Robert Flynt è un giovane fotografo americano. Il suo lavoro si basa essenzialmente sul montaggio. Ogni immagine è creata sovrapponendo due differenti strati. Lo scopo dichiarato della sua fotografia è reimmaginare il corpo umano come intersezione delle proprie e altrui strutture percettive: pratiche, estetiche, erotiche, scientifiche .... dando vita a un dialogo che di volta in volta può essere assertivo o ridicolo, oppure tutto quello che può stare nel mezzo.

Questa volta sono riuscito a linkare il suo sito ufficiale.

Sicuramente ha intrapreso un bel viaggio attorno e dentro l'uomo. Un viaggio dove gli elementi si combinano non in funzione ma per la creazione della figura. Una figura che viene trasfigurata ma mantiene intatta tutta la forza propositiva dell'uomo. Mi riferisco ai continui rimandi alle mani, ai genitali, splendido poi, nella prima galleria, il ritorno all'acqua, splendidi i 2 lottatori. Un bel lavoro complicato, introspettivo sicuramente, che rende l'uomo un animale da sviscerare, comprendere e ricomporre.
Bel link!

Eppure, se devo dirti la verità, io alla fine lo trovo un po' troppo intellettuale nel suo voler giustapporre .... certo, ottima tecnica - a me le sovrapposizioni non vengono per nulla naturali, tranne in rarissimi casi, ma come dire, sono io su io ...

Dalla mia pagina Flickr

giusto per capirci ...