La soluzione "vera", purtroppo, parte secondo me in casa Nikon dal 300 f/2.8 al quale aggiungere un moltiplicatore. Dico purtroppo, ovviamente, in riferimento all'investimento che questa scelta comporta.
La stabilizzazione è certo molto utile, ma non la enfatizzerei oltre misura, perchè l'equazione stabilizzato=non mosso non è così automatica...a meno che non si riesca a convincere il soggetto a mettersi in posa. Una maggior luminosità (meglio se, come nel caso del nuovo 300, affiancata dalla stabilizzazione) è una garanzia in più.
Anche la velocità di messa a fuoco è importante, ma anche qui è a mio avviso un errore generalizzare: dipende dal soggetto. Importantissima se si fotografano uccelli in volo o grossi mammiferi in campo aperto (che so, stambecchi al Gran Paradiso), ma a volte può capitare che l'Af debba essere addirittura disattivata. Succede quando si fotografa nella vegetazione fitta, per esempio

o quando sfondo e soggetto si combinano in un "tono su tono" che fa impazzire l'esposimetro.

L'immagine del Kudu maggiore, se ben ricordo, è stata scattata con un 80-200 f/2.8, quella del leone con uno zoom 200-400 universale. In entrambi i casi a mano libera, dal fuoristrada, con Af disattivato.
Diego