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shutterman
salve a tutti, mi sto chiedendo quali siano le effettive differenze tra la professione di giornalista pubblicista e giornalista professionista. Attenzione non sto chiedendo i requisiti necessari per svolgere l' una o l' altra professione, ma voglio sapere se il pubblicista ha delle effettive limitazioni rispetto alla figura del giornalista professionista che comporta un iter formativo più articolato. PS : su wiki ho letto che il governo Monti ha proposto l'abolizione della figura di giornalista pubblicista, ma ancora non si sa quando entrerà in vigore questo regime.
buzz
Il giornalista pubblicista è colui che, secondo la legge italiana, svolge attività giornalistica non occasionale e retribuita ma che esercita altre professioni o impieghi (legge 69/1963, art. 1, IV comma) a differenza del giornalista professionista "che esercita in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista".
Indice

Spesso una ricerca su google è più rapida ed esaustiva del parere dei colleghi! smile.gif
Antonio Canetti
l'attività di publicista e il praticantato che avviene prima di diventare giornalista.


antonio
buzz
No, Antonio, il praticantato serve a diventare pubblicista.
poi se lavori in un giornale a tempo pieno sei considerato professionista, altrimenti resti pubblicista, puoi fare un altro lavoro, ma non puoi fare il caporedattore o il vice direttore.
shutterman
QUOTE(buzz @ Mar 18 2013, 09:49 PM) *
No, Antonio, il praticantato serve a diventare pubblicista.
poi se lavori in un giornale a tempo pieno sei considerato professionista, altrimenti resti pubblicista, puoi fare un altro lavoro, ma non puoi fare il caporedattore o il vice direttore.

oh ecco finalmente mi hai risposto, anche se in seconda battuta:) volevo sapere le differenti mansioni che potessero ricoprire i due ruoli.. Cmq la ricerca l'avevo già fatta ma non avevo trovato questa cosa del redattore/caporedattore. Comunque non è come dice Antonio ma in un certo senso non è nemmeno come dici te perché non basta lavorare a tempo pieno per essere professionista bisogna frequentare un biennio universitario o master riconosciuto dall' ordine o in alternativa fare i 18 mesi in redazione. Alla fine di queste due strade poi non si scappa dall'esame per essere iscritti all'albo professionisti. Grazie cmq, il dubbio che avevo era quello che mi hai chiarito nell'ultima risposta smile.gif
buzz
è necessario il lavoro, non il titolo.
Il master forse ti aiuta a trovare un impiego fisso in un giornale, ma è l'impiego fisso che ti fa diventare professionista, non il titolo.
Se un giornale ti assume anche se non hai il master, dopo il periodo di legge diventi professionista lo stesso.


DA WIKIPEDIA:

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 256 del 2 aprile 1971, ha definito con precisione la differenza tra "giornalista professionista" e "giornalista pubblicista": il primo è un operatore a tempo pieno del mondo dell'informazione mentre il giornalista pubblicista, pur svolgendo attività continuativa e retribuita, è un operatore non professionale a tempo parziale (cioè svolge un'altra professione come attività principale). Di conseguenza, i pubblicisti non possono ricoprire le qualifiche previste dal contratto di lavoro giornalistico (redattore ordinario, capo servizio, inviato, capo redattore e vice direttore).
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A differenza dei professionisti, non è prevista per il pubblicista alcuna prova di idoneità professionale,
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questo può trarre in inganno, ma non significa che devi avere un titolo particolare , a che devi superare un esame di idoneità
shutterman
QUOTE(buzz @ Mar 19 2013, 02:37 AM) *
è necessario il lavoro, non il titolo.
Il master forse ti aiuta a trovare un impiego fisso in un giornale, ma è l'impiego fisso che ti fa diventare professionista, non il titolo.
Se un giornale ti assume anche se non hai il master, dopo il periodo di legge diventi professionista lo stesso.
DA WIKIPEDIA:

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 256 del 2 aprile 1971, ha definito con precisione la differenza tra "giornalista professionista" e "giornalista pubblicista": il primo è un operatore a tempo pieno del mondo dell'informazione mentre il giornalista pubblicista, pur svolgendo attività continuativa e retribuita, è un operatore non professionale a tempo parziale (cioè svolge un'altra professione come attività principale). Di conseguenza, i pubblicisti non possono ricoprire le qualifiche previste dal contratto di lavoro giornalistico (redattore ordinario, capo servizio, inviato, capo redattore e vice direttore).
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A differenza dei professionisti, non è prevista per il pubblicista alcuna prova di idoneità professionale,
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questo può trarre in inganno, ma non significa che devi avere un titolo particolare , a che devi superare un esame di idoneità

infatti sopra dicevo, le strade per diventare professionista sono due. Puoi fare 18 mesi presso una redazione, lavorando in maniera continua, e alla fine poi fare l'esame, che è obbligatorio per diventare professionista; in alternativa ai 18 mesi si può frequentare un biennio specialistico, non uno qualsiasi ma riconosciuto dall' ODG ( a Roma ce ne sono solo 2), il quale abilita a sostenere l'esame. Quindi dall'esame non si scappa sia che uno intraprenda la strada del lavoro tirocinante, sia la strada universitaria. Il dubbio cmq consisteva nel capire quali fossero le differenze in termini di "potere" o mansioni operative tra le due figure e me lo avevi gia chiarito sopra. Grazie ancora
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