Partiamo dall'inizio?
Volo da Fiumicino =) Arrivo ore 8 circa (ora locale, le 6 del mattino in italia) nel villaggio a Kendwa Beach, zona settentrionale dell'isola, o meglio di una delle 50 isole di Zanzibar.
Meglio non parlare delle condizioni atmosferiche del primo giorno in cui una pioggia incessante ci ha accompagnato costantemente!
Saltiamo quindi al secondo giorno, che parte subito male con la pioggia a farlo da padrone ma intravediamo barlumi di speranza e soprattutto di sole =)

Ci possiamo avventurare quindi alla scoperta dell'acqua di Zanzibar, l'acqua dell'oceano indiano, ma prima perché non essere assaliti dai beach boys??
Questi beach boys sono ragazzi del posto che avevano bancarelle attaccate al nostro villaggio e come mettevi piede fuori dall'ombrellone facevano a gara a chi riusciva ad essere più convincente nella vendita dei souvenir!
Ci godiamo la giornata, con la macchina fotografica rigorosamente chiusa nella cassaforte della camera =) fino a quando dal mare, si alza un vento sinistro, delle nuvole decisamente cariche iniziano a spingere verso la spiaggia, non potevo perdere questo momento: gran corsa in camera e 3 scatti al pelo, subito prima di essere investiti da una vera e propria tempesta!


Finalmente il terzo giorno parve regalarci le gioie che ci aspettavamo con un bel sole! decidiamo quindi di fare una bella passeggiata alla scoperta delle zone limitrofe al villaggio..E' interessante constatare che 50 metri al di fuori già è Africa vera, con capanne di pescatori e decine, decine di bambini.
Armato di macchina fotografica, ho cercato di cogliere più espressioni possibili , nel limite del rispetto dei soggetti...










Veniamo adesso al cuore dell'isola, ovvero la capitale Stone Town! Città dalla storia tanto bella quanto triste...come molti infatti sanno, Zanzibar è stata in passato un enorme centro di smercio degli schiavi! una guida ci ha condotto in un seminterrato con 2 stanze davvero piccolissime dove ci stavano in una 75 donne e nell'altra 50 uomini, senza mai uscire per 2 settimane! un momento davvero impressionante.
Passiamo però ad altro e ci avventuriamo all'interno della città, che testimonia una povertà evidente, ma non esagerata! testimonia soprattutto la mancanza pressoché totale di igiene, a partire dal mercato, dalla vendita di latte (messo in bottigliette usate spesso chieste ai passanti) alla vendita di carne e pesce.
Il mercato regala colori e particolarità evidenti, dal punto di vista fotografico è davvero molto interessante.
L'igiene lascia a desiderare, l'odore è a dir poco insopportabile, ma il mercato della carne e del pesce offre spunti fotografici davvero interessanti, se avete la forza di resistere più di 30 secondi li dentro









Sono rimasto estremamente affascinato da questa città, piena di vita...è curioso constatare che nessuno fa nulla, ma vanno tutti di fretta


Dopo le 5 c'è chi finisce di lavorare e si dedica ad attività ludiche...questi personaggi estremamente appariscenti giocavano a domino in un modo curioso...ogni volta che mettevano giù una tessera la sbattevano sul tavolo con una furia pazzesca =)


Finita la giornata a Stone Town, la sera non ancora sazio degli scatti ottenuti vado sulla spiaggia del villaggio per scoprire se era vero che il cielo dell'Africa è indimenticabile...giudicate voi

E se anche il tramonto si rivelasse uno dei più belli del mondo...


Il penultimo giorno decidiamo di fare un altra escursione, il Safari Blu, in breve si fanno 1 ora e mezza di pulmino fino al sud dell'isola, 30 minuti di barca abbondanti per andare a fare snorkeling in mezzo al mare sulla barriera corallina...Una bellissima sorpresa mi ha fatto emozionare!

Pranzo poi in un isoletta dai colori da ricordare...

Arrivati all'ultimo giorno, decidiamo di avventurarci nella spiaggia vicina al nostro villaggio alla scoperta del fenomeno delle maree, già contemplato i giorni precedenti...Zanzibar infatti ha un particolare movimento delle maree con un dislivello dell'acqua anche di 3 metri in alcune zone dell'isola...
Sono entrato in acqua con tutta l'attrezzatura e infradito...con la melma che c'era sotto, se uno non mi avesse tenuto lo zaino sarei nell'acqua con migliaia di roba da buttare...meglio cosi

La fatica ci ha però ripagato con uno spettacolo molto originale...





Conclude qui il mio viaggio e il mio racconto...tutte le foto del viaggio le potete trovare nella galleria a QUESTO LINK
Commenti e critiche per migliorare accettatissime!!
Giacomo