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luigi_66
Salve a tutti volevo porre una domanda.
Mi sono reso conto che quando converto i miei file di origine NEF in jpeg in modo da poterli portare in laboratorio per la stampa il peso del file mi si riduce da un originario 20 mb a 5-6 mb.
Chiedo se tutto ciò fa poi ad influire sulla qualità di stampa ( in particolar modo se avrò meno qualità su un ingrandimento ) oppure la resa rimarrà invariata almeno per quanto di mia conoscenza la qualità è dettata solo dai pixel a disposizione e dai PPI giusto?
Inoltre ci tengo a precisare che tutto questo accade solo usando i software proprietari ViewNX 2 e NX2 mentre se converto con Adobe Photoshop e salvo in TIFF non ho questo problema anzi direi l'opposto in quanto il peso del file aumenta in maniera esponenziale passando da 20 a 60 mb.
Grazie
buzz
La conversione in jpg porta ad una compressione dell'immagine con perdita netta di dati.
se questa sia o meno visibile ad occhio dipende da un sacco di fattori,.
innanzitutto il rapporto di compressione. Esistono jpg poco compressi che pesano quasi quanto un tif, ma anche in un jpg con un rapporto discreto, tipo il 75%, potrebbero non essere riscontrabili differenze con il relativo tif.
la cosa migliore che tu possa fare quindi è mandare in stampa la medesima foto sia in formato TIF che in JPG e vedere con i tuoi occhi (minimo un 20x30)
luigi_66
QUOTE(buzz @ Sep 9 2013, 07:36 PM) *
La conversione in jpg porta ad una compressione dell'immagine con perdita netta di dati.
se questa sia o meno visibile ad occhio dipende da un sacco di fattori,.
innanzitutto il rapporto di compressione. Esistono jpg poco compressi che pesano quasi quanto un tif, ma anche in un jpg con un rapporto discreto, tipo il 75%, potrebbero non essere riscontrabili differenze con il relativo tif.
la cosa migliore che tu possa fare quindi è mandare in stampa la medesima foto sia in formato TIF che in JPG e vedere con i tuoi occhi (minimo un 20x30)


Chiedo quindi ma per mandare in stampa un file senza alcuna perdita di dati rispetto al Nef che procedura seguire?
Credo che obtorto collo lo si debba sempre convertire un file oppure no?
Grazie
giuliocirillo
QUOTE(luigi_66 @ Sep 9 2013, 10:23 PM) *
Chiedo quindi ma per mandare in stampa un file senza alcuna perdita di dati rispetto al Nef che procedura seguire?
Credo che obtorto collo lo si debba sempre convertire un file oppure no?
Grazie


Se devi stampare tramite fotolab.....vai tranquillo....converti in jpeg (meglio a massima qualità) e spazio colore sRGB.......

In Tif e spazo colore RGB o prophoto se devi stampare in ink-jet.

ciao
pes084k1
QUOTE(giuliocirillo @ Sep 9 2013, 11:49 PM) *
Se devi stampare tramite fotolab.....vai tranquillo....converti in jpeg (meglio a massima qualità) e spazio colore sRGB.......

In Tif e spazo colore RGB o prophoto se devi stampare in ink-jet.

ciao


Prophoto per stampa inkjet? Il gamut di queste stampanti è pari o inferiore ad Adobe RGB/NTSC. Il resto è ovvio. Il JPEG delle foto provenienti da scansione analogica in più non devono sottocampionare la crominanza.

A presto telefono.gif

Elio
gabrieledanesi
QUOTE(pes084k1 @ Sep 10 2013, 12:06 AM) *
Prophoto per stampa inkjet? Il gamut di queste stampanti è pari o inferiore ad Adobe RGB/NTSC. Il resto è ovvio.

Mica tanto ovvio. Il gamut di una InkJet HDR in combinazione con alcuni tipi di carte va ben oltre l'AbodeRGB su molte tinte a certi valori di saturazione e luminosità. Poco oltre per quanto riguarda parte dei rossi/arancioni/gialli/magenta, ma anche molto oltre per quanto riguarda parte dei verdi/ciano/blu. Certo che AdobeRGB è ideale, mentre il gamut di una stampante è reale; dunque restano i limiti irraggiungibili su gran parte dei valori di luminosità molto chiari e molto scuri... ma questa dovrebbe essere in effetti l'unica cosa ovvia.

Ad ogni modo ciò non giustifica l'utilizzo indiscriminato di ProphotoRGB per molti motivi. Ma in molte altre situazioni non farne uso significherebbe limitare i risultati ottenibili in stampa.
giuliocirillo
QUOTE(pes084k1 @ Sep 10 2013, 12:06 AM) *
Prophoto per stampa inkjet? Il gamut di queste stampanti è pari o inferiore ad Adobe RGB/NTSC. Il resto è ovvio. Il JPEG delle foto provenienti da scansione analogica in più non devono sottocampionare la crominanza.

A presto telefono.gif

Elio


A prescindere che se non sbaglio qualche stampante che supera l'RGB c'è......ma molto praticamente......e poco teoricamente.....
...... mettiamo che uno stampa una foto in Tif e spazio colore Prophoto con una inkjet ......cosa succede praticamente????
poi ristampo la stessa foto e con la stessa stampante ma con spaziocolore RGB .......sempre praticamente cosa succede????
Io PRATICAMENTE ci ho provato e dalle due stampe non ho notato nessuna differenza ad occhio......quindi!!!!????

Il nostro amico ha fatto una domanda molto semplice, e mira a non commettere errori basilari....non penso aspiri a diventare uno stampatore professionale di stampe fine art............ wink.gif

ciao
buzz
Se non operi alcuna conversione praticamente succede che i colori fuori gamma saranno rappresentati con quelli dentro gamma.
In via concreta avrai un passaggio graduale dei colori fino a che l'inchiostro ce lha, dopodichè il colore, diberso nella realtà, verrà rappresentato con lo stesso colore "vicino".
per fare un esempio banale, se devi rappresentare numeri da 0 a 100 ma la stampante conosce solo quelli da 10 a 90, avrai i primi 10 livelli uguali (al numero 10) e gli ultimi 10 uguali al numero 90.
Per ovviare a ciò si riduce lo spazio colore a quello possibile (di solito srgb e vai tranqullo, ma parecchie stampanti adesso coprono anche l'adobe rgb) CONVERTENDO (e non assegnando) il colore utilizzando il metodo PERCETTIVO.
In pratica si sposta la gamma (si restringe) ma nella foto finale si avràla sensazione dei passaggi graduali da un colore all'altro.
Nell'esempio numerico, praticamente si utilizzano in stampa solo i livelli da 10 a 90, stirandoli fino a coprire i livelli precedenti di 100. (ad esempio il livello 0 si porta a 10 e il livello 100 si porta a 90, ma conservando di fatto la linearità dei passaggi tonali.

spero di essermi capito! smile.gif
Duke2011
guru.gif

Chiaro, semplice e comprensibile anche per chi (come me) è ancora alla ricerca dell'ABC.
giuliocirillo
QUOTE(buzz @ Sep 10 2013, 04:37 PM) *
Se non operi alcuna conversione praticamente succede che i colori fuori gamma saranno rappresentati con quelli dentro gamma.
In via concreta avrai un passaggio graduale dei colori fino a che l'inchiostro ce lha, dopodichè il colore, diberso nella realtà, verrà rappresentato con lo stesso colore "vicino".
per fare un esempio banale, se devi rappresentare numeri da 0 a 100 ma la stampante conosce solo quelli da 10 a 90, avrai i primi 10 livelli uguali (al numero 10) e gli ultimi 10 uguali al numero 90.
Per ovviare a ciò si riduce lo spazio colore a quello possibile (di solito srgb e vai tranqullo, ma parecchie stampanti adesso coprono anche l'adobe rgb) CONVERTENDO (e non assegnando) il colore utilizzando il metodo PERCETTIVO.
In pratica si sposta la gamma (si restringe) ma nella foto finale si avràla sensazione dei passaggi graduali da un colore all'altro.
Nell'esempio numerico, praticamente si utilizzano in stampa solo i livelli da 10 a 90, stirandoli fino a coprire i livelli precedenti di 100. (ad esempio il livello 0 si porta a 10 e il livello 100 si porta a 90, ma conservando di fatto la linearità dei passaggi tonali.

spero di essermi capito! smile.gif


Perfetto Buzz....non fa una piega....però allo stato pratico e nella "normale fotografia" (per capirci non quella scientifica di Elio tongue.gif ) io ho fatto diverse prove stampando con una epson tramite PS e non ho mai notato differenze tra una stampa con spazio RGB e la stessa in proPhoto, almeno all'occhio umano queste differenze sembrano non esserci......poi chiaramente quello che hai spiegato è giusto......ma io con la mia prima risposta davo indicazioni ad una persona che probabilmente è ai primi passi........

ciao
gabrieledanesi
QUOTE(giuliocirillo @ Sep 10 2013, 04:51 PM) *
Perfetto Buzz....non fa una piega....però allo stato pratico e nella "normale fotografia" (per capirci non quella scientifica di Elio tongue.gif ) io ho fatto diverse prove stampando con una epson tramite PS e non ho mai notato differenze tra una stampa con spazio RGB e la stessa in proPhoto, almeno all'occhio umano queste differenze sembrano non esserci......poi chiaramente quello che hai spiegato è giusto......ma io con la mia prima risposta davo indicazioni ad una persona che probabilmente è ai primi passi........

ciao

A parte che si chiamano sRGB e ProPhotoRGB, in quanto sono entrambi Spazi Colore descritti nel Modello Colore RGB... il fatto che tu non noti differenze può dipendere da un numero immenso di fattori.

Può dipendere da come hai ottenuto l'immagine in sRGB e come hai ottenuto quella in ProPhotoRGB (nel senso che se ad esempio hai semplicemente convertito un'immagine sRGB in ProPhotoRGB, ovviamente hai commesso un errore). Può dipendere anche dal tipo di stampante che usi (ognuna ha gamut differente), così come può dipendere da che tipo di fotocamera hai utilizzato.

In linea di massima se parti da un RAW ed esporti direttamente in ProPhotoRGB conservi ogni colore che il sensore è riuscito a produrre. Ma non è detto che i colori contenuti in un'immagine in ProPhotoRGB vadano al di fuori dell' AdobeRGB, o addirittura dell' sRGB. Dipende dalla scena fotografata, dipende dai contrasti, dalla luce, dagli oggetti presenti. Ed ovviamente dipende anche dalle operazioni di sviluppo RAW che esegui.

Una volta esportato il TIFF, esistono appositi programmi (come ad esempio ColorThink) che permettono di rappresentare ogni singolo colore in esso contenuto, visualizzandoli all'interno del diagramma CIE. Solo tramite essi puoi capire effettivamente il gamut dell'immagine e fare le dovute considerazioni.

Un'immagine ricca di colori, sviluppata e preparata per ottenere il massimo dalla stampante in uso deve mostrare differenze ben visibili anche a occhio (ci mancherebbe altro) rispetto ad un'analoga stampa fatta in sRGB.

Che poi ci siano cose un po' complesse da capire, poco intuibili e/o poco chiare, del resto è piuttosto ovvio... anche perchè altrimenti sarebbero tutti specialisti.
giuliocirillo
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Sep 10 2013, 05:42 PM) *
A parte che si chiamano sRGB e ProPhotoRGB, in quanto sono entrambi Spazi Colore descritti nel Modello Colore RGB... il fatto che tu non noti differenze può dipendere da un numero immenso di fattori.

Può dipendere da come hai ottenuto l'immagine in sRGB e come hai ottenuto quella in ProPhotoRGB (nel senso che se ad esempio hai semplicemente convertito un'immagine sRGB in ProPhotoRGB, ovviamente hai commesso un errore). Può dipendere anche dal tipo di stampante che usi (ognuna ha gamut differente), così come può dipendere da che tipo di fotocamera hai utilizzato.

In linea di massima se parti da un RAW ed esporti direttamente in ProPhotoRGB conservi ogni colore che il sensore è riuscito a produrre. Ma non è detto che i colori contenuti in un'immagine in ProPhotoRGB vadano al di fuori dell' AdobeRGB, o addirittura dell' sRGB. Dipende dalla scena fotografata, dipende dai contrasti, dalla luce, dagli oggetti presenti. Ed ovviamente dipende anche dalle operazioni di sviluppo RAW che esegui.

Una volta esportato il TIFF, esistono appositi programmi (come ad esempio ColorThink) che permettono di rappresentare ogni singolo colore in esso contenuto, visualizzandoli all'interno del diagramma CIE. Solo tramite essi puoi capire effettivamente il gamut dell'immagine e fare le dovute considerazioni.

Un'immagine ricca di colori, sviluppata e preparata per ottenere il massimo dalla stampante in uso deve mostrare differenze ben visibili anche a occhio (ci mancherebbe altro) rispetto ad un'analoga stampa fatta in sRGB.

Che poi ci siano cose un po' complesse da capire, poco intuibili e/o poco chiare, del resto è piuttosto ovvio... anche perchè altrimenti sarebbero tutti specialisti.


A parte che io non ho mai parlato di sRGB, ma di RGB e prophoto, e chiaramente intendevo adobeRGB e prophotoRGB........
Chiaramente parlo di nef salvato in tif.....
Io non ho detto che non ci devono essere differenze, ma nella stragrande maggioranza delle volte non si vedono, io in tutte le prove che ho fatto almeno non le ho viste.......

ciao
gabrieledanesi
QUOTE(giuliocirillo @ Sep 10 2013, 06:01 PM) *
A parte che io non ho mai parlato di sRGB, ma di RGB e prophoto, e chiaramente intendevo adobeRGB e prophotoRGB........
Chiaramente parlo di nef salvato in tif.....
Io non ho detto che non ci devono essere differenze, ma nella stragrande maggioranza delle volte non si vedono, io in tutte le prove che ho fatto almeno non le ho viste.......

ciao

Non volevo usare toni scortesi... scusami se ti è sembrato il contrario ! Ma il fatto è che "RGB e prophoto intesi come AdobeRGB e prophotoRGB" non ha senso ! RGB è un modello colore... mentre sRGB, AdobeRGB, ProPhotoRGB sono spazi colore definiti nel modello RGB. Usare terminologie corrette permette di evitare incomprensioni per chi legge.

Riguardo le tue prove di stampa... ho già cercato di elencare una serie di motivi per cui puoi non osservare differenze tra i due casi. Andare più nel dettaglio senza aver immagini sotto mano da poter consultare o senza sapere le tue procedure di lavoro è praticamente impossibile.
maxiclimb
QUOTE(giuliocirillo @ Sep 10 2013, 06:01 PM) *
A parte che io non ho mai parlato di sRGB, ma di RGB e prophoto, e chiaramente intendevo adobeRGB e prophotoRGB........
Chiaramente parlo di nef salvato in tif.....
Io non ho detto che non ci devono essere differenze, ma nella stragrande maggioranza delle volte non si vedono, io in tutte le prove che ho fatto almeno non le ho viste.......

ciao


Chiaramente per te, forse.
Ma nessuno poteva immaginare che nel tuo lessico con RGB intendessi AdobeRGB. smile.gif
La sigla RGB da sola non identifica nessun profilo, ma appunto semplicemente il Modello Colore di rappresentazione.

Chiarito l'equivoco, se tu non hai visto differenze i motivi possono essere diversi, ma i più probabili sono questi:

- le foto che hai stampato non presentavano tinte eccedenti l'AdobeRGB, oppure
- la combinazione stampante/carta/inchiostri che hai usato non sono in grado di rappresentarle, oppure
- ci sono, ma non sei fisicamente in grado di vederle (non tutti hanno la stessa sensibilità visiva...)

O magari un mix di tutti i fattori..

Personalmente mi capita abbastanza di rado di avere foto che eccedono fortemente il gamut di AdobeRGB, nonostante faccia abitualmente uso di un workflow basato su ProphotoRGB.
Il Gamut dei profili è un "contenitore", non è detto che si debba per forza "riempire" in tutti gli angoli. smile.gif
giuliocirillo
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Sep 10 2013, 06:15 PM) *
Non volevo usare toni scortesi...E non li hai usati, e penso neanche io... scusami se ti è sembrato il contrario ! Ma il fatto è che "RGB e prophoto intesi come AdobeRGB e prophotoRGB" non ha senso ! RGB è un modello colore... mentre sRGB, AdobeRGB, ProPhotoRGB sono spazi colore definiti nel modello RGB. Usare terminologie corrette permette di evitare incomprensioni per chi legge.

Riguardo le tue prove di stampa... ho già cercato di elencare una serie di motivi per cui puoi non osservare differenze tra i due casi. Andare più nel dettaglio senza aver immagini sotto mano da poter consultare o senza sapere le tue procedure di lavoro è praticamente impossibile.




QUOTE(maxiclimb @ Sep 10 2013, 06:30 PM) *
Chiaramente per te, forse. Infatti qui ho sbagliato, dicendo solo prophoto si capisce, mentre giustamente AdobeRGB va scritto per intero....
Ma nessuno poteva immaginare che nel tuo lessico con RGB intendessi AdobeRGB. smile.gif oddio hai ragione, ma se l'ho associato al prophoto.....comunque colpa mia...
La sigla RGB da sola non identifica nessun profilo, ma appunto semplicemente il Modello Colore di rappresentazione.

Chiarito l'equivoco, se tu non hai visto differenze i motivi possono essere diversi, ma i più probabili sono questi:

- le foto che hai stampato non presentavano tinte eccedenti l'AdobeRGB, oppure ....Io penso che questo sia il caso......
- la combinazione stampante/carta/inchiostri che hai usato non sono in grado di rappresentarle, oppure.....E una epson, da quel che so pochissime stampanti rappresentano parte del ProphotoRGB......
-ci sono, ma non sei fisicamente in grado di vederle (non tutti hanno la stessa sensibilità visiva...) ....per fortuna la mia vista è nella norma...

O magari un mix di tutti i fattori..

Personalmente mi capita abbastanza di rado di avere foto che eccedono fortemente il gamut di AdobeRGB, nonostante faccia abitualmente uso di un workflow basato su ProphotoRGB. Ecco quindi non noteresti grandi differenze stampando nei due spazi....se ho capito bene.....
Il Gamut dei profili è un "contenitore", non è detto che si debba per forza "riempire" in tutti gli angoli. smile.gif

maxiclimb
C'è Epson ed Epson, non tutte usano gli stessi inchiostri, e comunque dipende moltissimo anche dalla carta.
le carte Glossy hanno un gamut maggiore di quelle matt, per dire... ma comunque anche tra due diverse Glossy il gamut cambia.

Poi dipende dall'intento di rendering usato, e da tanti altri fattori.

Comunque la tua conclusione è esatta: se non ci sono colori fuori dal gamut di AdobeRGB, usare un profilo più ampio (prophotRGB) è inutile, e in stampa ovviamente non ci sarebbero differenze.
giuliocirillo
QUOTE(maxiclimb @ Sep 10 2013, 07:35 PM) *
C'è Epson ed Epson, non tutte usano gli stessi inchiostri, e comunque dipende moltissimo anche dalla carta.
le carte Glossy hanno un gamut maggiore di quelle matt, per dire... ma comunque anche tra due diverse Glossy il gamut cambia.

Poi dipende dall'intento di rendering usato, e da tanti altri fattori.

Comunque la tua conclusione è esatta: se non ci sono colori fuori dal gamut di AdobeRGB, usare un profilo più ampio (prophotRGB) è inutile, e in stampa ovviamente non ci sarebbero differenze.


La mia è una R3000, ed uso quasi esclusivamente la carta "semigloss epson premium"........
Comunque concordo e sono certo che dipende molto anche da tanti altri fattori......
Ecco, quello in neretto è quello che volevo dire dall'inizio.....e principalmente all'autore del post, che dalle domande sembra (ma non è detto) capirne ancora meno di me..... wink.gif

ciao
luigi_66

Innanzitutto un grazie a tutti coloro che ovviamente stanno partecipando alla discussione ma ovviamente senza entrare in merito a tecnicismi esasperati che causa anche il mio poco bagaglio tecnico non sarei in grado di seguire e di questo spero mi scuserete, il quesito al quale vorrei diciamo vorrei diramare dubbi è molto semplice.
Allora io scatto in Raw che nikon chiama nef, il file grezzo che mi si presenta per tutte le elaborazioni come ho già detto ha un peso notevole 20 mb ma se lo converto in jpeg con i software proprietari credo di perdere un sacco di informazioni quindi vado ad operare le conversioni con photoshop cs6 che mi permette di salvare in un sacco di formati il tutto per poi darlo in pasto poi al laboratorio fotografico per la stampa ( che premetto non so quale tipo di stampante possa usare per la stampa ).
Spero quindi vogliate scusarmi se ho ridotto la discussione da un mero punto di vista tecnico che non sarei nemmeno in grado di seguire appieno ad una domanda elementare e forse ad alcuni di voi apparentemente banale.
Grazie
P.S In quanto ho posto la domanda poichè vorrei stampare un poster 50x70 senza perdere informazioni preziose.
MarcoD5
QUOTE(gabriele.gdfoto @ Sep 10 2013, 03:16 PM) *
Mica tanto ovvio. Il gamut di una InkJet HDR in combinazione con alcuni tipi di carte va ben oltre l'AbodeRGB su molte tinte a certi valori di saturazione e luminosità. Poco oltre per quanto riguarda parte dei rossi/arancioni/gialli/magenta, ma anche molto oltre per quanto riguarda parte dei verdi/ciano/blu. Certo che AdobeRGB è ideale, mentre il gamut di una stampante è reale; dunque restano i limiti irraggiungibili su gran parte dei valori di luminosità molto chiari e molto scuri... ma questa dovrebbe essere in effetti l'unica cosa ovvia.

Ad ogni modo ciò non giustifica l'utilizzo indiscriminato di ProphotoRGB per molti motivi. Ma in molte altre situazioni non farne uso significherebbe limitare i risultati ottenibili in stampa.


Gabriele sei una persona altamente competente i miei migliori cmp, grazie per la tua disponibilità e pazienza, cmp x il sito non smetterò mai di scriverlo il tuo sito non solo è nei preferiti ma lo inserito nella barra dei strumenti hihihihihi
guru.gif
giuliocirillo
QUOTE(luigi_66 @ Sep 10 2013, 07:46 PM) *
Innanzitutto un grazie a tutti coloro che ovviamente stanno partecipando alla discussione ma ovviamente senza entrare in merito a tecnicismi esasperati che causa anche il mio poco bagaglio tecnico non sarei in grado di seguire e di questo spero mi scuserete, il quesito al quale vorrei diciamo vorrei diramare dubbi è molto semplice.
Allora io scatto in Raw che nikon chiama nef, il file grezzo che mi si presenta per tutte le elaborazioni come ho già detto ha un peso notevole 20 mb ma se lo converto in jpeg con i software proprietari credo di perdere un sacco di informazioni quindi vado ad operare le conversioni con photoshop cs6 che mi permette di salvare in un sacco di formati il tutto per poi darlo in pasto poi al laboratorio fotografico per la stampa ( che premetto non so quale tipo di stampante possa usare per la stampa ).
Spero quindi vogliate scusarmi se ho ridotto la discussione da un mero punto di vista tecnico che non sarei nemmeno in grado di seguire appieno ad una domanda elementare e forse ad alcuni di voi apparentemente banale.
Grazie
P.S In quanto ho posto la domanda poichè vorrei stampare un poster 50x70 senza perdere informazioni preziose.


Allora in linea di massima: se devi fare un pò di postproduzione, chiaramente falla al file nef, poi con PS converti il profilo colore in sRGB, non ti preoccupare più di tanto delle dimensioni e PPI, di questo non toccare nulla, e "salva con nome" scegliendo jpeg, scegli massima qualità.......e vai tranquillo con il 99% dei fotolab.
Se proprio vuoi essere pignolo....chiedi direttamente al Fotolab che tipo di file preferiscono per avere la massima qualità nella stampa.

ciao
maxiclimb
Le "informazioni preziose" le perdi PER FORZA, qualsiasi tipo di stampante utilizzerai e qualsiasi elaborazione tu possa fare.
Semplicemente perchè il RAW contiene delle informazioni che non sono stampabili, e per certi aspetti nemmeno "visibili".

La stampa in laboratorio, la normale stampa chimica per capirci, pone poi delle limitazioni intrinseche, e per una serie di ragioni (non ultime la velocità e il costo), tutti i laboratori usano normalmente il Jpeg, che è un file compresso, e come profilo colore si limitano a sRGB, che è il più ristretto (quello che va usato anche su internet).

Non ti devi preoccupare per questo, si ottengono ugualmente ottimi risultati.

Tu limitati a elaborare la tua foto al meglio delle tue capacità, non esagerare con la nitidezza e la saturazione, e fornisci al laboratorio un file Jpeg con una compressione minima (da 10 a 12 su photoshop)

Perchè non un TIFF? Semplicemente perchè non lo userebbero, ma verrebbe convertito " alla brutta" in jpeg, e comunque le differenze in stampa non è detto che sarebbero visibili.

Piuttosto verifica di CONVERTIRE il profilo colore in sRGB, se stampi in laboratorio.

Se invece avessi la possibilità di interagire con uno stampatore realmente preparato che può dedicare il tempo necessario alla tua foto, allora chiedi a lui come fornire il file... se stampasse su inkjet magari anche un profilo più ampio potrebbe essergli utile, ma sono casi rari (e stampe costose...)
MarcoD5
Ottime dritte di maxi, ovviamente le conversioni ti conviene che le fai da solo vedi con i tuoi occhi cosa succede (con avvertimento gamma), sia sRGB o cmyk mai consegnare un file adobe rgb o prophoto senza contatti diretti con lo stampatore, le stampe online lavorano tutti a sRGB le conversioni se non li fai tu le faranno loro con risultati molto deludenti
danielg45
Ho visto che chi come me stampa saltuariamente in laboratorio, che se a video i colori e il contrasto sembrano abbastanza saturi e netti , dopo stampato il risultato sembra leggermente eccessivo, per cui tendo un po ad ammorbidire e desaturare i colori. Per questo ci vuole occhio.
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