QUOTE(muay_jck @ Jan 13 2012, 11:46 AM)

Come sempre ottima tridimensionalità Simone.
Non voglio inquinare il topic, ma a me viene da considerare l'opposto. Se c'è un effetto prodotto da questa resa è proprio l'appiattimento dei volumi. Non discuto la foto (sicuramente ben eseguita), né il lavoro svolto in PP (pur non piacendomi la resa lo trovo impeccabile. Davvero un buon lavoro) solo l'effetto prodotto in termini di tridimensionalità.
Nel chiaroscuro la luce tende a portare fuori mentre l'ombra spinge indietro. Così (e non solo) si può dare un senso di tridimensionalità e profondità ad un'immagine bidimensionale. Questo discorso però è efficace quando i piani di luce e di ombra sono ben differenziati. I problemi della fotografia sono in parte gli stessi con cui si scontra la pittura perciò suggerisco di osservare un grande pittore (cito Velazquez e Rembrandt per dirne due), non per confronto con l'immagine di Favilli, ma per capire il discorso che sto facendo. Dalle opere si nota subito che i piani sono differenziati e la luce non si ripete. Il punto di massima luminosità è generalmente uno solo o limitatamente ripetuto. Ovvio che ogni parte, per avere volume, avrà una sua luce e una sua ombra, ma queste variano e posizionano ogni elemento su un piano diverso (tra l'altro è anche una questione di legge fisica). Ad esempio nei ritratti le luci sul naso e sulla fronte, che sono le parti più vicine all'illuminazione e più si estrudono nel volto, sono le maggiori e non si ripetono nelle altre parti. In questo modo il naso può uscire fuori e non risultare piatto.
Nella resa di Favilli, come in quella di Dave Hill (che apprezzo molto, ma solo per i suoi B/N), le luci sono praticamente tutte uguali o troppo simili e così pure le ombre. Ciò non permette una resa tridimensionale globale. Ad esempio la forte luce sul naso (a cui per altro non corrisponde un'ombra al di sotto rendendolo schiacciato) è uguale a quella sul labbro inferiore, che è la stessa sulle dita della mano destra, che è la stessa sulla spalla destra, che è la stessa sull'orecchio sinistro, che è la stessa sulle inserzioni dei muscoli sternocleidomastoidei sulle clavicole, che è la stessa sulla fossa creata tra questi, lo sterno e il pomo d'adamo, che è la stessa sul petto e così via. Le luci tutte uguali/simili pongono questi elementi sullo stesso piano, che è oggettivamente impossibile. Sicuramente il naso sarà su un piano più vicino a quello della spalla, come questa sarà su un piano diverso dall'orecchio ecc ecc. Insomma, a me dà tutta la sensazione di un cartonato stampato, altro che di una persona tridimensionale. Non voglio togliere niente all'immagine che, ripeto, è sicuramente ben gestita e ben prodotta. Contesto solo l'idea che questa resa produca un'immagine tridimensionale perchè (dico addirittura oggettivamente) non è così.