QUOTE(robermaga @ Nov 5 2011, 12:53 PM)

Non capisco questo discorso sul 17-50 (Tamron immagino). E' una buonissima ottica, ma il solo vantaggio rispetto al 18-70 è la luminosità che per i paesaggi non serve.. L'altro ai diaframmi comuni non è certamente inferiore e in più arriva a 70.
Prendi tutti i filtri che vuoi, ma come ti hanno raccomandato per il paesaggista quello che è importante è il treppiede. Vai avanti di 18-70 e quando ti sarai fatto un po' di esperienza capirai da solo quale ottica ti serve. Non necessariamente un grandangolo..... i paesaggi si fanno con tutto, compresi i tele. Questo col 70-300VR:
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Buone foto
Roberto
Ciao, mi inserisco qui per rispondere al post iniziale, perchè mi sembra che il post di robermaga ti abbia già detto delle cose importanti, per dirti come la vedo io in proposito.
Non conosco bene le due ottiche di cui parli, probabilmente se accorci le focali (il senso semmai è per quel mm, dai 18 ai 17, che ai grand'angolo contano e tanto) è perchè vuoi spingerti verso inquadrature,
cioè composizioni, in cui sia maggiormente evidente la prospettiva grandangolare. O forse perchè, dalle recensioni e dai dati tecnici (resa ottica come aberrazione cromatica, MTF, vignettatura ed, in generale, 'fedeltà' dell'ottica e nitidezza) sei portato a preferire quel 17-50 al 18-70. Perchè fuori da queste motivazioni io penso che forse dovresti scindere le due problematiche che sottoponi, cioè il problema dell'esposizione della scena e quello delle focali.
Sul primo problema ho letto che diversi fotografi paesaggisti si avvalgono proprio dei filtri GND, proprio perchè tendono a risolvere diverse problematiche di differenza notevole (anche 4 stop, a volte) tra zone scure ed alte luci. Potrei consigliarti qualche lettura (
http://www.dreamerlandscape.com/articles/16/), e qualche visione di fotografie (un fotografo che apprezzo è per es
Sicily Landscape - Salvo Orlando), per ragionare sulla composizione e sulla luce che vuoi adoperare per comporre il tuo scatto.
Perchè non devi dimenticare che, psicologicamente, una foto è considerata bella se è "ben equilibrata". Che cosa questo voglia dire sta a te giudicarlo in base alla scena. Se fotografi in pieno giorno, con luce forte e diretta, saranno, fra le altre cose, i contrasti e la "ricchezza" dei colori, oltrechè una giusta composizione prospettica, a rendere "fotograficamente interessante" il tuo scatto o no.
Se fotografi in luce debole, come ad un alba o una luce radente ed ambrata di un tramonto sarà proprio il rendere le tonalità e quella luce, più che il possedere nella scena pixel che facciano spaziare un istogramma dal nero al bianco, a rendere interessante lo scatto.
Allora il mio consiglio vuole essere questo: fermati a riflettere. Cosa stai cercando? Sei incuriosito dalle prospettive maggiormente grandangolari? Allora forse non risolverai con un 17 e nemmeno un 16mm (attenzione a valutare anche le distorsioni, a queste focali) ma dovresti passare all'uso di un "full frame".
E se non puoi permetterti l'acquisto di una D700 puoi sicuramente permetterti l'acquisto di una validissima F80 o superiore (ma la F80 l'ho avuta e posso assicurarti che è eccezionale), un ottimo 18-35 Nikon IF-ED (che possiedo), un buon treppiedi solido, stabile e con una buona testa a tre vie, che ti costringerà a rallentare e pensare soprattutto di più nella composizione, e delle ottime pellicole professionali da 160ISO. Io ancora lo faccio, anche se certo, non è facile trovare chi sviluppa "come una volta", rendendo giustizia a pellicole usate, solo 10 anni fa, da fotografi paesaggisti di tutto rispetto.
Se invece il problema che avverti di più è che nelle tue foto non riesci "ad esporre tutto correttamente", perchè ci sono troppi stop di differenza nella scena, allora il mio suggerimento è, se in quello scatto non risolvi con l'uso dei GND, di fermarti ancora una volta a riflettere e pensare quale sia la composizione o la parte della scena che vuoi raccontare, in che modo e soprattutto
perchè.
La foto che robermaga ha allegato è proprio l'esempio di una foto di paesaggio molto bella che ha giocato su ben altro che sulla prospettiva grand'angolare o sull'avere 4 stop nella scena.
E su questo credo che la miglior palestra sia scattare, riflettere sul perchè uno scatto non ti convince (non è che è la composizione, piuttosto che le alte luci 'bruciate' a non convincerti?) o sull'esporre semmai sulla parte della scena che vuoi dettagliare di più.
Fregatene delle alte luci bruciate se vuoi raccontare il sapore delle ombre, magari isolale (a meno che non fotografi in controluce!

Ma eventualmente cambia inquadratura ...) o fregatene di non avere le ombre se vuoi concentrarti sulle 'sfumature di luce'; esponi direttamente a media centrale sulle alte luci e semmai alza di +0,3 o +0,7.
Se è vero che i "recuperi" (ed ormai anche i miracoli) si possono fare in PP non dimenticare che quello che non prendi col click non lo avrai mai. Photoshop o qualsiasi altro sw non potrà inventare quello che tu non hai messo, per cui cura al massimo la composizione, anche perchè perderai meno tempo possibile al PC

In ultimo, spesso trascurato, non dimenticare le tonalità e la fedeltà del colore di ciò che porti a casa dopo il click: bilanciamento del bianco e color casting voluti o da levare. Anche qui, ragionaci al momento dello scatto e rivedi, se serve, in PP, ma sempre senza stravolgere lo scatto se l'operazione è un "recovery" e non un'operazione creativa, dove sai bene cosa hai in mente e dove vuoi atterrare ...
Ultimissima cosa (e poi prometto che smetto di tediarvi con le mie papiriche

). Vuoi realizzare delle foto molto panoramiche? In quel caso dimenticati del grand'angolo! Usa il 35mm (che du Dx è pressochè un normale) e scatta, con treppiedi o con buona mano ferma, delle foto per comporre una panoramica con diversi scatti tutti a priorità di diaframma (per la profondità di campo). Usa poi un sw in PP per 'reincollarli" insieme e vedrai una bella visione ampia.
Spero di esserti stato utile