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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
sandrofoto
Ciao ragazzi, se ne parla sempre in post dove viene richiesta un opinione di scelta, ma ho voluto aprire una discussione centrata su questo, cosa ne pensate delle ultime generazioni di obiettivi tipo 35 1,8G - 50 1,8G - 28 1,8G - 85 1,8G - 50 1,4G ed il nuovo arrivato 18-35 3,5-4,5G? Hanno secondo voi o ad una vostra esperienza personale una robustezza adeguata e duratura nel tempo visto la costruzione completamente in plastica tranne l'innesto?
Sono ottimi obiettivi come qualità fotografica, ma quando li prendi in mano......!!!!!
Solo condizionamento psicologico?
Antonio Canetti
con la plastica seria si fanno ottimi e seri prodotti a volte molto meglio che usare metalli o di altri materiali naturali, il problema sapere se una plastica adatta allo scopo o da... "giocattolo".


Antonio
sandrofoto
Infatti antonio, proprio questo mi chiedo, che plastica sarà quella adoperata?
Negli obiettivi tipo D la plastica esterna al barilotto, perchè all' interno era tutto in metallo dove venivano fissate le lenti, era molto forte e robusta, questa mi sembre che si deformi se comprimi l'obiettivo in mano.
Danilonikon82
QUOTE(Antonio Canetti @ Apr 12 2013, 10:47 AM) *
con la plastica seria si fanno ottimi e seri prodotti a volte molto meglio che usare metalli o di altri materiali naturali, il problema sapere se una plastica adatta allo scopo o da... "giocattolo".
Antonio


Sono d'accordo. Di fatto solo il tempo potrà dirci se la costruzione di questi obiettivi è degna del logo che portano stampato sopra....
Secondo me comunque, sotto il profilo del puro appagamento personale, tenere in mano un obiettivo tutto in metallo è tutta un'altra storia.... rolleyes.gif
Maxx970
la plastica ormai ha sostituito gran parte dei materiali che venivano utilizzati 15-20 anni fa, basta vadere quanta plastica c'è all'interno di un automobile di ultima generazione con una costruita negli anni "80, addirittura ora fanno anche i serbatoi delle moto in plastica... nel nostro caso non ho mai letto di problemi dovuti all'utilizzo da parte di Nikon di prodotti scadenti per la costruzione di ottiche
Paolo66
A parte che c'è plastica e plastica, non dimentichiamo che con i polimeri delle ultime generazioni ci costruiscono pure le armi. Ero anch'io molto critico ed indispettito visto il largo impiego anche su obiettivi del costo di oltre mille euro. Ma poi ho assistito, in diretta, alla caduta di un 24-120/4VR che è anche abbastanza pesante: da c.a 1/2 metro, già sufficente per creare ingenti danni su qualsiasi obiettivo, che non ha riportato il minimo danno visibile. Nessuna ammaccatura (sarà anche "caduto bene"...), nessun segno visibile, funziona perfettamente, le ghiere girano senza nessun impedimento od indurimento, nessun gioco alla massima estensione ed il VR funziona perfettamente. Insomma, come se non fosse mai successo nulla, lo avevo anche raccontato nella sezione crash-test del club 24-120...

Ti assicuro che, ora, questi obiettivi li guardo con tutt'altra considerazione!
Paolo66
...l'unico dubbio che mi rimane riguarda il mantenimento delle caratteristiche nel tempo.
sandrofoto
QUOTE(Paolo66 @ Apr 12 2013, 10:37 AM) *
...l'unico dubbio che mi rimane riguarda il mantenimento delle caratteristiche nel tempo.


Infatti, l'allineamento delle lenti ad esempio, essendo fissate su plastica, magari con sbalzi di temperatura potrebbero alterarsi?
Enrico_Luzi
non credo sia proprio plastica ma un materiale simile ma molto più resistente
Antonio Canetti
QUOTE(Enrico Luzi @ Apr 12 2013, 12:58 PM) *
non credo sia proprio plastica ma un materiale simile ma molto più resistente


si sarebbe meglio parlare di vari Polimeri con ognuna una sua specifica caratterista, un conto è un oggetto in " PET "ed un'altro in "ABS" che tutti chiamiamo "volgarmente" Plastica.


Antonio
Cesare44
QUOTE(sandrofoto @ Apr 12 2013, 10:39 AM) *
Ciao ragazzi, se ne parla sempre in post dove viene richiesta un opinione di scelta, ma ho voluto aprire una discussione centrata su questo, cosa ne pensate delle ultime generazioni di obiettivi tipo 35 1,8G - 50 1,8G - 28 1,8G - 85 1,8G - 50 1,4G ed il nuovo arrivato 18-35 3,5-4,5G? Hanno secondo voi o ad una vostra esperienza personale una robustezza adeguata e duratura nel tempo visto la costruzione completamente in plastica tranne l'innesto?
Sono ottimi obiettivi come qualità fotografica, ma quando li prendi in mano......!!!!!
Solo condizionamento psicologico?

ho letto tutta la discussione, personalmente sono convinto che attualmente, pur non essendo un esperto in plastiche e policarbonati vari, credo che quelle impiegate nelle nostre attrezzature non garantiscano, le stesse tolleranze micrometriche, ne la robustezza delle leghe impiegate nei modelli al top.

ciao
Paolo66
QUOTE(sandrofoto @ Apr 12 2013, 11:44 AM) *
Infatti, l'allineamento delle lenti ad esempio, essendo fissate su plastica, magari con sbalzi di temperatura potrebbero alterarsi?

No, non temo questo, ho visto che comunque le componenti interne ad usura sono ancora metalliche, ma l'invecchiamento naturale del materiale. Da tecnico ho ben presente l'effetto che ha il decadimento delle caratteristiche su certi materiali ad uso industriale col passare del tempo.
Antonio Canetti
oltre alle plastiche (passatemi il termine comune o non il termine chimico) dei vai barilotti non escluderei anche l'uso della plastica proprio nelle lenti, secondo me il consumatore dovrebbe essere a conoscenza dei materiali usati nel prodotto acquistato, questo non solo in ambito delle fotocamere, ma in tutti settori merceologici, praticamente la qualità è affidata al buon nome del marchio non alla certezza della qualità materiali usati...insomma utopia.


Antonio
VOGLIO_IL_TREDICI
Si, è condizionamento ma non psicologico, ti condizionano a cambiare tipo di acquisto o modello.
L'uso della plastica ha sicuramente abbattuto i costi di produzione (è plastica, anche se di ottima qualità è sempre plastica), di verniciatura, di incisione; per quanto resistente non ha le caratteristiche tecniche del metallo. Nel metallo è possibile filettare i fori dove le viti ancorano la baionetta, le ghiere degli elicoidi, le ghiere dei gruppi ottici. Una ghiera di alluminio ancorata da 3 viti metriche (esempio M1,7) ha una resistenza al taglio che varia dai 50-70kg (bovinamente), una ghiera di plastica ancorata da 3 autofilettanti (stesso diametro) ha una resistenza come minimo dimezzata. Tutte le ghiere che componevano la struttura dell'ottica, dai bariltti esterni, interni, di puro fine estetico...erano fissati tramite viti metriche, grani, ghiere filettate; ora molto spesso alcune ghiere sono unite fra loro con punti di cianoacrilico o nastro adesivo (provate a guardare sotto la barra di presa di focheggiatura, in gomma godronata, del 50mm 1:1,8 N, sotto un giro di nastro isolante trasparente ferma tutto il gruppo ottico, levato quello vi rimane tutta l'ottica in mano).
E' un discorso affrontato molte volte, concettualmente chi produce non può più produrre come faceva 40 anni fà, chi compra invece paga (proporzionalmente) il solito prezzo.
Se poi vogliamo affrontare il discorso riparazione siamo su due pianeti diversi...ancora adesso si riesce a riparare ottiche di 50-60 anni fà con percentuali di successo altissime, un ottica di 3 anni fà può presentare danni irriparabilli per cadute stupidissime (la classica caduta dal tavolino), dovute anche all'altissimo costo della mano d'opera specializzata e dei pezzi di ricambio (che ormai gestiscono solo le autorizzate)
Concettualmente le ottiche manuali non avevano danni correlati all'elettronica (non ne avevano) non avevano problemi di riduzione atrito per favorire l'autofocus...però oggi si stà esagerando. Il giusto compromesso erano le ottiche pre "D" e per molti casi anche le "D" (immagino il 20mm, l'85mm, il 20-35mm, il 17-35mm, i vari 80-200mm ecc ecc) insomma le ottiche degli anni 90. Il nuovo millennio con le ottiche "g" sopratutto i "grigioni" da kit hanno abbassato notevolmente l'aspettativa del consumatore; si auspica un ritorno alle origini.
Ho visto in un supermercato il nuovo 50mm 1:1,8 G, non sembra fatto male, digito "mi piace" :-)
Amedeo-La Spezia
sandrofoto
QUOTE(Antonio Canetti @ Apr 12 2013, 02:06 PM) *
oltre alle plastiche (passatemi il termine comune o non il termine chimico) dei vai barilotti non escluderei anche l'uso della plastica proprio nelle lenti, secondo me il consumatore dovrebbe essere a conoscenza dei materiali usati nel prodotto acquistato, questo non solo in ambito delle fotocamere, ma in tutti settori merceologici, praticamente la qualità è affidata al buon nome del marchio non alla certezza della qualità materiali usati...insomma utopia.
Antonio


Si questo lo sapevo, anche delle lenti sono fatte in plastica, il vetro pesa, e se 9 lenti per esempio dell'85 1,8G pesano in totale col barilotto 350 grammi, quelli del vecchio versione D ne aveva solo 6 e pesava in tutto 390 grammi, inutile negare l'evidenza.
E' un peccato perchè comunque la qualità fotografica e alta, ma ti dà poca fiducia la resistenza nell'uso e nel tempo.

QUOTE(VOGLIO_IL_TREDICI @ Apr 12 2013, 02:54 PM) *
Si, è condizionamento ma non psicologico, ti condizionano a cambiare tipo di acquisto o modello.
L'uso della plastica ha sicuramente abbattuto i costi di produzione (è plastica, anche se di ottima qualità è sempre plastica), di verniciatura, di incisione; per quanto resistente non ha le caratteristiche tecniche del metallo. Nel metallo è possibile filettare i fori dove le viti ancorano la baionetta, le ghiere degli elicoidi, le ghiere dei gruppi ottici. Una ghiera di alluminio ancorata da 3 viti metriche (esempio M1,7) ha una resistenza al taglio che varia dai 50-70kg (bovinamente), una ghiera di plastica ancorata da 3 autofilettanti (stesso diametro) ha una resistenza come minimo dimezzata. Tutte le ghiere che componevano la struttura dell'ottica, dai bariltti esterni, interni, di puro fine estetico...erano fissati tramite viti metriche, grani, ghiere filettate; ora molto spesso alcune ghiere sono unite fra loro con punti di cianoacrilico o nastro adesivo (provate a guardare sotto la barra di presa di focheggiatura, in gomma godronata, del 50mm 1:1,8 N, sotto un giro di nastro isolante trasparente ferma tutto il gruppo ottico, levato quello vi rimane tutta l'ottica in mano).
E' un discorso affrontato molte volte, concettualmente chi produce non può più produrre come faceva 40 anni fà, chi compra invece paga (proporzionalmente) il solito prezzo.
Se poi vogliamo affrontare il discorso riparazione siamo su due pianeti diversi...ancora adesso si riesce a riparare ottiche di 50-60 anni fà con percentuali di successo altissime, un ottica di 3 anni fà può presentare danni irriparabilli per cadute stupidissime (la classica caduta dal tavolino), dovute anche all'altissimo costo della mano d'opera specializzata e dei pezzi di ricambio (che ormai gestiscono solo le autorizzate)
Concettualmente le ottiche manuali non avevano danni correlati all'elettronica (non ne avevano) non avevano problemi di riduzione atrito per favorire l'autofocus...però oggi si stà esagerando. Il giusto compromesso erano le ottiche pre "D" e per molti casi anche le "D" (immagino il 20mm, l'85mm, il 20-35mm, il 17-35mm, i vari 80-200mm ecc ecc) insomma le ottiche degli anni 90. Il nuovo millennio con le ottiche "g" sopratutto i "grigioni" da kit hanno abbassato notevolmente l'aspettativa del consumatore; si auspica un ritorno alle origini.
Ho visto in un supermercato il nuovo 50mm 1:1,8 G, non sembra fatto male, digito "mi piace" :-)
Amedeo-La Spezia


Pollice.gif
Lightworks
A me è caduto da poco il 300 af-s con tc 1.7 + d600 per terra (terreno e non sul duro) sul paraluce...una spolverata e non ha fatto una piega. E' una AF-s ma è una lente "vecchia" se vogliamo, dove c'è più metallo che plastica.
Anche il bighiera me lo fece cadere il cane anni fa (5 o sei), pur con una crepa nel barilotto interno ha sempre continuato a funzionare come un orologio.

Il 28-300 invece mi da l' idea che se dovesse cadere dovrei raccogliere i pezzi...
robermaga
QUOTE(sandrofoto @ Apr 12 2013, 05:48 PM) *
Si questo lo sapevo, anche delle lenti sono fatte in plastica, il vetro pesa, e se 9 lenti per esempio dell'85 1,8G pesano in totale col barilotto 350 grammi, quelli del vecchio versione D ne aveva solo 6 e pesava in tutto 390 grammi, inutile negare l'evidenza.
E' un peccato perchè comunque la qualità fotografica e alta, ma ti dà poca fiducia la resistenza nell'uso e nel tempo.
Pollice.gif

Io penso che più delle lenti interne in policarbonato (che secondo me fanno egregiamente il loro dovere e lo continueranno a fare nel trempo) quello che deve preoccupare è la meccanica di queste ottiche. E non tanto nell'uso che più farne un amatore, che in genere tiene il corredo come le cose sante, ma penso sopratutto all'uso professionale, dove occorre rapidità, dove spesso vengono sbatacchiate nelle borse e negli zaini.... dove c'è la vera usura, insomma. E poi vanno a rifinire sul mercato, il professionista ammortizza facile e cambia spesso, quindi il problema non si pone o si pone poco, ma si pone per chi acquista nell'usato.
E' per questa ragione che mi sono affezionato ai vecchi AI AIS e ora ne ho 4. L'ultimo arrivato un annetto fa è un micro 200 f4, ne ho saputo la storia: ha girato il mondo in lungo e in largo, era di un naturalista.. è pieno di graffi e consunzioni sulla carrozzeria, ma non fitte e con lenti perfette. Sarebbe lo stesso su una lente di produzione attuale e dello stesso pregio? Non credo, ma bisogna pur prendere atto che il mondo è cambiato e valutare bene i nostri acquisti.

Ciao
Roberto
Domenico-F
Ciao a tutti.
Io credo che già il fatto di mettere in discussione la qualità costruttiva dei nuovi prodotti, ci pone meno fiduciosi nel credere che possano essere l'acquisto definitivo.
Forse la verità è che siamo stati messi nella condizione di credere che ogni prodotto, indipendentemente dalla sua effettiva durata e qualità intrinseca, debba essere sostituito periodicamente per soddisfare chi fa mercato.
Ai tempi degli Ais, c'erano obiettivi più costosi con luminosità 1.4 e altri di stessa focale con luminosità inferiore, ma guarda caso, stessi stessi materiali. E una volta comprati non vi erano dubbi sulla qualità e affidabilità.
Possiamo anche prenderci in giro che con la "plastica" si costruiscono automobili, ma non crederò mai che un 85mm 1.4 G sia meccanicamente migliore dell'Afd o Ais; che poi assolve lo stesso compito con minor peso , siamo d'accordo, ma se vogliamo parlare di materiali, non si può negare l'evidenza.
Saluti
Domenico
Gian Carlo F
Difficile rispondere a questa domanda.....
Io ho ottiche AI acquistate nel 1976 che sembrano ancora nuove.
Ricordo che quando cominciarono ad uscire i primi AF (poi AFD) inorridii e smisi di acquistare ottiche Nikkor, troppa plastica brutta.... il passo indietro a me sembrò enorme, anche a livello di qualità ottica, infatti Nikon semplificò molti schemi ottici, ovviamente c'erano anche le solite e dovute eccezioni tipo il 180mm f2,8.

Ora ci sono questi nuovi AFS-G che dal punto di vista ottico sono indubbiamente superiori, meccanicamente qualche dubbio lo ho anche io.
I miei dubbi non sono tanto sulla robustezza in caso di urti, dove probabilmente la plastica, essendo elastica, potrebbe essere favorita rispetto al metallo (che si ammacca), ma sulla durata delle parti soggette ad usura ed elettriche, tipo i motorini di maf e gli elicoidi (di cosa sono fatti?).
Per avere una risposta attendibile temo occorra almeno una 20ina di anni...
Cesare44
@robermaga, @Domenico-F @Gian Carlo F,

straquoto tutti e tre

ciao
Clood
non sono massiccioni come prima..ma la tecnologia aiuta..e i nuovi..io ho due Bellissimi F4 16 35 e 24 120...son ben costruiti e danno una buona impressione..ma son comunque lenti da 1200 gettoni
Cesare44
QUOTE(Clood @ Apr 13 2013, 09:39 PM) *
non sono massiccioni come prima..ma la tecnologia aiuta..e i nuovi..io ho due Bellissimi F4 16 35 e 24 120...son ben costruiti e danno una buona impressione..ma son comunque lenti da 1200 gettoni

non discuto le qualità, ma siamo lontani dalla solidità costruttiva che trasmettono rispettivamente il 17 35 mm f/2,8 e il 70 200 mm o il 80 200 mm f/2,8.

ciao
Clood
QUOTE(Cesare44 @ Apr 13 2013, 09:55 PM) *
non discuto le qualità, ma siamo lontani dalla solidità costruttiva che trasmettono rispettivamente il 17 35 mm f/2,8 e il 70 200 mm o il 80 200 mm f/2,8.

ciao

ogni oggetto ha un suo valore e costo..e a mio avviso gli f4 valgono il loro costo cosi come i due 2.8 da te indicati valgono il loro..mi sembra sia una cosa logica non credi?
Cesare44
QUOTE(Clood @ Apr 13 2013, 10:11 PM) *
ogni oggetto ha un suo valore e costo..e a mio avviso gli f4 valgono il loro costo cosi come i due 2.8 da te indicati valgono il loro..mi sembra sia una cosa logica non credi?

certamente, su questo concordo, ma il post, secondo me è incentrato sulla robustezza più che sul loro costo, e sei hai letto tutto non ti sarà sfuggito che un utente, non ricordo chi, parlando delle vecchie ottiche AI/AIS ha detto una verità inconfutabile.

Cioè che anche allora la qualità, intesa come resa, era diversa, ma un criterio importante accomunava quelle ottiche: lo stesso materiale, non parlo di lenti, costruttivo e la stessa cura nell'assemblaggio. Criterio che oggi è stato abbandonato e che, su questo, credo concordi anche tu.

ciao
Lightworks
Boh, a me il 28-300 che ha la stessa costruzione del 24-120 mi sembra molto leggerino paragonato al bighiera, al 17-55 o al 300 af-s...magari è plastica alla kryptonite ?
a_deias
Ho dato uno sguardo alle info in rete sul 28 1.8 af-s e 85 1.8 af-s.

Niente da dire sulle prestazioni ottiche, eccellenti per entrambi ma Made in China e plastica in ogni dove compreso l'elicoide della messa a fuoco.

Mi ero ripromesso di acquistare l'85mm 1.8 af-s, a questo punto NO GRAZIE.

Passi che delocalizzano la produzione in China per abbattere i costi, ma io un obiettivo tutto in plastica non lo voglio.

Non mi sta bene che tutto il guadagno e risparmio vada a Nikon e io mi devo prendere un obiettivo tutto di plastica.

Finché mi devo tappare il naso di vedere Made in China é un conto, ma che io debba spendere per un obiettivo il cui futuro é incerto non lo accetto.

Quindi se sará mi indirizzeró verso l'85mm af-d.

E menomale che c'é chi torce il naso per gli obiettivi Made in Thailandia........
pes084k1
QUOTE(Cesare44 @ Apr 12 2013, 02:50 PM) *
ho letto tutta la discussione, personalmente sono convinto che attualmente, pur non essendo un esperto in plastiche e policarbonati vari, credo che quelle impiegate nelle nostre attrezzature non garantiscano, le stesse tolleranze micrometriche, ne la robustezza delle leghe impiegate nei modelli al top.

ciao


Le lenti sono progettate oggi "in tolleranza", cioè debbono garantire un certo livello di prestazioni entro determinati disallineamenti. E' ovvio che le prestazioni di punta (specie la risolvenza limite) siano inferiori a quelle di un'ottica MF con rigida montatura metallica e ricalcolo finale della formula secondo i vetri del particolare lotto di produzione, specie per i superwide. Le tolleranze peggiorano nel tempo, non ci piove: basta guardare molti zoom e superwide usati con bordi/angoli ben più "morbidi" che da specifica.

A presto telefono.gif

Elio
Gian Carlo F
QUOTE(Lightworks @ Apr 13 2013, 10:41 PM) *
Boh, a me il 28-300 che ha la stessa costruzione del 24-120 mi sembra molto leggerino paragonato al bighiera, al 17-55 o al 300 af-s...magari è plastica alla kryptonite ?


Indubbiamente il maggior peso dà una sensazione di maggior robustezza (c'è più materiale perciò....) ma non so se questa percezione poi si rivela vera nella realtà.
Una ottica pesante ad esempio, cadendo, ha più probabilità di danneggiarsi di una leggera, subendo un impatto più violento.

Andando oltre non ho mai letto di problemi sul 24-120mm/4, mentre sul 24-70mm f2,8 ne ho letti svariati circa l'indurimento e bloccaggio degli elicoidi, pare dovuti ad un posizionamento in borsa col paraluce.... il che fa pensare , eppure a vederli il 24-120mm non restituisce la stessa sensazione di robustezza del 24-70mm.
Insomma questo per me è un argomento insidioso, valutare la robustezza di un'ottica basandosi sul suo peso penso possa portarci in errore.
Gian Carlo F
QUOTE(a_deias @ Apr 13 2013, 10:58 PM) *
Ho dato uno sguardo alle info in rete sul 28 1.8 af-s e 85 1.8 af-s.

Niente da dire sulle prestazioni ottiche, eccellenti per entrambi ma Made in China e plastica in ogni dove compreso l'elicoide della messa a fuoco.

Mi ero ripromesso di acquistare l'85mm 1.8 af-s, a questo punto NO GRAZIE.

Passi che delocalizzano la produzione in China per abbattere i costi, ma io un obiettivo tutto in plastica non lo voglio.

Non mi sta bene che tutto il guadagno e risparmio vada a Nikon e io mi devo prendere un obiettivo tutto di plastica.

Finché mi devo tappare il naso di vedere Made in China é un conto, ma che io debba spendere per un obiettivo il cui futuro é incerto non lo accetto.

Quindi se sará mi indirizzeró verso l'85mm af-d.

E menomale che c'é chi torce il naso per gli obiettivi Made in Thailandia........


beh... io non ricordo quanto pagai il mio 85mm f1,8 pre-AI made in Japan nel 1976, ma penso ben più dei 400 euro che oggi costa il nuovo made in China.
Comunque hai ragione, Nikon potrebbe scendere moltissimo con i prezzi, il vantaggio della delocalizzazione se li puppa quasi tutti lei.
Pensa ad un battery grip per D700: originale (made in China) costava più di 300 euro, lo stesso marchiato diversamente, ma sicuramente uscito dalla stessa fabbrica (li ho avuti entrambi) lo ho pagato circa 10 volte di meno (32 euro spedito dalla China) ed ha pure il telecomando IR
Clood
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 14 2013, 08:51 AM) *
Indubbiamente il maggior peso dà una sensazione di maggior robustezza (c'è più materiale perciò....) ma non so se questa percezione poi si rivela vera nella realtà.
Una ottica pesante ad esempio, cadendo, ha più probabilità di danneggiarsi di una leggera, subendo un impatto più violento.

Andando oltre non ho mai letto di problemi sul 24-120mm/4, mentre sul 24-70mm f2,8 ne ho letti svariati circa l'indurimento e bloccaggio degli elicoidi, pare dovuti ad un posizionamento in borsa col paraluce.... il che fa pensare , eppure a vederli il 24-120mm non restituisce la stessa sensazione di robustezza del 24-70mm.
Insomma questo per me è un argomento insidioso, valutare la robustezza di un'ottica basandosi sul suo peso penso possa portarci in errore.


Infatti quello che intendevo io..il peso non è sinonimo di buona costruzione..Carlo che come me ha 2 nuove ottiche serie F4..ha capito
a_deias
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 14 2013, 09:00 AM) *
beh... io non ricordo quanto pagai il mio 85mm f1,8 pre-AI made in Japan nel 1976, ma penso ben più dei 400 euro che oggi costa il nuovo made in China.
Comunque hai ragione, Nikon potrebbe scendere moltissimo con i prezzi, il vantaggio della delocalizzazione se li puppa quasi tutti lei.
Pensa ad un battery grip per D700: originale (made in China) costava più di 300 euro, lo stesso marchiato diversamente, ma sicuramente uscito dalla stessa fabbrica (li ho avuti entrambi) lo ho pagato circa 10 volte di meno (32 euro spedito dalla China) ed ha pure il telecomando IR

Nikon abbatte i costi solo a suo vantaggio ed in modo eccessivo sui materiali, almeno l'elicoide in metallo lo potrebbe mantenere.

Se ho un obiettivo dalle ottime prestazioni ottiche non mi scandalizzo se c'é scritto Made in China, se so che é tutto in plastica la cosa non la accetto per un obiettivo che costa comunque 500 euro ( che tra l'altro fa parte della ristretta lista degli obiettivi per essere accreditati NPA).
pes084k1
QUOTE(a_deias @ Apr 14 2013, 10:09 AM) *
Nikon abbatte i costi solo a suo vantaggio ed in modo eccessivo sui materiali, almeno l'elicoide in metallo lo potrebbe mantenere.

Se ho un obiettivo dalle ottime prestazioni ottiche non mi scandalizzo se c'é scritto Made in China, se so che é tutto in plastica la cosa non la accetto per un obiettivo che costa comunque 500 euro ( che tra l'altro fa parte della ristretta lista degli obiettivi per essere accreditati NPA).


Un'ottica in policarbonato incassa bene gli urti, ma con il tempo può deformarsi progressivamente per "plasticità" con giochi e perdite di planeità. Una montatura metallica può deformarsi permanentemente in caso di urto, ma mantiene la sua forma nel tempo, importante per la resa ottica in impieghi di precisione. La "plastica" delle ultime ottiche Nikon è in genere "peggiore" di quella degli AFD e degli SE (più caricata con inerti), più rigida e soggetta anche a rompersi. Il buon policarbonato è autolubrificante (es. 20 2.8, 24 2.8). Il peso/inerzia comunque dipende molto dai vetri supportati. Se cade uno zoom o un ultraluminoso, succede sempre qualcosa di grave.
Il made in China lo evito di solito e mi da fastidio, in quanto significa anche scarsa continuità del lavoro (i tecnici si muovono verso il miglior offerente e in quantità...) e quindi niente presidi tecnici e di assistenza.

A presto telefono.gif

Elio
t_raffaele
Per mia esperienza, posso solo dire che, la plastica è plastica, e il metallo è metallo. Poi il fatto che oggi i polimeri vengano utilizzati
in diversi campi, sono d'accordo. Certo è che nei punti o nelle situazioni, dove occorre necessariamente robustezza, e resistenza
ai cambiamenti di temperatura...si preferiscono le leghe. Il materiale plastico, può anche attutire qualche colpo, per la sua flessibilità
ma..dipende sempre dal tipo d'urto. A me è cascato un 50mm 1.4S fuori da un rifugio in trentino questo inverno, si è quasi aperto a metà.
La plastica, a temperature sotto le zero, è meglio che non prenda urti. Ad ogni modo, le ottiche Ai come le prime Af (indistruttibili secondo mia esperienza) come anche alcune ottiche di tipo D, rimangono uniche, come costruzione e resistenza ad ogni condizione d'uso.
Il mondo della plastica esiste, dobbiamo accettarlo e conviverci ok, ma...non è l'unica soluzione. Esistono ben altri materiali
leggeri e resistenti (più costosi naturalmente). wink.gif

raffaele
Cesare44
QUOTE(t_raffaele @ Apr 14 2013, 11:06 AM) *
Per mia esperienza, posso solo dire che, la plastica è plastica, e il metallo è metallo. Poi il fatto che oggi i polimeri vengano utilizzati
in diversi campi, sono d'accordo. Certo è che nei punti o nelle situazioni, dove occorre necessariamente robustezza, e resistenza
ai cambiamenti di temperatura...si preferiscono le leghe. Il materiale plastico, può anche attutire qualche colpo, per la sua flessibilità
ma..dipende sempre dal tipo d'urto. A me è cascato un 50mm 1.4S fuori da un rifugio in trentino questo inverno, si è quasi aperto a metà.
La plastica, a temperature sotto le zero, è meglio che non prenda urti. Ad ogni modo, le ottiche Ai come le prime Af (indistruttibili secondo mia esperienza) come anche alcune ottiche di tipo D, rimangono uniche, come costruzione e resistenza ad ogni condizione d'uso.
Il mondo della plastica esiste, dobbiamo accettarlo e conviverci ok, ma...non è l'unica soluzione. Esistono ben altri materiali
leggeri e resistenti (più costosi naturalmente). wink.gif

raffaele

Pollice.gif

anche per mia esperienza, continuo a preferire le lenti in lega a quelle in plastica, per gli stessi motivi che hai appena elencato.

Certo, di per se il peso non è sinonimo di miglior costruzione, ma senza addentrarmi in campi altamente specialisti, se i maggiori brand, continuano a destinare le leghe metalliche alle loro realizzazioni al top, ci sarà pure un motivo, o vogliamo credere che in questo campo, tra i milioni di utilizzatori di attrezzature fotografiche, non ci siano migliaia di utenti abbastanza qualificati ed esperti da non avere nulla da ridire al riguardo?

Inoltre ci sono plastiche e plastiche con caratteristiche fisico-chimiche molto dissimili tra loro e nel futuro, molto probabilmente, i costi di quelle impiegate, per esempio, nell'industria aeronautica o nella velica, subiranno un drastico abbassamento, ma al momento, non credo che, le case costruttrici impieghino questi policarbonati nelle loro realizzazioni.

ciao
edate7
Ho un 105 f2,5 AIs. Splendido otticamente, splendido meccanicamente. Costruito con criteri d'altri tempi, un piccolo pezzo di metallo solido come una roccia. A paragone, gli AFD che ho sono ridicoli, gli AFS inguardabili. Non oso pensare alla loro robustezza, nè alla loro tenuta nel tempo: se oggi compro usato, con fiducia, un AI-AIS, non farei mai la stessa cosa con un AFS (a parte il fatto che il motorino e il VR si possono rompere con grande facilità). Sugli AFD... li guardo (molto bene, se posso), li valuto e se è il caso, li prendo. Devo ammettere che ho rischiato qualche acquisto di AFD in rete, mi è sempre andata bene... ma credo che sia il canto del cigno.
Ciao!
VOGLIO_IL_TREDICI
Siamo tutti daccordo. Non ci sono più le ottiche di una volta si potrebbe commentare...in linea di massima è anche vero; si può condannare una casa costruttrice perchè non rispecchia più la linea di rigore che rappresentava dall'inizio degli anni 50 ad oggi? non credo
Provo solo ad immaginare la piramide di burocrati con gli occhi a mandorla che gestiscono il brand a noi più caro, i rigori delle logiche di mercato, i costi immensi della "advertising campaign" su scala mondiale, i costi proibitivi della mano d'opera locale e non delocalizzata. Anche il Jappone è cambiato, non è più quello della post occupazione Americana, della ripresa di immagine ed economica...mi dispiace dirlo, parere personale, da quando la "Naicon" ha smesso di copiare, (In maniera eccelsa ) dalla Contax e dalla Zeiss non ha più fatto nulla di incredibile.
La Zeiss continua testardamente a produrre ottiche manual focus con standard qualitativi assoluti, occupa i vari ambiti dalla microscopia al settore medico, alla videoripresa broadcast e professionale, cosi Leitz in egual misura.
Diversamente è successo per le case giapponesi, nessuna esclusa. Si potrebbe parafrasare Pirandello: così è, se vi pare. Nulla è eterno, il Giappone gode ancora della fiducia che abbiamo ampiamente erogato negli anni a venire; ancora oggi i padri consiglano ai figli i marchi delle fotocamere che hanno posseduto senza però rendersi conto che la musica è cambiata, e probabilmente nemmeno i suonatori sono sempre i soliti.
In sostanza? in sostanza il discorso non cambia, una cosa prima si guarda, si valuta (si pesa!) e se piace si acquista, diversamente senza troppi discorsi di campanilismo si cambia marca.
Amedeo-La Spezia
Cesare44
QUOTE(VOGLIO_IL_TREDICI @ Apr 14 2013, 08:13 PM) *
Siamo tutti daccordo. Non ci sono più le ottiche di una volta si potrebbe commentare...in linea di massima è anche vero; si può condannare una casa costruttrice perchè non rispecchia più la linea di rigore che rappresentava dall'inizio degli anni 50 ad oggi? non credo
Provo solo ad immaginare la piramide di burocrati con gli occhi a mandorla che gestiscono il brand a noi più caro, i rigori delle logiche di mercato, i costi immensi della "advertising campaign" su scala mondiale, i costi proibitivi della mano d'opera locale e non delocalizzata. Anche il Jappone è cambiato, non è più quello della post occupazione Americana, della ripresa di immagine ed economica...mi dispiace dirlo, parere personale, da quando la "Naicon" ha smesso di copiare, (In maniera eccelsa ) dalla Contax e dalla Zeiss non ha più fatto nulla di incredibile.
La Zeiss continua testardamente a produrre ottiche manual focus con standard qualitativi assoluti, occupa i vari ambiti dalla microscopia al settore medico, alla videoripresa broadcast e professionale, cosi Leitz in egual misura.
Diversamente è successo per le case giapponesi, nessuna esclusa. Si potrebbe parafrasare Pirandello: così è, se vi pare. Nulla è eterno, il Giappone gode ancora della fiducia che abbiamo ampiamente erogato negli anni a venire; ancora oggi i padri consiglano ai figli i marchi delle fotocamere che hanno posseduto senza però rendersi conto che la musica è cambiata, e probabilmente nemmeno i suonatori sono sempre i soliti.
In sostanza? in sostanza il discorso non cambia, una cosa prima si guarda, si valuta (si pesa!) e se piace si acquista, diversamente senza troppi discorsi di campanilismo si cambia marca.
Amedeo-La Spezia

il tuo post, anche se è un calice amaro, non fa una piega, questa è la realtà, che volenti e nolenti, saremo costretti ad accettare.

Solo due note a margine, una che non condivido, sul fatto di cambiare marca. A che scopo? Non mi pare che gli altri brand siano messi meglio.

L'altro invece è di segno opposto e l'ho molto gradito, ovvero l'avverbio testardamente a proposito delle lenti Zeiss.
Magari anche in Naicon per dirla all'americana avessero mantenuto la stessa testardaggine!

ciao
Gian Carlo F
QUOTE(t_raffaele @ Apr 14 2013, 11:06 AM) *
Per mia esperienza, posso solo dire che, la plastica è plastica, e il metallo è metallo. Poi il fatto che oggi i polimeri vengano utilizzati
in diversi campi, sono d'accordo. Certo è che nei punti o nelle situazioni, dove occorre necessariamente robustezza, e resistenza
ai cambiamenti di temperatura...si preferiscono le leghe. Il materiale plastico, può anche attutire qualche colpo, per la sua flessibilità
ma..dipende sempre dal tipo d'urto. A me è cascato un 50mm 1.4S fuori da un rifugio in trentino questo inverno, si è quasi aperto a metà.
La plastica, a temperature sotto le zero, è meglio che non prenda urti. Ad ogni modo, le ottiche Ai come le prime Af (indistruttibili secondo mia esperienza) come anche alcune ottiche di tipo D, rimangono uniche, come costruzione e resistenza ad ogni condizione d'uso.
Il mondo della plastica esiste, dobbiamo accettarlo e conviverci ok, ma...non è l'unica soluzione. Esistono ben altri materiali
leggeri e resistenti (più costosi naturalmente). wink.gif

raffaele


attenzione che anche i metalli sono sensibili alle basse temperature, man mano che si scende anche loro diventano più fragili.
Per esempio l'acciaio che deve resistere a -20°C non è quello che si usa normalmente, è una lega diversa.
Probabilmente le plastiche sono ancora più sensibili alle variazioni di temperatura, ma non generalizzerei...
Insomma c'è metallo e metallo, ma possiamo anche dire che c'è plastica e plastica.
Pensate ai paraurti delle automobili, ormai sono tutti non metallici ma lavorano egregiamente anche a temperature polari.
Con questo non vorrei essere scambiato per un fautore della plastica, tutt'altro. Proprio sopra davo la testimonianza della estrema longevità dei vecchi AI.
Quello che voglio dire è che su queste nuove ottiche non abbiamo controprove.

A dire il vero la possibilità di testare la resistenza all'invecchiamento degli oggetti ci sarebbe:
ai tempi del nucleare si mettevano le apparecchiature critiche ai fini della sicurezza in apposite camere climatiche e gli si facevano fare una grandissima quantità di cicli termici (caldo e freddo), così si simulava l'invecchiamento.


em@
Credo che, così come abbiamo "accettato" l'obsolescenza dei corpi macchina, dovremo accettare anche la data di scadenza nelle ottiche. Del resto non ci scandalizziamo se una d800 che oggi costa 2.600 euro tra cinque anni probabilmente non varrà un terzo. È triste, ma è la realtà attuale.

Cesare44
QUOTE(em@ @ Apr 15 2013, 10:30 AM) *
Credo che, così come abbiamo "accettato" l'obsolescenza dei corpi macchina, dovremo accettare anche la data di scadenza nelle ottiche. Del resto non ci scandalizziamo se una d800 che oggi costa 2.600 euro tra cinque anni probabilmente non varrà un terzo. È triste, ma è la realtà attuale.

purtroppo su questo hai ragione, ma per me, come credo per molti altri, è già stato difficile abbandonare la pellicola, cosa che ho fatto neanche 10 anni fa, cambiando quattro generazioni di reflex, quando prima una fotocamera durava decenni.

Sembra sia passato un secolo, adesso, doversi rassegnare a cambiare anche gli attuali obiettivi, con una scadenza più o meno simile alle digital reflex, avendo ancora a disposizione, e continuando ad usare dei "vetusti" AIS, mi sembra un delitto ancora più grave.

ciao
em@
QUOTE(Cesare44 @ Apr 15 2013, 11:52 AM) *
purtroppo su questo hai ragione, ma per me, come credo per molti altri, è già stato difficile abbandonare la pellicola, cosa che ho fatto neanche 10 anni fa, cambiando quattro generazioni di reflex, quando prima una fotocamera durava decenni.

Sembra sia passato un secolo, adesso, doversi rassegnare a cambiare anche gli attuali obiettivi, con una scadenza più o meno simile alle digital reflex, avendo ancora a disposizione, e continuando ad usare dei "vetusti" AIS, mi sembra un delitto ancora più grave.

ciao


Ovviamente chi possiede i "vetusti" AIS fa bene a tenerseli stretti, sempre che Nikon non decida un giorno o l'altro di farci brutte sorprese alla stregua di quello che fece Canon rendendo inutilizzabili i vecchi obiettivi. Speriamo che ciò non accada mai.

Cesare, anche io ricordo, con una certa malinconia, che ai tempi della pellicola un corpo macchina era quasi per la vita e che teneva il prezzo anche da usato...
t_raffaele
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 14 2013, 10:15 PM) *
attenzione che anche i metalli sono sensibili alle basse temperature, man mano che si scende anche loro diventano più fragili.
Per esempio l'acciaio che deve resistere a -20°C non è quello che si usa normalmente, è una lega diversa.
Probabilmente le plastiche sono ancora più sensibili alle variazioni di temperatura, ma non generalizzerei...
Insomma c'è metallo e metallo, ma possiamo anche dire che c'è plastica e plastica.
Pensate ai paraurti delle automobili, ormai sono tutti non metallici ma lavorano egregiamente anche a temperature polari.
Con questo non vorrei essere scambiato per un fautore della plastica, tutt'altro. Proprio sopra davo la testimonianza della estrema longevità dei vecchi AI.
Quello che voglio dire è che su queste nuove ottiche non abbiamo controprove.

A dire il vero la possibilità di testare la resistenza all'invecchiamento degli oggetti ci sarebbe:
ai tempi del nucleare si mettevano le apparecchiature critiche ai fini della sicurezza in apposite camere climatiche e gli si facevano fare una grandissima quantità di cicli termici (caldo e freddo), così si simulava l'invecchiamento.


Certamente, basta non avere uno scontro frontale laugh.gif Altrimenti conosciamo benissimo il risultato finale....

ciao

raffaele
sandrofoto
Bene, ho aperto questo post per valutare i pensieri di fotografi amatori e professionisti riguardo al materiale usato per costruire obiettivi di ultima generazione più economica, se così si può dire, intanto ringrazio a tutti quelli che hanno espresso un loro parere, poi in conclusione per quanto la plastica sia onorata, per quanto la si difende, per quanto ci si costruisca anche attrezzature di pregio, ho capito che comunque non è ben accettata dagli utenti fotografi, o perlomeno non in maniera esagerata.
Possiedo l'85 1,8G in questione, ammetto che mi innervosisco quando lo prendo per montarlo sulla D7000, ma devo anche ammettere che i risultati mi appagano.
Che dire, sarà il tempo a dare risposte più certe sulla qualità e sulla robustazza di questo materiale che ancora non sono riuscito a comprendere.
Non rimane che aspettare e sperare che duri nel tempo, anche se al giorno d'oggi si è più portati a cambiare talmente spesso l'attrezzatura che credo ben pochi faranno in tempo a capire quanto possa durare un obiettivo del genere, ed io sono fra quelli, sarà un trucco della Nikon per invogliarci a cambiare più spesso? hmmm.gif messicano.gif
Cesare44
@sandrofoto caratterizzazioni di materie plastiche, utilizzando sorgenti radioattive, danno buoni risultati per quanto riguarda l'invecchiamento, ma prescindendo che continuo a preferire le leghe metalliche, non è questo aspetto a preoccuparmi.

Ormai, gli odierni obiettivi hanno più componenti elettronici delle analogiche come una F3, che ha rappresentato una svolta epocale rispetto alle Nikon F e F2.
Su questo aspetto, siamo in grado di dare una valutazione oggettiva? Come ammetti anche tu, anche io credo che solo il tempo darà una risposta concreta ai molti dubbi.

ciao
robermaga
QUOTE(sandrofoto @ Apr 15 2013, 12:06 PM) *
Bene, ho aperto questo post per valutare i pensieri di fotografi amatori e professionisti riguardo al materiale usato per costruire obiettivi di ultima generazione più economica, se così si può dire, intanto ringrazio a tutti quelli che hanno espresso un loro parere, poi in conclusione per quanto la plastica sia onorata, per quanto la si difende, per quanto ci si costruisca anche attrezzature di pregio, ho capito che comunque non è ben accettata dagli utenti fotografi, o perlomeno non in maniera esagerata.
Possiedo l'85 1,8G in questione, ammetto che mi innervosisco quando lo prendo per montarlo sulla D7000, ma devo anche ammettere che i risultati mi appagano.
Che dire, sarà il tempo a dare risposte più certe sulla qualità e sulla robustazza di questo materiale che ancora non sono riuscito a comprendere.
Non rimane che aspettare e sperare che duri nel tempo, anche se al giorno d'oggi si è più portati a cambiare talmente spesso l'attrezzatura che credo ben pochi faranno in tempo a capire quanto possa durare un obiettivo del genere, ed io sono fra quelli, sarà un trucco della Nikon per invogliarci a cambiare più spesso? hmmm.gif messicano.gif

Io credo, come ho scritto sopra e altri pure lo hanno scritto, che certe cose siano ineluttabili. Senza ombra di dubbio la moderna civiltà (si fa per dire) ci porta a spazzare tutto nel giro di pochi anni e a rinnovare continuamente... Nikon, Canon e altri devono pur rispondere agli azionisti. Ma per le fotocamere in particolare con l'avvento del digitale questo ha rappresentato e rappresenta una necessaria evoluzione.... e ne vedremo delle belle pure nei prossimi anni (mica si ferma qui la storia), questo non vale per le ottiche. Per la maggioranza delle ottiche, se valutiamo bene e se per un momento ci scordiamo dei vari VR e motori ultrasonici, non c'è e non ci può essere una reale evoluzione, gli schemi ottici fondamentali sono sempre quelli e l'evoluzione è rappresentata più da dettagli che da vere e proprie rivoluzioni. Quindi non si possono paragonare queste due evoluzioni, la ricerca di laboratorio che incide sul prezzo non è assolutamente la stessa. Ciò mi fa dire che le moderne ottiche di plastica, pur di buona qualità che sia, costano pure decisamente troppo.

Ciao
Roberto
Maurizio Burroni
La Nikon F è entrata in produzione nel 1959 e fu smessa nel 1974 . Chi comprava lenti per quella macchina , probabilmente credeva nel prodotto per tutta la vita . Nikon stessa si fece il nome con la F , la F2 e le lenti per le stesse . I tempi sono cambiati ma però abbiamo un vantaggio .... possiamo sempre cercare delle ottime Ai - Ais - Afd nel mercato dell´usato e servircene ancora per un sacco di anni , no ?
sandrofoto
QUOTE(robermaga @ Apr 15 2013, 04:52 PM) *
Io credo, come ho scritto sopra e altri pure lo hanno scritto, che certe cose siano ineluttabili. Senza ombra di dubbio la moderna civiltà (si fa per dire) ci porta a spazzare tutto nel giro di pochi anni e a rinnovare continuamente... Nikon, Canon e altri devono pur rispondere agli azionisti. Ma per le fotocamere in particolare con l'avvento del digitale questo ha rappresentato e rappresenta una necessaria evoluzione.... e ne vedremo delle belle pure nei prossimi anni (mica si ferma qui la storia), questo non vale per le ottiche. Per la maggioranza delle ottiche, se valutiamo bene e se per un momento ci scordiamo dei vari VR e motori ultrasonici, non c'è e non ci può essere una reale evoluzione, gli schemi ottici fondamentali sono sempre quelli e l'evoluzione è rappresentata più da dettagli che da vere e proprie rivoluzioni. Quindi non si possono paragonare queste due evoluzioni, la ricerca di laboratorio che incide sul prezzo non è assolutamente la stessa. Ciò mi fa dire che le moderne ottiche di plastica, pur di buona qualità che sia, costano pure decisamente troppo.

Ciao
Roberto


Esatto, è proprio questo il problema robermaga, risparmiare sui materiali per abbassare i costi di produzione è lecito e va bene, ma poi farci pagare lo stesso prezzo dell'obiettivo precedente, costruito decisamente meglio, da fastidio parecchio.
sandrofoto
QUOTE(Cesare44 @ Apr 15 2013, 11:23 AM) *
@sandrofoto caratterizzazioni di materie plastiche, utilizzando sorgenti radioattive, danno buoni risultati per quanto riguarda l'invecchiamento, ma prescindendo che continuo a preferire le leghe metalliche, non è questo aspetto a preoccuparmi.

Ormai, gli odierni obiettivi hanno più componenti elettronici delle analogiche come una F3, che ha rappresentato una svolta epocale rispetto alle Nikon F e F2.
Su questo aspetto, siamo in grado di dare una valutazione oggettiva? Come ammetti anche tu, anche io credo che solo il tempo darà una risposta concreta ai molti dubbi.

ciao


Guarda Cesare44, io tendo ad acquistare ottiche che hanno meno tecnologia possibile all'interno, stabilizzatori sono ottimi e utili, ma se non ci sono, non si rompono, certo magari esagero, ma non ci posso fare nulla fa parte del mio carattere, più semplice è un obiettivo, e meno problemi hai di guasti, poi tutto può accadere è chiaro.
Cesare44
QUOTE(sandrofoto @ Apr 15 2013, 09:14 PM) *
Guarda Cesare44, io tendo ad acquistare ottiche che hanno meno tecnologia possibile all'interno, stabilizzatori sono ottimi e utili, ma se non ci sono, non si rompono, certo magari esagero, ma non ci posso fare nulla fa parte del mio carattere, più semplice è un obiettivo, e meno problemi hai di guasti, poi tutto può accadere è chiaro.

Pollice.gif
una massima di qualche decennio fa, all'epoca del mio esordio lavorativo, che da allora ho fatto mia, recita così:
quello che non c'è non si rompe.

ciao
sandrofoto
QUOTE(Cesare44 @ Apr 15 2013, 08:55 PM) *
Pollice.gif
una massima di qualche decennio fa, all'epoca del mio esordio lavorativo, che da allora ho fatto mia, recita così:
quello che non c'è non si rompe.

ciao


laugh.gif laugh.gif
Senza alcun dubbio!!!! wink.gif
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