QUOTE(GiulianoPhoto @ Oct 14 2013, 04:33 PM)

secondo me a torto...
Quest'ottica non è di certo una delle cime zeiss ma ha comunque delle caratteristiche che la contraddistinguono nel suo reale utilizzo: paesaggistico, dove i diaframmi sono mediamente chiusi e dove i colori (unici) di questo vetro fanno la differenza.
Purtroppo nell'era digitale si tende a valorizzare i vetri solo in base a pochi parametri tra cui la nitidezza..inoltre qualunque zeiss è comunque un vetro mediamente di alto livello quindi non penso che il problema dell'acquisto si ponga, a prescindere dai gusti di focale (18mm su FX sono un pò particolari)

Mi piacerebbe fare alcune precisazioni, visto che lo ZF 18 mi interessa e ci sto facendo una ricerca. La qualità di punta degli Zeiss ZF 18/21 ai diaframmi ottimali è circa costante. Oltretutto non esistono superwide retrofocus o zoom (provato di persona) che siano capaci di una resa buona da paesaggio prima di f/5.6, i migliori risultati sembrano per tutti a f/6.3-8, ma non oltre. Come risolvenza ZF 18 e 21 sono circa identici tra loro in ogni foto che ho visto, superiori a ogni zoom dal 20 al 40% e simili da f/4 ai Nikkor 20 AFD/AIS. Hanno metà CA e distorsione di questi ultimi (cosa buona con il film), ma niente a che vedere con i Leica M/ZM/Heliar. Lo ZF 21, che è asferico, ha ANCHE migliori bordi a TA degli altri, ma molto vignettati per ragioni di qualità ottica: così si attenua l'effetto delle aberrazioni al bordo anche ai diaframmi più stretti, ma nella foto normale non si vede.
Nell'uso superwide lo ZF 18 risulta quindi preferibile allo ZF 21, 3 mm fanno un grande impatto e si lavora sempre, nonostante la focale, su supporto e M-Up. Tutti i 18 mm fissi, Nikon inclusi, hanno molta vignettatura e non c'è eccezione qui. Il trattamento T*, specie al centro, è molto uniforme su tutti i colori. I Nikkor anche nano o post-SIC cadono su blu-violetto e rosso insieme lasciando una tinta freddina.
Occorre anche diffidare di ottiche wide uniformi nei test: la risolvenza TEORICA al bordo di queste focali scende alla metà o quasi rispetto al centro, dovuta proprio all'apertura. Un'ottica uniforme sta solo perdendo resa nelle zone centrali.

per lo ZF 18. Caldamente raccomandato (con buoni mirini e/o oculari ingranditori per MAF) per paesaggi urbani e naturali e interni. Una minima distorsione si vede. ZM 21/4.5, Heliar 15 o Elmar 18 sono comunque superiori e spesso costano meno, ma non si innestano su Nikon F. Non vedrete mai un vero tecnico giocare in architettura non creativa con un retrofocus e con .
A presto
Elio