Io sono al palo, sto vivendo un periodo brutto, sono presa da altre cose e non ho voglia ne’ tempo, ne’ soprattutto energie per altro.
Ma una persona che conosco mi coinvolge, mi racconta ogni giorno di quanto ci crede….
Riky, non mi interessa, non ho tempo, non ce la faccio….. ma poi mi lascio convincere: le fotografie mi tirano sempre fuori dal buio… forse un paio d’ore riesco a trovarle, e vado!
Sono all’entrata dell’autostrada, a Reggio Emilia.
Che strano vederli sotto il ponte di Calatrava: il complesso dei soli tre ponti e’ costato 35 milioni di euro, senza contare la stazione medio padana. Un complesso avveniristico, proiettato al futuro. ……..ma il futuro di chi?
Sotto il ponte una trentina di persone, quando arrivo a mezzogiorno il movimento e’ poco, il freddo pungente, ma il sole aiuta oggi… la nebbia se ne e’ andata.
Un paio di tende, un cartello con un codice etico: non si sporca, le cicche di sigaretta si buttano qui, la carta e la plastica nei diversi contenitori, non si urla, non si bestemmia, non si spreca il cibo che qualcuno porta, il te’ caldo, o il caffe’, e se qualcosa avanza c’e’ il canile vicino…
Ci sono persone di ogni eta’, i poliziotti li’ vicino dentro i loro mezzi, ma gli attivisti stanno intorno al fuoco.
Ogni tanto poliziotti e attivisti si uniscono, si beve qualcosa di caldo e si chiacchiera, si sorride anche!!!!
L’accordo e’ preciso: si va in strada solo accompagnati, e carabinieri e polizia sono d’accordo sulle modalita’: il traffico non si blocca, si rallenta, con educazione e in sicurezza.
Si parte.
I cartelli in mano, le bandiere addosso, le pettorine fluorescenti, il megafono.
Il traffico viene rallentato, i camionisti si fermano sempre…. prendono il volantino e suonano forte le trombe prima di ripartire. Niente vandalismi, niente atteggiamenti ostili, perfino i poliziotti ogni tanto sorridono.
Non sono molto d’accordo con questa protesta, non vedo una utilita’ pratica, ma quello che e’ certo e’ che queste persone si mettono in gioco, perche’ ci credono. Chi e’ precario, chi disoccupato, chi ha una piccola azienda e non vuole licenziare gli operai, chi non vuole smettere di credere in un futuro al lavoro, chi non vuole emigrare, e vuole vedere qui la sua vita domani.
E il ponte sembra dividere l’orizzonte in silenzio, lui e’ gia’ in un futuro che forse non sara’ concesso ad altri!
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