QUOTE(cornholio @ Jul 27 2006, 11:30 AM)

mi state scombinando le idee... io sapevo che la focale di un obiettivo fosse una sua proprietà fisica! e che fosse solamente l'angolo di campo a cambiare per un fattore di crop!! quindi se io utilizzo un 35mm (che ha un angolo di campo simile al 50mm su pellicola 135), non otterrò lo stesso sfocato ma una profondità di campo degna del 35mm e non del 50ino, giusto?
per i tempi di sicurezza però come ci si deve orientare? gioè, con il mio 300mm devo utilizzare 1/350 o 1/500? (anche se a queste focali sarebbe meglio ridurre di un ulteriore stop, quindi 1/1000 dovrebbe essere ok).
giusto?
Proprio perchè la focale di un obiettivo non cambia, la pdc nel tuo esempio sarà quella di un 35mm, anche se il crop del formato Dx rispetto al 24x36 ti restituirà un'inquadratura come quella di un 50mm su formato Leica.
Considera però anche che in stampa, a parità di ingrandimento finale, devi ingrandire 1,5 volte di più il sensore Dx rispetto alla pellicola (o ad un sensore FF).
Tornando alla pdc: pensa alle compatte! Con il loro minuscolo sensorino più piccolo di un'unghia, ed i loro obiettivi da 5 o 6 mm di focale base, hanno una pdc talmente elevata da rendere praticamente impossibile la messa a fuoco selettiva. E' per lo stesso identico motivo, portato agli estremi. Le differenze tra 24x36 e Dx sono molto meno percepibili, ma il concetto è esattamente lo stesso.
Per quanto riguarda i tempi di sicurezza a mano libera, è corretto ragionare in termini di focale equivalente: vale a dire, con un 300mm su FF il tempo di sicurezza approssimato è 1/250" (1/300"); ma con lo stesso obiettivo su Dx, esso diventa 1/500" (1/450").
Buona luce