Diversi anni fa era in vita un grandissimo fotografo/scalatore/esploratore americano che rispondeva al nome di Galen Rowell e che personalmente ammiravo molto.
Era solito portarsi in giro per il mondo, anche come unico obiettivo, lo scarsissimo ed assai bistrattato AF 28-80 che allora Nikon metteva in kit con i corpi entry-level e ne magnificava le doti di leggerezza, versatilità, economicità. Con esso realizzò dei veri capolavori della fotografia paesaggistica e numerosi servizi anche per il National Geographic. Ti invito a prenderne visione sul suo sito qui:
http://www.mountainlight.com/ .
Ricorda poi, solo per confronto con quanto offerto dal digitale oggi, che allora si scattava a pellicola invertibile con ISO compresi da 50 a 100 per le Velvia o 25 e 64 per il Kodachrome.
Credo che, se fosse ancora in vita, ora potrebbe tranquillamente girare con un 18-55 attaccato alla sua fotocamera DX.
Se resterai deluso dei tuoi scatti, prova a cercare cosa hai sbagliato, piuttosto che pensare subito che hai superato i limiti della tua lente.
Saluti
Roberto