo tipo. Se vogliamo aggiustare l’immagine, potremmo utilizzare questo piano per catturare ai due soggetti, ma in questo caso lo sfondo rimarrà totalmente tappato ed è possibile che la scena rimanga strapiena di persone. L’orientamento naturale di questo piano è verticale.
il piano medioL’altro tipo di piano intermedio è il piano medio. Come il suo nome indica, è il piano intermedio per eccellenza, e comincia ad essere considerato un piano di ritratto. Con questo tipo di piano, cediamo più importanza ancora agli aspetti emozionali del soggetto. In questa occasione tagliamo ai personaggi dall’alto della cintura. Su questo piano influirà il fatto di fare la fotografia su formato verticale o orizzontale. Scegliendo il primo caso, il personaggio occuperà la gran maggioranza della scena e lo sfondo passerà inosservato -comincia ad essere utile applicare una sfocatura sullo sfondo a partire da questo punto.
Se scegliamo un’inquadratura orizzontale, entrerà in gioco l’aria, posto che il soggetto in sé occuperà qualcosa di meno della metà della scena. Così, in questo caso esistono molteplici fattori da prendere in considerazione; lo sfondo può non essere sfuocato a seconda del protagonismo che vogliamo dare al soggetto; terremo in considerazione la posizione del personaggio, cercando di evitare piani totalmente frontali, cercando posizioni in un angolo rispetto alla fotocamera in funzione della disposizione dell’aria della presa e una partecipazione rilevante delle braccia.
Mettendo a fuoco vicino:
Iprimi piani[B]
I primi piani sono quelli che centrano totalmente la loro attenzione sul soggetto. Portano una grande carica emotiva e sono perfetti per catturare i sentimenti che, utilizzando i piani più ampi, passerebbero inosservati. Contiamo su tre tipi: il primo piano, il primissimo primo piano e il piano dettaglio.
Il primo piano è quello perfetto per il ritratto del viso. Ingrandisce il dettaglio e minimizza l’insieme della scena, eliminando una volta per tutte l’importanza dello sfondo. È estremamente utile ricorrere a inquadrature verticali, riservando le orizzontali per quando prendiamo immagini nelle quali il viso si accompagna con gesti delle mani o vogliamo giocare con l’aria dell’immagine.

Il primissimo primo piano
Il primissimo primo piano ha un enorme impatto visivo. È molto legato all’emotività e permette di centrare lo sguardo su un piccolo frammento della realtà. I dettagli si catturano con speciale facilità, e qualsiasi piccolo errore apparirà esaltato, ciò che può inutilizzare completamente la nostra ripresa. Questo tipo di piano di solito elude lo sfondo -omettendolo totalmente, anche- per quello che la scelta di un’inquadratura orizzontale o verticale dipenderà quasi in esclusiva dal fotografo.

[B]piano dettaglio Il piano dettaglio è il piano più vicino. Come succederebbe con un altro tipo di piani, il contesto della scena definirà che si tratta di un piano dettaglio oppure no. In questo modo, un’immagine della torre Eiffel può essere un primo piano della torre o un piano dettaglio della città. Questo tipo di piani sono difficili da impiegare con abilità, dato che possono confondere lo spettatore non facendo alcun riferimento né all’ambiente né al proprio soggetto. I dettagli si ingrandiscono al massimo e la carica emozionale raggiunge il suo punto culminante.
Ti saluto
Michele