QUOTE(DUTUR @ Aug 16 2012, 05:50 PM)

A tutti quelli che dicono che non ci sono differenze: perchè allora se su una reflex formato 6x6 scatto una foto a f/5.6 (o f/8) ho una PDF minima? Equivalente (a occhio) a un f/1.8-2 di un formato DX?
Secondo me con il FX non si acquista luminosità, quella che è rimane tale, bensì si riduce di un po' la PDC rispetto ad un formato ridotto (DX). Per contro, avete mai visto i dati d scatto delle compatte?!
Un 50mm su DX o FX resta sempre un 50mm, la luminosità non cambia di certo, cambia l'angolo di campo inquadrato e la FOCALE EQUIVALENTE (che non è la focale), cambia anche la PDC perché è un parametro strettamente legato alla dimensione del sensore. Su una medio formato f/2.8 ti da una pdc ridottissima e uno sfocato che con la DX te lo puoi solo sognare, anche a diaframmi più chiusi come 4 o 5.6 la pdc è comunque poca ed infatti le medio formato sono famose per poter garantire contemporaneamente elevata qualità (data dal diaframma un po chiuso) e una piccola pdc (data dalla grande area sensibile).
Il formato FX non ti fa certo acquistare luminosità, anzi ne perdi perché per avere una decente PDC su di un volto di una persona se in DX usi f/2-2.8 senza troppi problemi su FX devi usare f/2.8-4, è palese per tutti che questo è un vantaggio dal punto di vista della nitidezza perché a f/4 gran parte delle lenti belle danno prestazioni elevate, ma perdi 1 stop di luce a pari PDC (stop che si guadagna abbondantemente con gli iso visto che la resa è migliore su fx).
Le compatte raramente superano f/8 perché oltre tale valore su una compatta domina la difrazione, ma anche su dx "non puoi" chiudere a f/22 mentre con una FX lo puoi fare senza troppi problemi, è fisica, più è grande il sensore e più puoi chiudere il diaframma senza avere problemi, sui banchi ottici si chiude fino a f/64, valore considerato limite per le ottiche e questo valore limite compare anche nel nome del famoso
"gruppo f/64"